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   18-07-2009
Non mi è chiaro chi, secondo Rosario Amico Roxas, dovrebbe decidere dello stato d'eccezione, il popolo? la piazza? il
parlamento? le associazioni pacifiste? Sarei curioso, prima di spingermi oltre, di conoscere come Amico Roxas risponderebbe ai quesiti sull'uso della forza militare e su a chi spetti di prendere le opportune decisioni in caso di "danno subito".
Marco Baldino   
 
   18-07-2009
Credo che il catechismo cattolico si riferisca a governanti legittimi, non a dittatori. C'è differenza: i primi possono
sempre essere sostituiti, i secondi no, a prescindere dalla natura o dal valore etico della decisione presa. Non mi pare che dalle risposte del catechismo cattolico si possano desumere le conseguenze paradossali che ne trae il Roxas.
L'equazione tracciata tra inquisizione, sant'uffizio, congregazione per la dottrina delle fede è poi di molto approssimativa, per esempio presuppone un giudizio negativo sull'inquisizione, il quale oggi è invece parecchio discusso. Anche la semplice equivalenza posta tra il cardinale Ratzinger e il Santo Padre Benedetto XVI è alquanto discutibile. Usando questo metro si potrebbe arrivare a dimostrare che l'attuale congiuntura economica non è che l'esito necessario del complotto millenario giudaico-massonico.

Maria Andreaus   
 
   10-07-2009
Il paradosso più grande possiamo ricavarlo dal sostegno alle tesi accusatorie, provengono, nientepocodimenoche..., da Benedetto XVI, quando, ancora cardinale volle essere il redattore del Nuovo catechismo.
Per facilitare la comprensione, ho redatto alcuni quesiti, rispondendo con i paragrafi di questo nuovo catechismo redatto dall'allora prefetto per la dottrina della Fede (ex sant'uffizio, ex inquisizione)

Domanda: Quando è moralmente consentito l'uso della forza militare?
R.: 2307-2310
L'uso della forza militare è moralmente giustificato dalla presenza contemporanea delle seguenti condizioni: certezza di un durevole e grave danno subito; inefficacia di ogni alternativa pacifica; fondate possibilità di successo; assenza di mali peggiori, considerata l'odierna potenza dei mezzi di distruzione.

Domanda: In caso di minaccia di guerra, a chi spetta la valutazione rigorosa di tali condizioni?
R.: 2309
Essa spetta al giudizio prudente dei governanti, cui compete anche il diritto di imporre ai cittadini l'obbligo della difesa nazionale, fatto salvo il diritto personale all'obiezione di coscienza, da attuarsi con altra forma di servizio alla comunità umana.

Se ne deduce che Stalin, in quanto governante, avrebbe posseduto il diritto/dovere di imporre l'obbligo della difesa nazionale (ovviamente sia interna che esterna)!!!

Ma governanti furono anche Hitler, Pinochet, Mussolini, Saddam, Bush e lo è ancora Berlusconi, tutti moralmente autorizzati a guerreggiare in giro per il mondo e interpretare "con giudizio" i segni del pericolo.

I numeri indicati nella risposta, fanno riferimento al capitolo del Nuovo Catechismo.


Rosario Amico Roxas   
 
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