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Bruna Spagnuolo: Vita di serie B? No Grazie. Suicidio - omicidio - eutanasia (1)
 
Commenti presenti : 10 In questa pagina : da 1 a 10
   20-02-2009
Dimenticavo...: "Grazie, direttore (CDS)di esserti 'affacciato' alla finestra del commento/ di aver imbandito le giuste mense mentali e di essere presente nelle solerzie quotidiane"//
"Grazie, Gino Copetti, del ricamo costante da amanuense del web".
bruna   
 
   19-02-2009
Gnetile signor Alfredo,
il 'coraggio' di vivere richiede il rinnovato incedere indomito dell'autodeterminazione di ogni risveglio: è, in assoluto, il più daring immaginabile e sostenibile sulla faccia della terra (è, ovvero, eroico -e credo che sia lo scopo per cui si nasce). L'altro 'coraggio' (per il quale provo tanto dolore) si chiama, in realtà, disperazione (quando è cosciente, i. e. quando non è 'viaggio' indotto da altri e spacciato per pietà).
La seconda parte dell'articolo allarga le facce (e le prospettive) del problema (e poi lo farà la terza parte). Questo terzo millennio non si può esimere da una meditazione...
Grazie di essere 'passato' di qua e di aver lasciato un segno del passaggio.
Un caro saluto
Bruna
bruna   
 
   18-02-2009
Gentile Signora Bruna!
... per suicidarsi ci vuole coraggio, molto coraggio, tanto coraggio, troppo coraggio...
Alfredo Mazzoni   
 
   17-02-2009
Lo scambio "Commentante" tra Spagnuolo-Lanciotti (con l'aggiunta del buon Copetti) mi fa aggiungere, come Direzione, che le due linee di produzione testuale, facenti capo alle due collaboratrici-firme, sono ugualmente importanti per TELLUSfolio e l'Annuario TELLUS. Il numero 30 (in uscita maggio-giugno lo confermerà). Lanciotti ha una forma epigrammatica, corrosiva, breve, che si affida anche alla fiaba-leggenda per raccontare il presente italico. Spagnuolo ha una forma saggistica, ampia, imperniata sui dati, e anche sulla propria biografia di persona che i luoghi, africani, o del mondo, li "vive" realmente per lunghi mesi dell'anno. Contraddizioni e scempi compresi. La riformulazione di queste esperienze, in "scrittura" lascia spazio anche a descrizioni e voce narrante.

La produzione della Lanciotti si confà alla rapidità con cui il web propone i testi in lettura. La forma breve diventa un pregio. La Spagnuolo e con lei Nicoletta Varani hanno però tantissime visite. Segno che i lettori-navigatori scorrono l'articolo, se lo stampano, lo usano nella scuola e nella divulgazione. I testi Spagnuolo-Varani stanno colmando una lacuna presente in Rete, dove studi e saggi brevi simili su questi argomenti non ci sono. Per competenza, stile, informazioni.

Il giornale-rivista on line TELLUSfolio, che sa come valorizzare le diverse "scritture" e fornire tecniche per presentarle al meglio (Grazie Gino Copetti!) è lieto di avere Maria Lanciotti e Bruna Spagnuolo fra le collaboratrici più intense del progetto editorial-culturale in atto.

CLAUDIO DI SCALZO

Claudio Di Scalzo

Claudio Di Scalzo   
 
   16-02-2009
la ringrazio signor Dark per il suo intervento. mi spiace se ho potuto dare l'impressione di essere "arrabbiata" con la signora Bruna Spagnuolo (che apprezzo moltissimo), ma sono semplicemente molto turbata per tutto ciò che stiamo attraversando e per come lo stiamo affrontando. Sono d'accordo con lei: rispettare la sofferenza è importante (e questo potendo lo sottolinerei volentieri col pennarello rosso), così come è importante calcolare il peso di certi termini che potrebbero non essere appropriati. In quanto alla necessarietà della memoria ne sono convinta al punto che mi spendo come posso per tenerla viva, cercando però di non confondere tempi e modalità.
maria lanciotti   
 
