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Yoani Sánchez. Parole pronunciate per fuori
 
Commenti presenti : 11 In questa pagina : da 1 a 10
   27-04-2009
...."Basta fare un viaggio all'Avana per toccare con mano il fallimento. La dittatura. Il tramonto del castrismo."..(Massimo).

E' altrettanto vero(sempre che lo sia) che basta spostarsi di qualche km dall' Havana per rendersi conto dell' opposto!!...oppure tutti i "dissidenti" sono all' havana??..allora sono un po' pochini....
m26   
 
   26-04-2009
sottovalutare le persone per puro spirito di fazione, non è molto saggio, perchè impedisce di vedere la realtà dei fatti.Raul non ha certamente il carisma di fidel, ma probabilmente è molto piu'pratico del fratello e in questo momento a cuba ha un potere enorme, che utilizzerà per indirizzare il vi congresso del pc cubano verso le riforme economiche, graduali, molto graduali, così da permettere a quest'ultimo di riuscire a conservare il potere.
Pensare che la sanchez possa con la "intellighentia liberaldemocratica" produrre quello che la "meglio dissidenza", payà primo fra tutti, non è riuscita ad ottenere in anni durissimi per cuba, i primi del decennio 90, è semplicemente illudersi ad occhi aperti.
nino   
 
   26-04-2009
Basta fare un viaggio all'Avana per toccare con mano il fallimento. La dittatura. Il tramonto del castrismo.
La lotta imperitura dei fiancheggiatori del regime assume ormai un tono blandamente comico.
Castro è agli sgoccioli (biologici e storici), Raul è palesemente incapace di un "profilo" politico dignitoso, con la Sanchez si muove finalmente una nuova intellighenzia liberaldemocratica, con Obama la storia del Bush cattivo non funziona più.
Però i castristi in verdeoliva ancora danzano una salsa bugiarda e antistorica.

Massimo   
 
   26-04-2009
«Il Massimo da una parte, il massimo del Mondo dell’altra»
Una mostra di saggezza. Cuba appartiene al 2,5 Mondo.
Una domanda. Cuba è una dittatura animale, è il Blocco cosa è?
Una precisazione. Oltre alle enormi differenze con Cuba, la Corea del Nord non è, ormai, bloccata dagli Usa.
Un’evidenza. Gli Usa dicono, da 50 anni, che il regime in Cuba «sta per finire».
Una coincidenza. Gli Usa, fino adesso e fino a quanto detto, vuole la fine dei Castro; ossia l socialismo e l’indipendenza nazionale.
Un dubbio. Come mai Yoani, che non le scappa “niente”, non se ne è accorto da una manifestazione pro Y e una repressione contro Y?
Un’ipotesi. L’euforia corrode a Massimo.
Una certezza. Il Blocco è un atto di genocidio, in base, oltre ai fatti, al riconoscimento del Crimine di Genocidio (1946) e la Convenzione per la prevenzione e repressione del delitto di genocidio (1948) dell’Onu. Definito come «l’intento di distruggere, totalmente o in parte, un gruppo nazionale...». Il Blocco è condannato dal Mondo. Il Blocco non è un animale, nemmeno una iena: è un crimine.

Leonardo Mesa   
 
   26-04-2009
Volevo informare Yoani,la redazione ed i lettori che il Senato italiano ha votato all'unanimità la richiesta d'abolizione dell'embargo USA contro Cuba. In sostanza, partendo da quella mozione comunista votata per la 17° volta dall'ONU (ultima novembre 2008) e che chiede la fine dell'embargo, Fidel è riuscito a vendere la patacca del blocco USA contro Cuba anche al Senato italiano. Che amarezza. Non ci sono più gli anticomunisti di una volta.

Con ironia ed affetto, Franco (amigo de Cuba)

http://quotidianonet.ilsole24ore.com/politica/2009/04/23/167492-senato_vota_contro_embargo_cuba.shtml


Franco Calandri   
 
   24-04-2009
I regimi dittatoriali a conduzione famigliare, come la Cuba di Castro, possono scambiare i prigionieri.
Il commercio della carne umana è consono ai macellai cubani non certo agli stati di diritto come le democrazie occidentali.
Già l'approccio del tipo: io Castro libero poeti, giornalisti, dissidenti politici incarcerati per reati d'opinione... e voi USA liberate uomini condannati dopo civili processi giudiziari.... la dice tutta su Cuba, Castro, i filocastristi, le possibilità reali di dialogo, le speranze.

La vera novità in gioco è la nuova alchimia di Obama e la fine (intanto biologica) di Castro. Ma c'è altro.

Ho ricevuto un paio di giorni fa email di amici cubani che mi raccontano come circolino barzellette sul nuovo (vecchio) governo e come si distribuiscano su cd e chiavette USB i post di Yoani Sanchez. E non solo all'Avana! Una persona che conosco mi ha detto che se ne parla anche all'università e a sua dire una piccola manifestazione pro-Yoani (nelle vicinanze dell'Alma Mater)è stata interrotta a forza dalla polizia. Lui lo ha visto ma non ha avuto il coraggio di scattare foto col telefonino.
Sta montando una certa euforia a Cuba. E non certo per Raul.

