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Vittoria di Cuba alle Nazioni Unite contro il blocco degli Stati Uniti
 
Commenti presenti : 4 In questa pagina : da 1 a 4
   03-11-2008
NON AVEVO DUBBI CHE ANCHE QUEST'ANNO GLI USA SAREBBERO RIMASTI "ISOLATI" NELLA VOTAZIONE ALL'ONU.
Purtroppo l'arroganza di questo grande paese "democratico" non conosce limiti.
Spero che vinca Obama e imprima una inversione di marcia alla politica estera americana.
E' VERGOGNOSO che la più grande potenza economica e militare si accanisca contro una piccola nazione come Cuba, rea di non aver piegato la testa.
Gli USA hanno sempre considerato l'America Latina come il "cortile di casa" e ai governi americani, democratici o repubblicani, poco importa che a Cuba non c'è mai stato un desaparecido, che tutti i bambini vanno a scuola, che ci sia un medico ogni 200 abitanti, che la percentuale di laureati sia uguale, e in certi casi superiore, a quella dei cosiddettti paesi industrializzati, che la mortalità infantile sia anche più bassa di quella americana, che l'aspettativa di vita sia anch'essa uguale o superiore a quella del mondo occidentale ecc. ecc. I governi americani hanno preferito nei decenni passati le dittature sanguinarie dei Pinochet, dei Videla, dei Dabuisson ecc. ecc. sono rimasti indifferenti alle tragedie dei desaparecidos o dei ninos de rua. In America Latina i governi americani hanno avuto, in questi decenni, il solo interesse di evitare che la sinistra andasse al potere. Per questo motivo non si sono mai fatti scrupolo di appoggiare, e spesso ispirare e foraggiare, dittature militari sanguinarie verso le quali non mi risulta abbiano adottato nessuno dei provvedimenti, economici e politici, che, al contrario, con tanto accanimento stanno riservando a Cuba.
massimo patrizi (rm)

maxcuba   
 
   01-11-2008
Sono felice che nuovamente L'onu abbia condanato L'embargo contro cuba,visto che in fondo silo i cubani sentono nela loro pelle i danni,- ma non il regime- Mi auguro come cubano che Obama metta in atto quando sara presidente molte delle sue risorse per toglierlo difinitivamente in modo che il regime che impera in Cuba non abbia più alibi per oprimere le libertà dei suoi citadini.
Roberto Pereira   
 
   31-10-2008
obama, se non sbaglio, ha detto in campagna elettorale che si siederà con raul, che cancellerà le misure prese da bush nel 2004, quando stabilì con decreto presidenziale che i cubanoamericani possono inviare a cuba non piu' di 300 dollari a trimestre e possono visitare le proprie famiglie una volta ogni tre anni, ma non cancellerà el bloqueo, così come lo conosciamo. Probabilmente la rete sarà allargata, nel senso cioè che permetterà l'acquisto negli usa non solo di alimenti, ma anche di altri beni. Certo, meglio di niente, ma non toglierà nessun bloqueo.

nino   
 
   31-10-2008
Speriamo bene! Che Obama ce la mandi buona!!

dal discorso di Felipe Perez Roque:....

È vero che ci vuole un cambio negli Stati Uniti, nella loro politica.

È vero che We need a change, ed è vero anche che si deve cambiare il mondo in cui viviamo, quello dell’imposizione e del ricatto. E si deve costruire un mondo nel quale si rispettino i diritti di tutti i popoli.

Io vi dico che non si può ingannare tutto il mondo per tutto il tempo, come ha affermato il grande Abraham Lincoln, molto rispettato e al quale anche il nostro popolo rende omaggio.

Lei ha detto che la vostra politica è fin troppo nota ed è la verità.

La vostra politica è molto nota, ma quel che non si capisce è pecrhè la mantenete di fronte alla condanna universale e del vostro stesso popolo.

Lei ha detto che voi difendete il diritto di realizzare il commercio con i paesi che desiderano farlo. Voi potete decidere di non commerciare con un paese, ma non avete il diritto di perseguitare i suoi imprenditori se vogliono investire in Cuba. E tanto meno perseguitare gli imprenditori di altri paesi con la legge Helms-Burton e con altre legislazioni extraterritoriali.

Lei chiede che questa Assemblea non esamini la Risoluzione che Cuba ha presentato e noi insistiamo perchè l’Assemblea la valuti per la sua importanza e per la necessità di discutere questa Risoluzione, di approvarla, perchè qui non di dirime solo il diritto di Cuba, ma il diritto di tutti.

Lei ha parlato di una danza di milioni, ha ripetuto una sfilza di cifre e di milioni che, dite, voi ci avete offerto. È vero che ci sono stati offerti 5 milioni per quattro volte e noi non li abbiamo accettati, perchè la nostra dignità non si compra nè con 5, nè con 500, nè con 5000, nè con 5 mila milioni. Vi avevamo avvisato per chiarire la vostra illusione.

Lei ha detto che sono inaccettabili le parole dell’ambasciatore Jorge Bolaños, capo della Sezione d’Interesse di Cuba a Washington.

Io le ripeto un’altra volta qui, parola per parola.

Il blocco è una politica genocida e illegale; va eliminato immediatamente, rispettando la condanna espressa già sedici volte in questa Assemblea.

Finalmente, signori delegati, vorrei condividere con voi i sentimenti che prova il nostro popolo mentre segue il dibattito, là nella nostra Isola.

Quando è nato mio figlio nel 1995, questa Assembla Generale votava già contro il blocco e mio figlio oggi ha 13 anni.

Quando e nata mia figlia nel 2000,questa Assemblea votava nuovamente contro il blocco, e mia figlia ha già 8 anni.

Sino a quando i nostri bambini e i giovani cubani dovranno aspettare che si faccia giustizia?

Sino a quando il popolo cubano, che ha ricevuto l’appoggio unanime di questa Assemblea dovrà aspettare perchè si riconosca il suo diritto e si faccia giustizia?

Sino a quando i giovani nordamericani dovranno affrontare multe e prigione per cercare di visitare il nostro paese, conoscere le nostre università e i nostri studenti?

Sino a quando sarà considerato un delitto per un cittadino di un altro paese, di quelli che voi rappresentate qui signori delegati, cercare di commerciare o investire in Cuba?

Sino a quando si cercherà di piegare per fame e malattie questi bambini che, come i miei figli a Cuba, sognano e credono che un mondo migliore è possibile, un mondo dove si rispettano la dignità, l’indipendenza e la libera determinazione di tutti i popoli?

Il rappresentante degli Stati Uniti ha chiesto a questa Assemblea di non appoggiare Cuba e di non appoggiare la nostra Risoluzione.

A nome di questo popolo cubano mille volt eroico, che nonostante tutte le avversità non è mai stato e non sarà mai sconfitto, al quale non si possono bloccare o togliere la speranza e l’allegria, io invoco nuovamente la solidarietà di questa Assemblea.

Il nostro popolo ha fiducia in voi, nella decisione che voi prenderete tra pochi minuti.

A nome di Cuba vi chiedo di votare a favore del Progetto di Risoluzione intitolato: “Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba”. Molte grazie (Applausi - Traduzione Gioia Minuti).


Brandoni Riccardo   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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