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Anna Lanzetta: Il mio angioletto azzurro
 
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   14-01-2009
Cara Ambra, ogni sera il cielo diventa più buio, segnale che in molti paesi tanti bimbi muoiono vittime della follia umana. Se le stelle si accendono quali custodi mistiche dei bambini, altrettanto si oscurano quando un bimbo muore, in qualsiasi luogo, a qualsiasi terra o popolo appartenga. L’infanzia non conosce né colori né confini e da ogni angolo del mondo reclama il sacro diritto alla vita. Oggi più che mai assistiamo a tale scempio, e i corpi straziati dei bimbi palestinesi gridano l’orrore della nostra follia e richiamano infinite immagini di bambini che muoiono vittime dell’assurdo sistema del potere e della sopraffazione.

Il diritto all’autodeterminazione: da una canzone della resistenza palestinese

Sulla terra del mio paese, resterò.
Che mi rubino tutto quello che ho,
resisterò.
Che ammazzino i miei figli, resisterò.
Che facciano saltare la mia casa,
oh mia casa amata!
All’ombra dei tuoi muri resisterò.
Resisterò senza paura…
Con tutta la mia forza resisterò.
Che mi taglino la mano o sporchino
La mia bandiera
Con l’altra mano resisterò
Resisterò senza paura…
Palmo a palmo, sul mio campo, sul
Mio giardino, resisterò.
Con le unghie, con i denti resisterò.
E quando anche il mio corpo non sarà
Che una piaga,
con sangue delle ferite, resisterò.
Resisterò senza paura.

Noi non partiremo.
E non saremo avari del nostro sangue.
Qui,
noi abbiamo un passato
un presente
qui è il nostro avvenire


Anna Lanzetta   
 
   14-01-2009
C'è chi l'angioletto azzurrro non lo detiene fisicamente.
In tanti lo vorrebbero anche solo per un secondo immaginare.
Tanti altre gli vorrebbero lontanamente sussurrare.
Sarebbe bello bellissimo inebiare tutti i bimbi e tutti gli adulti (perchè no?!) di magia perenne, non solo natalizzia o festiva, ma pensiamo un attimo che anche noi forse siam più buoni solo per Natale.
Ma forse è giusto così perchè in un attimo tutto sembra possibile anche donare libertà e gioia ai bimbi oppressi dalla guerra, trasformandoli in angeli azzurri in volo a servizio del freddo cuore delle persone.
Ambra
Ambra   
 
