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In versi d'amore: la scelta di Maria Pina Ciancio. A cura di Alivento (6)
 
Commenti presenti : 23 In questa pagina : da 1 a 10
   20-09-2008
il problema non è solo la "casta", è il maschilismo imperante e di ritorno, è la mediocrità della nostra classe dirigente, la superficilità del nostro sitema informativo, la disciminazione sociale. il problema sono le sub-caste, l'individualismo, il malessere, il disagio, la marginalizzazione, la disattenzione, il demone agghiacciante della solitudine. il rumore, la disarmonia che ci circonda. ecco. la "casta" forse è l'ultima delle mia preoccupazioni, così come l'ultima mia preoccupazione è la conferma e/o l'approvazione. la poesia "riconosciuta", incensata o auto-incensata che non arriva nelle strade, nelle piazze, alla gente insomma, è fuori dal significato che la sostanzia (chiediamoci dove arriamo oggi con i nostri versi?). ci sono più drammi di ciò che pensiamo. talvolta semplifichiamo. ci sono drammi dentro drammi. ingiustizie dentro ingiustizie. ma necessita semplificare. ridurre il cerchio. trovare il punto più debole (quello senza portiere) e calciare lì a ripetizione, credendo di aver fatto centro. goal. ecco, in qualche modo credo di aver risposto a tutti voi e al direttore (che ringrazio per la rubrica e l'ospitalità qui su Tellus folio). Mapi
Maria Pina   
 
   18-09-2008
Commenti inutili!!! sulla Casta!!! Viene copiato Grillo e Stella per la Poesia. Di Scalzo riscopri il marxismo! Quello vero. Non le papocchiate situazioniste!!!! C'è l'economia della produzione materiale della cultura e ci sono gli individui. I poeti hanno un'ideologia piccolo borghese dai tempi di Ungaretti. Pian piano piano ci stanno uscendo. La Ciancio scrive di amore insieme di "gesti da condividere". Valido. Cos'altro aggiungere. Magrelli incrocia scienza e sentimento. Meglio di tanto ermetismo di ritorno. CCDS compreso. Alivento leggetela dall'inizio:... ha unito tanti poeti fra loro. Nemmeno mago Zurlì ci sarebbe riuscito. Con questo capitalismo è miracolo che i poeti esistano! Le case editrici che invece di proporre tondini di ferro stampano pagine: Meritorie! Non si arricchiscono. Senza la società che si rivoluziona anche Sanguineti scrive poesie al vento! Perché assieme a una sezione sul discorso amoroso non proponete un discorso rivoluzionario in poesia? Allora anche voi di Tellusfolio seguite le tendenze? Magari televisive! Inutile lamentarsi della casta! OAM cinese

OAM   
 
   18-09-2008
Mi piace la saggistica di Alivento. Rapida. Essenziale. Su Tellusfolio ha un tema su cui esercitarsi: L'AMORE. Non sapendo se è uomo o donna attira. A paragone le recensioni che leggo sui blog sono una mattonata compiacente. Maria Pina Ciancio che non conoscevo è una scoperta. Anche il suo blog.Per avere successos ervono compromessi. Anche Pasolini ne ha compiuti. Leggere le lettere sui premi che voleva. Però!!! è sempre Pasolini. Magrelli chapeau. Ha ragione Fiori. Di Scalzo segue le sue iodee di una vita. Nel '77 diceva le stesse cose. Ma la sua è una scelta individualistica. Non può chiedere questo ai poeti. E chi ama la poesia io fra questi, posso farne a meno. Non devo pubblicare. Se un poeta invece dell'auto si compra la raccolta che male c'è?

Normanno
Normanno   
 
   17-09-2008
Nic, ti sono grata di questo tuo ritorno in commento.

Claudio, se non avessi fatto questa scelta di inconsistenza, certamente sarebbe stato mio piacere partecipare alle iniziative legate a Tellus29.