   16-02-2009
Gentilissima signora Lanciotti,
i commenti sono sempre benvenuti (nel rispetto della libertà sovrana di pensiero). La ringrazio, perciò di aver scritto un commento (e di aver letto quanto ho scritto). Condivido pienamente ciò che lei dice a proposito del problema che “attanaglia ogni coscienza attiva”… Lungi sia da me l’idea di volermi ergere a giudice di eventi/persone. Lo scopo dei miei saggi è quello di scovare informazioni che la gente in generale ignora/ fornirle a chiunque voglia sapere qualcosa di più sui problemi di un certo tipo (macro-problemi)/ scavare nel sentire collettivo e individuale/ creare movimenti di opinione utili a ricordare chi siamo (da dove veniamo/ dove ci collochiamo oggi/ verso quale futuro siamo rivolti inconsapevolmente/ dove vorremmo eventualmente consapevolmente andare). Il titolo e il tono (ahimè, sì, provocatori) mirano a risvegliare le coscienze dal doping quotidiano (da reality generalizzati). Lo scopo dei miei libri è impedire al tempo di seppellire nell’oblio l’identità dei popoli (tramandare la storia fa parte di tale ‘progetto’ ambizioso). Gli articoli che dono a tellusfolio, pur parlando di attualità e mirando a mete diverse da quelle letterarie, risentono dello scopo del mio scrivere (innamorato in primis della lingua dai sintagmi perfetti e dalla struttura senza discrepanze-funzionali-‘pietre d’angolo’ non in linea con l’estetica/ e di una forma apparentemente semplice e comprensibile e possibilmente elegiaca) e, coniugando il linguaggio letterario con quello giornalistico, non si esimono dal fare riferimento sempre a vari ‘tentacoli’ storici. I temi che tratto sono ‘macigni’ che difficilmente mi attirano la simpatia dei lettori/ vanno a ‘scomodare’ dei vespai/ mi fanno ricadere sulle spalle parecchie responsabilità… Non mi aspetto, perciò, commenti entusiastici e osannanti (e le confesso che rischio qualcosa di più dei commenti discordanti). La ringrazio della lettura e del commento (in perfetta linea con lo scopo dei temi che tratto). La saluto cordialmente
Bruna Spagnuolo

P. S. – Ringrazio infinitamente Gino Copetti di aver risposto prima che io mi collegassi, vedessi l’articolo online e mi rendessi conto del commento della signora Lanciotti. Alla signora Lanciotti devo dire un’ultima cosa: quelli che lei definisce “pennarelli’, sono, in realtà, ‘evidenziazioni’ che faccio per me stessa, mentre scrivo. Compaiono da poco tempo nei miei articoli, perché le cancellavo prima di spedire il tutto al giornale. Le ho lasciate, una volta, per errore, e, vedendo che erano state mantenute, le ho lasciate qualche altra volta. Sono una caratteristica, però, soltanto degli argomenti più ‘scottanti’.

