13-12-2009 | Caro Rosario io non riesco a distinguere le terga dalle facce, anche se sono nere o mulatte. Con certe Giornate come quella appena passata, ricordando la/le stragi infinite, i segreti di Pulcinella,i morti e i mortacci altrui, numerando i fischi e le manganellate... i Signori della Cupola, a partire dal cupolone, ci fanno i gargarismi. Il loro posto fisso, compreso il pasto fisso, lo troveranno e lo faranno, a Natale, pre e post feste esilaranti per l'Italia.
Forse non è chiaro che questa è cultura di guerra, che chiamano pace. E la signora che se ne intende, la Lidia Menapace, ripropone sul sito il Paese delle donne e non so su quali e quanti altri canali, il Ragionamento Internazionale sulla N.U. Ho avuto un picccolo sbandamento, sai la mia memoria è corta...come la cultura. Faceva riferimento ho capito poi cercando la sigla contratta, alla Carta delle Nazioni Unite...ah ecco, io pensavo a quella riciclata (così dicono) sfornata dalla Nettezza Urbana, con cui pulircisi le terga, profumata di Pace e Alleanze.
Questi balletti caro Rosario, sono eterni come la musica rinascimentale, le danze di corte. Amo quella popolare, che resiste ed esiste, anche se non si sente e vede. La Livella di Totò rende uguali i morti, per me anche i vivi che si cibano di questa politica come i Signori a cui ti riferisci, degni di non essere paragonati neanche al più zozzo animale, dal momento che i gatti si puliscono e altri no, se non strusciando...Non esercito la Pietas, non posso perdere tempo nelle loro "fatiche" partecipative, nelle loro Alleanze. di Alleanza ne ho presente una, quella che con Tamata e Bernard Moitessier,mostrò l' infinita libertà che possiamo osare, solo a volerlo e a praticarla, con le nostre mani, cuore e cervello. un abbraccio
Doriana Goracci |
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