   11-01-2009

Un mondo senza colore
In ogni guerra, al di là di ogni confine e di ogni colore, sono sempre i bambini a pagare il prezzo più alto e sono sempre loro le vittime delle scelte irrazionali degli adulti. In questo momento è la causa palestinese a suscitare in noi rabbia e sconcerto per un’umanità che regredisce sempre più verso la violenza.
Di fronte alle immagini che ci mostrano tali violenze, dovremmo chinare il capo e lasciarci inghiottire dal mare di vergogna che ci sovrasta. Sono sempre i più poveri a pagare il prezzo più alto e tanti i bimbi, in ogni parte del mondo vittime innocenti delle nostre follie. L’umanità sembra essersi fortificata nel male e sembra votata soltanto al potere economico. Sono tanti gli artisti che in varie forme denunciano tali soprusi, che ci danno documenti che pongono sotto i nostri occhi ciò che avviene nel mondo, eppure sembra che l’insensibilità prevalga costantemente contro ogni ragionevolezza. Quanti bambini sono morti e muoiono in Iraq, in Afghanistan, tra i gruppi Hutu e Tutsi, tra le strade di Bombay. Pochi sono i bambini privilegiati. In tutto il mondo, la maggior parte dei bambini sono solo merce per soddisfare l’ingordigia degli adulti: bambini venduti, privati degli organi, strappati agli affetti, mercificati, privati della purezza, del diritto di vivere in libertà la propria età.
L’infanzia ci chiede dovunque di non rubargli la gioia di essere bambini, perché essere bambini non è un capriccio.
È con la violenza che l’umanità si sta privando della sua innocenza e della sua dignità. Oggi è il mondo palestinese ad essere vilipeso e offeso, le immagini sono laceranti e riportano alla nostra mente, come un terribile film, altre storie agghiaccianti: bambini infilzati dai crociati come spiedini, alle porte di Gerusalemme, la strage di Erode, bambini utilizzati per i vizi degli uomini e per i loro capricci; bambini istruiti alla guerra, bimbi che non conoscono l’età dell’innocenza, che invece di giocare imbracciano un fucile. Chi potrà mai dimenticare la bimba che corre dopo la bomba di Hiroshima, i bimbi dei campi di sterminio dietro il filo spinato, i bimbi, vittime di rappresaglie, di Pol Pot, dell’odio africano, alimentato da un potere economico che calpesta il diritto alla vita; bimbi vittime di chi opera con tracotanza e che con arroganza, crede di risolvere un problema di territorio creandone uno ancora più grave. Il fatto storico della Palestina è a conoscenza di tutti e tutti sappiamo a cosa hanno portato anche in altri paesi soluzioni territoriali insensate. È facile dire davanti alla capanna: saremo più buoni! È solo una menzogna; non lo siamo e mai lo saremo se non lasceremo che il buon senso avanzi e se non saremo capaci di operare rinunce, indice della nostra forza. Tutti conosciamo la storia della Palestina e spinosa è l’emozione che si sente dentro, quando nelle manifestazioni sfila la bandiera palestinese. La capanna a poco a poco si chiude, e in silenzio ci dice che non abbiamo capito nulla del suo messaggio: è nato e si è lasciato crocifiggere perché fossimo salvi; ma salvi da chi e da che cosa se insensibili al messaggio che anche le altre religioni lanciano, noi calpestiamo il valore del sentimento di fratellanza, unico coagulo contro ogni violenza e lasciamo che siano i bambini a pagare il prezzo più alto delle nostre follie. Forse esiste in noi il proposito di creare un mondo in cui per l’infanzia ci siano i colori della vita, ma è solo un buon proposito. La capanna resta chiusa, perché consapevole dell’utopia.
Anna Lanzetta

Anna Lanzetta   
 
   09-01-2009
Gentile Signora Paola, la ringrazio delle sue parole e auguro a Lei, e alle deliziose Marta e Sara un 2009 di gioia, felicità e tanta serenità.
Anna Lanzetta   
 
   08-01-2009
Gentile Signora Anna, sono la mamma di Sara e di Marta, e vorrei ringraziarla per le parole con le quali si è rivolta alle mie bambine. Certo il Direttore ci offre questa opportunità di dialogare e lei sa trovare il modo giusto e semplice per parlare a noi lettori di ogni argomento che propone, specialmente in arte. Io sono un'insegnante della scuola elementare e apprezzo moltissimo insieme a tanti altri questo suo tono confidenziale, apparentemente semplice ma adeguato a ogni età, un'informazione che si sostanzia in ogni argomento che propone. In attesa di leggere altro, le porgo distinti saluti, unitamente al Direttore e alla Redazione del giornale, al quale lei dà un ottimo servizio.
Mamma di Sara e Marta   
 
   06-01-2009

Cara Anna, grazie della piccola fiaba, questo topino è molto divertente e ce lo immaginiamo nel disegno.
Vuoi sapere com'è la nostra fata? Porta i geans e una maglietta aderente, tacchi altissimi e capelli arruffati come quelli delle ultime bamboline e ha anche il ragazzo (lo dice Sara) ma quella descritta dalla tua bimba, ci piace moltissimo (lo dice Marta). Parlare con te è molto divertente.
Baci, baci, baci
Sara e Marta   
 
   06-01-2009

Carissime, e vi eleggo a mie nipotine, ho raccolto tutti i vostri baci in una preziosa scatolina, un bellissimo dono della Befana e io vi faccio dono di una fiaba piccolissima scritta da una bimba piccolissima, con l'augurio di riceverne molte da voi:

Chi troppo vuole nulla ha
C'era una volta un topo che viveva sotto un granaio e per essere topo era molto fortunato, perchè nella sua tana c'era un foro da dove passava un chicco alla volta.
Un giorno il topo volle rendere partecipi della sua fortuna i suoi amici, ma voleva anche più chicchi ( però non si deve essere ingordi) allargò il buco e andò a chiamarli, ma al ritorno un'amara sorpresa lo attendeva! Appena tornato vide che il foro era chiuso. E solo allora capì la lezione.