Queste sono novità rispetto ai tempi di Bush. Grandi novità.

Massimo   
 
   24-04-2009
E' vero che la clinton ha fatto anche queste altre affermazioni, ma sono soltanto opinioni molto personali, non suffragate dai fatti, come non suffragate dai fatti solo le affermazioni secondo cui ci sarebbero opinioni diverse sui rapporti cogli stati uniti da parte dei fratelli castro.Tutti e due i castro ritengono che un conto è discutere, un altro accettare le condizioni degli usa.Le loro posizioni non sono in contrapposizione.
Sbagliano gli usa a pensare che raul sia favorevole ad accettare le condizioni americane, se queste consistono nello smantellamento del sistema.Raul, l'ha detto, accetta lo scambio dei dissidenti politici in carcere con i 5 cubani accusati negli usa di essere spie.Questo è tutto quello che accetta.Discutere dei dissidenti e del partito unico, ripeto, non significa in nessun modo, per i cubani, accettare le condizioni americane.Si sbaglierebbe di grosso e si illuderebbe inutilmente chi dovesse considerare raul come l'affossatore del sistema cubano.
Nb: il sole 24 ore non parla, però, della frase piu' importante della clinton:il presidente non si opporrebbe, se il congresso decidesse di togliere l'embargo. La clinton, che è una furbona, per far passare sotto silenzio la frase sull'embargo, ha sottolineato le personalissime valutazioni sui contrasti, che non ci sono, all'interno del potere cubano riguardo ai rapporti cogli usa e sull'incipiente estinzione del sistema fondato dai castro.Concludo, dicendo che anche reagan e bush padre pensavano che da un momento all'altro il sistema cubano sarebbe crollato. I fatti, però, parlano chiaro.
nino   
 
   23-04-2009
dal Sole 24 Ore
"Il regime dei Castro a Cuba «sta per finire». Lo ha detto oggi il segretario di Stato americano Hillary Clinton. Durante un'intervento alla Commissione Esteri della Camera, la Clinton ha commentato le recenti affermazioni, apparentemente non in sintonia, fatte dai fratelli Fidel e Raul Castro sulla disponibilità cubana a discutere con gli Usa tutte le questioni, comprese quelle dei prigionieri politici e dei diritti umani. «Stiamo assistendo all'inizio di un dibattito a Cuba», ha osservato la Clinton. «Penso che questo è un regime che sta per finire - ha aggiunto il segretario di stato - È un regime destinato a terminare. Dobbiamo essere pronti a questa eventualità».

Io credo che in nessun caso la presidenza Obama abbia dato segnali di dismissione del Blocco SENZA NULLA IN CAMBIO.
Allora farebbe lo stesso con la Corea del Nord?
Come si può credere di dare un segnale di questo tipo proprio ora che Cuba è alla fine biologica dei Castro e delle idee castriste???????? Mi sembra addirittura irreale.
La libertà delle aziende di telecomunicazione USA a lavorare in Cuba è nell'ottica di facilitare LO SCAMBIO DELLE INFORMAZIONI e l'ACCESSO A INTERNET!
Ossia la fine dei Castro.



nota: la damnatio memoriae è stata applicata molto spesso addirittura agli imperatori. Anzi sono queste quelle più note nella storia, non tanto quelle contro i nemici.
Il macellaio Fidel Castro è un novello Caligola.... folle e incapace.... e poi "maledetto" dai romani.
Anche Caligola è stato oggetto della damnatio memoriae, guarda caso.
Fidel Castro sarà presto "maledetto" dai cubani.
Massimo   
 
   23-04-2009
faccio presente che su el miami herald si riportano le affermazioni della clinton. Secondo la segretaria di stato il presidente obama, se il congresso decidesse di togliere l'embargo, cosa che si appresta a fare con gradualità, si veda la proposta di legge presentata da senatori democratici e repubblicani sul diritto degli americani a viaggiare a cuba, non si opporrebbe. Mi sa proprio che sono pronte le condizioni politiche ed economiche, affinchè il congresso cominci a pronunciarsi contro la politica americana di questi ultimi 50 anni nei confronti di cuba.
nino   
 
   23-04-2009
la damnatio memoriae nell'antica roma si applicava da parte del vincitore sul vinto. In questo momento a cuba, dopo 50 anni, il potere continua a essere detenuto dalle stesse mani, che,perciò, non possono essere considerate vinte. La damnatio memoriae, se ci sarà, perciò, riguarderà i castro, quando il potere del pc cubano non ci sarà piu'. In questo momento non ci sono gli elementi per dire quando il pc cubano perderà il potere.
nino   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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