bruna   
 
   16-02-2009

IO SIGNORA MARIA NON SONO SCRITTORE MA DEVO DIRE DELLE COSE NECESSARIE. LA GENTE ANTICA NON C'è PIù E NOI DOBBIAMO DIMENTICARE PURE CHE UNA VOLTA C'ERA? MA SE PURE LE PATATE HANNO UNA ORIGINE NOI LA NOSTRA LA DOBBIAMO DISPREZZARE E CANCELLARE DALLA MEMORIA? E SE NON SAPPIAMO CHE COSA PENSAVANO GLI ANTICHI COME SAPPIAMO SE PENSIAMO BENE ADESSO? CON CHI CI DOBBIAMO CONFRONTARE SECONDO LEI? E DOBBIAMO ANDARE A ROMPERCI IL COLLO SENZA PROPRIO IMPORTARCI DELLA STORIA? E POI LE MEZZE STAGIONI SI RIFANNO VIVE OGNI TANTO COSì PURE LA SAGGEZZA DELLE PERSONE CHE ANCORA PENSANO CON LA TESTA E CON IL CUORE E CHE SCRIVONO BENE COME POCHI. IL DISPENDIO DI PAROLE CHE DICE LEI A ME SEMBRA UNA MEDITAZIONE SCRITTA E SERVE A ME E PURE A TUTTI PER NON DIVENTARE COME MORTI CHE CAMMINANO.IL PROBLEMA CHE ATTANAGLIA COME DICE LEI MARIA LANCIOTTI MI TROVA D'ACCORDO I PARAMETRI FUORI LUOGO NON MI TROVANO D'ACCORDO. L'ARTICOLO SPIEGA CHIARAMENTE LE COSE E FA RIFLETTERE. QUESTO è GIUSTO SE NON VOGLIAMO ARRIVARE AL PUNTO DI INSEGNARE AI GIOVANI CHE QUANDO SONO INFELICI E NON VOGLIONO PIù VIVERE POSSONO ESSERE ACCONTENTATI. LEI NON SI RICORDA CHE I SUICIDI SONO GIà TROPPI. E POI LA SCRITTRICE PORTA L'ESEMPIO DI UN UOMO CHE è COME UNA LAMPADINA ACCESA DEL CORAGGIO E CHE HA TANTO AIUTATO E HA DATO MOLTISSIMO E NON SI è SUICIDATO E MORIRà QUANDO DIO LO CHIAMA E L'ESEMPIO DI ALTRE PERSONE CHE INVECE SCELGONO DI MORIRE. E POI NON ABBIAMO ANCORA LETTO TUTTO L'ARTICOLO. APPROVARE QUESTA BRUTTA ABITUDINE DI UCCIDERE I MALATI è PERICOLOSO E UN GIORNO SI POTREBBE ARRIVARE A TOGLIERE DI MEZZO CHI CREA PROBLEMI AI SANI. E POI LEI PENSA BELLA LA COSA CHE CI SONO I MACELLAI DELLA GENTE? FUORI LUOGO E FUORI TEMPO HA DETTO LEI MA COSì SONO QUELLI CHE SI SCORDANO CHE LA VITA E LA MORTE NON SONO COME LA MODA CREDO IO E LA GENTE ANTICA NON C'è PIù MA LA VITA E LA MORTE CI SONO ANCORA E NON SONO UNA COSA CHE SI PUò METTERE DOVE SI VUOLE E QUANDO SI VUOLE.CREDO PURE CHE SE NON STIAMO ATTENTI E ANDIAMO APPRESSO ALLE MODE CI POSSIAMO TROVARE VECCHI ED ESSERE DI INTOPPO AI GIOVANI E MAGARI ESSERE PORTATI A MORIRE DOPO CHE CI HANNO CONVINTI AD ANDARCENE PRIMA CHE POSSIAMO.IN ITALIA ANCORA NON CI SONO QUESTE COSE MA IN ALTRI POSTI IL PERICOLO NON è LONTANO. LE PAROLE EVIDENZIATE POI FANNO COMODO PER NON DISTRARSI QUANDO GLI ARTICOLI SONO DEI TRATTATI E SONO LUNGHI E DIFFICILI.POI LEI MARIA PARLA DI PARAMETRI SEMPLICISTICI E FUORI LUOGO MA SE SI ARRABBIA NON è PROPRIO COSì. CREDO IO CHE SEMPLICISTICO E SBAGLIATO è PENSARE CHE SICCOME è UN PROBLEMA COMPLICATO E DIFFICILE NON DOBBIAMO DIRE CHE è SBAGLIATO UCCIDERE LE PERSONE PRIMA DEL TEMPO. HO PAURA CHE CI STIAMO PROPRIO DIMENTICANDO CHI SIAMO. SOFFRIRE è UN CONTO. RISPETTARE LA SOFFERENZA è IMPORTANTE. MA DECIDERE CHE L'UOMO COMANDA LA VITA E LA MORTE è UN ALTRO CONTO. LEI MARIA SI ARRABBIA CON LA SCRITTRICE E SBAGLIA. QUALCUNO LE DEVE DIRE QUESTE COSE. ASPETTO DI LEGGERE LE ALTRE COSE CHE QUESTO ARTICOLO DICE NELL'INDICE. LE ASPETTI PURE LEI PRIMA DI DIRE QUELLO CHE PENSA. E POI QUESTI ARGOMENTI HANNO BISOGNO DI CORAGGIO E SEMPRE FANNO ARRABBIARE QUALCUNO. PERCIò POCHE PERSONE NE SCRIVONO. CHI LO FA CI FA UN FAVORE E POI SAPERE DELLE COSE ANTICHE è NECESSARIO SENNO SIAMO COME ELETTRODOMESTICI SENZA MARCA.
Dark   
 
   16-02-2009
Lieta di sapere che i saggi-testi-articoli della signora Bruna Spagnuolo siano apprezzati dai lettori-navigatori di Tellusfolio, come mostra la classifica dei più letti.
Ciò non cambia di una virgola quanto già espresso a proposito del suo articolo "Vita di serie B" eccetera.
Nulla da chiedere sul contenuto degli interventi e comunque ringrazio l'autrice - attraverso il suo gentile portavoce - per la sua disponibilità.


marialanciotti   
 
   16-02-2009
I saggi-testi-articoli di Bruna Spagnuolo sono apprezzati dai lettori-navigatori di Tellusfolio. Lo mostra la classifica dei più letti. Assieme a Nicoletta Varani rappresentano una "riflessione" ampia e informata (i dati non sono mai lungaggini) suiproblemi della globalizzazione/Terzo-Quarto mondo. La scelta grafica dei pennelli colorati è stata accettata dal webmaster come simpaticamente adatta a sottolineare certi passaggi. Sul contenuto degli interventi, qualora lo ritenesse opportuno, risponderà l'autrice. Questa è l'opinione del webmaster della Redazione sentito il Direttore di Critica della Cultura CDS.
Gino Copetti
Gino Copetti   
 
   16-02-2009
non le passa per la testa, gentile signora Spagnuolo, che non c'è più "la gente antica" così come non ci sono più le mezze stagioni?
E ciò che lei va enumerando con tanto dispendio di parole e di pennarelli colorati è un problema che attanaglia ogni coscienza attiva e non risolvibile con parametri assurdi e semplicistici fuori luogo e tempo?




maria lanciotti   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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