03-04-2010 | Mi dispiace che mio suocero, Vitruvio Giorni, non abbia incontrato una Patrizia Garofalo. Amante del legno, s'incantava e incantava gli altri, nello scoprire l'Arte naturale, le infinite bellezze che una sensibilità predisposta, riesce a vedere. Mi regalò un quadro ricavato con un taglio particolare di una radice di ulivo. Quando lo vidi esclamai: "Ma dov'è l'astrattismo di certa arte astratta, se può essere copiata da realizzazioni della Natura, così belle?"
Un articolo come questo della Garofalo avrebbe fatto felice il buon e fantasioso Vitruvio. Paolo Diodati |
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