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Commenti presenti : 7 In questa pagina : da 1 a 7
   15-04-2009
alcuni "teorici del sogno" annunciano urbi et orbi che il governo cubano sarà spazzato via dalla democrazia grazie alle modeste, ma importanti, misure obamiane. Questi teorici hanno il sacrosanto diritto di affermare ciò che vogliono, ma se pensano che la realtà si plasmi ai loro desideri, così come avviene ai loro sogni, allora questa (la realtà) si incaricherà di frantumare questi sogni, per evitare che si illudano, facendosi troppo male. Il governo piu' semplicemente continuerà a muoversi nel solco delle riforme decise da raul e dal pc cubano e le decisioni del presidente americano saranno, si, accolte benissimo, ma funzionali al piano di raul di migliorare la situazione economica della gente.
nino   
 
   14-04-2009
E' cosa evidente che facilitare l'ingresso del denaro degli esuli cubani nella Isla crei indirittamente anche dei vantaggi al regime.
Ma avere più soldi consentirà ai cubani di accedere a migliori strumenti di comunicazione, avranno la forza di "leggere" il mondo non soltanto attraverso i ridicoli giornali di partito e i canali televisivi politicizzati.
Potranno, attraverso il denaro, fare un salto (ancora virtuale) nell'ambito delle democrazie.
Anche le spedizioni dovrebbero essere facilitate, si potranno spedire libri, riviste, giornali.
L'isola sarà meno isolata.
Ma Obama lo ha chiarito, le misure intraprese sono orientate al popolo cubano.

Per questo oggi, 14 Aprile 2009, Fidel Castro si è lamentato dell'iniziativa statunitense definendola una "carità".
Vedere la democrazia, leggere la democrazia, parlare con la democrazia... sarà la fine del regime castrista.
Il popolo cubano si farà presto sentire.

Altro che fine del Blocco perché gli USA voglio il petrolio cubano... si sta delineando esattamente la strategia opposta.
Massimo   
 
   14-04-2009
obama dice, è vero, che la cancellazione dei divieti ai viaggi e alla rimesse dei cubanoamericani è fatta per i cittadini cubani e non per i governanti. Questa affermazione, però, da sola non basta a convincere che in questo modo i cittadini cubani si rafforzeranno e il governo si indebolirà. Il governo cubano, infatti, sarà anch'esso beneficiato dalle rimesse e dai viaggi dei cubanoamericani, sempre meno di quelli previsti a causa della crisi economica americana, in quanto, come si sa, i dollari che i turisti e i cubani cambiano in cuc vanno a finire nelle sue tasche.
Dici che obama è insensibile alle sirene dei petrolieri.E' possibile. Le società petrolifere, però, hanno appoggi sia nei democratici che nei repubblicani e non sarà difficile fare pressioni, per ottenere quello che vogliono: i lotti cubani, che, per quanto non abbiano petrolio di ottima qualità, possono riempire, in teoria, milioni di barili. Se la sentirà obama di mettere il veto ad una legge del congresso che permetterebbe a queste compagnie di fare affari coi cubani?
Se lo permette alle società di telefonia con il decreto che ha eliminato le restrizioni ai cubanoamericani, non si capisce perchè debba impedirlo proprio a coloro che hanno fortemente voluto, ottenendola, la guerra all'iraq.
nino   
 
   13-04-2009
Le scelte di Obama, e le sue promesse elettorali, vanno in una direzione diversa.
La fine delle limitazioni ai viaggi, e la semplificazione dello spostamento del denaro per gli esuli cubani, s'inquadra in una logica (chiarita oggi stesso per i poco attenti e gli amanti delle illusioni) di supporto ai cittadini cubani. Ripeto: di supporto AI SOLI cittadini cubani.
La precisazione ha in sé la chiave di lettura della strategia generale di Obama, supportare i cittadini di Cuba e affrancarli per quanto possibile dalla dipendenza dal regime castrista.
Castro, la sua dittatura, il suo regime oltraggioso... sono ancora e sempre più i nemici della libertà e della democrazia.
Pensare che Obama svenda i suoi principi di rispetto delle libertà individuali per il petrolio cubano (di scarsa qualità tra le altre cose, si veda numero monografico di Limes) è un'assurdità in perfetto stile castrista.
Spacciare l'irrealizzabile per possibile.