Care amiche, non vi posso mandare il disegno nei commenti ma il topo che si solleva sulla punta dei piedi, per prendere il chicco è straordinario.

Ma com'è la fatina nella fantasia di questa bimba?La descrive così:
La mia fata ha i capelli giallo-grano, occhi azzurro-mare, vestito rosso-sangue, scarpe verde-erba, voce leggera e soave e bacchetta bianco-neve. Abito: giacchina stretta in vita di velluto, gonna bombata di raso rosa che si chiude sul davanti con un fiore rosso.
E la vostra fatina
Un caro abbraccio e buona Befana
Anna
Anna Lanzetta a Sara e Marta   
 
   06-01-2009
Cara Anna, trovo bellissimo e adeguato il riferimento a Eduardo, il suo presepe resta emblematico: Ti piace 'o ppresep? Al figlio, e l'indifferenza di questi segna un passaggio generazionale. Conservare le tradizioni è importante e tu lo fai bene anche con le proposte culinarie, ne aspettiamo altre.
Un abbraccio da Gaetano.
Gaetano Mancuso   
 
   05-01-2009
Cara Anna, abbiamo trovato nell'immagine del tuo presepe l'angioletto azzurro, appeso col filo alla grotta e nella prima foto uno dei re magi a cavallo. Quest'anno abbiamo fatto solo la capannina ma l'anno venturo faremo il presepe come il tuo, con tante luci colorate.
Baci, baci, baci Marta e Sara
Marta e Sara ad Anna   
 
   03-01-2009
A Sara e Marta in riferimento al commento del giorno 01.01. 2009.
Carissime Sara e Marta, se in cielo vedrete brillare due stelle nella notte della Befana, sono gli angioletti che voi desiderate vestiti di rosa e di rosso e quello di Marta avrà anche un bellissimo fiocco e i capelli saranno di seta inanellati come gli angeli del Beato Angelico (la mamma ve li mostrerà), di cui io sono innamorata. Ma se guarderete bene, vedrete una terza stella brillare accanto a loro, è il mio angioletto azzurro, carico di anni ma ancora brillante di desideri. Per me gli angioletti sono stelle che ci incantano nella grotta del Bambino Gesù, che illuminano i sogni di ogni bambino e che li custodiscono contro i pericoli anche se non sempre sono vincenti. Gli angeli sono la bontà e l’amore che dovrebbero albergare in ogni cuore per ascoltare la voce dell’innocenza e i desideri dell’infanzia, per un mondo migliore. Ogni bimbo aspetta fiducioso un dono portato dai Re magi, ma non incenso, non oro, non mirra ma rispetto e amore. Quale sogno più bello? Che nella notte della Befana il cielo si illumini di milioni di stelle, angeli per tutti i bambini del mondo, stelle per illuminare tutti i cuori e aprirli al dolce sogno dell’amore. Sarebbe la favola più bella, la sola capace di mutarsi in realtà, se tutti gli uomini l’ascoltassero. Il mio angioletto azzurro è il vostro sogno più bello e lo vedrete se con la vostra fantasia creerete intorno a lui una favola con i vostri desideri.
Il vostro abbraccio mi ruba il cuore e sento in me un’emozione che mi fa dire con certezza che l’innocenza è l’arma più forte contro ogni violenza. Vi mando un abbraccio e un sorriso e che la vita abbia sempre per voi i colori indefiniti del sogno.
Anna, vostra amica

Anna Lanzetta   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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