Con Cuba, con il dittatore morente, con i suoi schiavi che persistono nel tenere in piedi il traballante feticcio castrocomunista, gli USA non dialogano. Il Mondo civile non dovrebbe dialogare.
Le posizioni sono sempre quelle, da 50 anni: si consentano a Cuba libere elezioni, lo sviluppo di partiti politici, l'espressione delle libertà individuali, si consenta la nascita della democrazia... e gli USA saranno partner commerciali ed elimineranno il Blocco.

Castro e la dittatura sono il vero Blocco del paese.

Massimo   
 
   12-04-2009
ah, dimenticavo di dire che obama si atterrà strettamente alle promesse elettorali: cancellazione dei divieti di bush riguardo ai viaggi dei cubanoamericani( che in questo momento è vigente fino a settembre 2009) e sull'invio dei denari alle famiglie. Tutto il resto sarà fatto, sempre che passi al congresso, dai parlamentari democratici. Obama non dovrà far altro che apporre la sua firma alla legge che cancellerebbe il divieto per gli americani di viaggiare a cuba e altre quisquilie del genere.Infatti, sebbene possa sembrare strano, non solo cuba ha bisogno degli usa, ma anche i petrolieri americani hanno bisogno di cuba. In questo momento ci sono nel mare cubano antistante il messico alcuni lotti petroliferi che stanno attendendo le compagnie americane. E il congresso è sempre molto attento ai desiderata delle sorelle del petrolio con la bandiera a stelle e strisce.
nino   
 
   12-04-2009
ognuno è libero di sperare in quello che vuole. E' necessario, però, sperare in base a fatti concreti e non a belle suggestioni e nulla piu', almeno per non avere amare delusioni. Che i rivoluzionari cubani, ormai, fra alcuni anni non ci saranno piu'è certo, ma basta guardare alla cina e al vietnam per capire che questo non si trasformerà nella perdita di potere da parte del pc cubano. Sarebbe auspicabile che al posto del partito unico, ci fossero piu' partiti e una coalizione di governo che salvaguardi sanità ed educazione, ma i fatti, per quanto non possano piacere, quelli sono. Consiglio a massimo di non lasciarsi prendere da troppe suggestioni, anche perchè questo non gli permette di ricordare i fatti storici. I missili sovietici puntati contro gli usa, questi si, erano una legittima difesa da parte dei cubani alla invasione fallita dell'aprile 1961 della baia dei porci, a cui gli usa avevano partecipato organizzando i batistiani, finiti poi in gran parte nelle carceri cubani e scambiati con alimenti. Obama non ha altra scelta: o allenta l'embargo per permettere alla società cubana di migliorare da sola,ma in questo caso il pc cubano continuerà a rimanere il potere di direzione della società, come stabilito dall'art. 5 della costituzione del 1976, o non lo allenta e in questo caso il pc cubano avrà vita facile nella propaganda antiusa non solo verso l'estero, perchè continuerà a presentarsi come davide contro golia, ma anche all'interno, perchè ha nelle mani i mezzi di informazione.
nino   
 
   11-04-2009
L'arrivo di Obama indebolisce ulteriormente l'apparato propagandistico cubano, che vedeva in Bush un redivivo Hitler.
(Il bue che dice cornuto all'asino).

Se Obama manterrà il Blocco, nato come rivalsa ed atto difensivo contro le armi nucleari sovietiche puntate da Cuba contro gli USA, sarà anche lui paragonato a Bush e quindi a Hitler?
E sarà credibile il regime castrista agli occhi dei cubani quando tutto il mondo esalta la figura del nuovo presidente americano come una ventata di speranza?

Castro è a un bivio. Storico e politico. Ed io spero molto che la fine del regime sia davvero prossima. I colpi di scena, gli assi nella manica.... sono finiti.
Il bluff è sotto gli occhi di tutti.


Massimo   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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