Alivento   
 
   15-09-2008
ritorno sui versi di Magrelli e sulla lettura che ne hanno dato le due autrici Maria Pina e Alivento per esprimere la mia condivisione di lettura e sciogliere il nodo della -casta-, non mi sembra che nè l'una n'è l'altra appartengano a tale categoria... che Magrelli possa non piacere è poi un'altra storia. Nic*
Nic   
 
   15-09-2008
Alivento ha inventato su Tellusfolio due rubriche: i "discorsi amorosi" e "In versi d'amore". Esse hanno tutta la mia cura nel diffonderle, anche nell'annuario Tellus. In alcune scuole, la mia compresa, questa singolare e innovativa antologia (in "Febbre d'amore. Stendhal + Web) dove poeti contemporanei presentano un classico che scrive d'amore, verrà utilizzata e apprezzata dagli studenti. Che di amore vogliono leggere in modo creativo e memorabile.
Isotta Baldanzi, figlia dell'ironia tosca, si aspettava che i poeti presenti in "In versi d'amore" e in "Cercando l'oro dell'amore" si presentassero a Terricciola? che organizzassero qualche presentazione nei luoghi dove abitano? che diffondessero l'annuario creandoci qualche evento come alla Barbagianna di Alessandra Borsetti Venier?
Probabile che da lettrice e sostenitrice di Tellus se lo aspettasse. Ma la nostra linea corsara - TELLUS + TELLUSFOLIO - non a tutti i poeti piace o è utile frequentarla oltre l'accoglienza su carta stampata avendo aspettative di carriera letteraria e di mestiere letterario.
Una cosa però amo immaginare e so che sarebbe stata così: se Alivento non avesse scelto la presenza-assenza sarebbe stata con noi in fiera, sulle foci del Serchio, e sulle colline fiorentine.

Claudio Di Scalzo
Claudio Di Scalzo   
 
   15-09-2008
ciao isotta, figlia ecc. ecc. molto carina la vena ironica nel tuo commento

Io sono alivento, figlia di nessuno, ignota a chiunque, sinceramente grata al direttore Claudio Di Scalzo per aver ospitato in questo ricco variegato e libertario giornale i miei sproloqui sui rapporti amorosi e questa iniziativa di in versi d'amore.
Lo sono ancor di più perchè senza chiedermi il becco di un quattrino (che peraltro non gli avrei dato) ha avuto il coraggio da leone di includermi in tellus 29 con in versi d'amore. Coraggiosa ancor di più perchè con nient'altro avrei potuto ricambiare se non con altre parole.
Non c'è bisogno di decantarmi tellusfolio, lo conosco, e leggo anche articoli qui pubblicati, non ultimo quello che racconta i meandri della pubblicazione a pagamento.
Non posso accettare il discorso dei poeti come casta: nè diffenderli (i poeti) nè condividere (il termine). Nel senso che forse lo sono (casta): sono selettivi e severi, sono impietosi e autoreferenziali, ma, d'altra parte ho fatto una scelta (l'anonimato) che "temo" mi ponga fuori da ogni appartenenza di casta.
Grazie anche a te del commento, come vedi, nessuna chiusura, ed i ringraziamenti e simili cerimoniosità (tali a me sono apparse prima di te) sono una sorta di netiquette d'affabilità tra poeti (a me fa pensare a certi minuetti settecenteschi tutti inchini e grazia. Appunto perciò sorridendo mi sono adeguata) che niente toglie alla sostanza dei rapporti. Interesse, amicizia, affari (o scambi), nè più ne meno di qualunque altro intreccio d'umana natura.

cari saluti ;)
anche al carissimo Claudio, mio disinteressato mentore
Alivento   
 
   15-09-2008
Ciao MAPI...CIAO ALI...SONO ISO...AMICA DI ZA...ma perché voi poeti-poetesse siete tanto chiusi nel vostro circolo? Grazie qui...grazie là...ma forse se spendeste una parola anche per Tellusfolio che vi ospita e Tellus che poi la serie (fra l'altro molto bella) pubblica su carta da me letta in "Febbre d’amore. Stendhal + web" non sarebbe male. Che ne dite? Guardatevi in giro...c'è altro su questo "nostro" giornale (lo dico da lettrice)...e non solo la vostra poesia. Ciao ALI CIAO MAPI...vostra ISO amica di ZA figlia di BAL



Isotta Baldanzi   
 
   15-09-2008
Maria Pina, a me il tuo contributo ai commenti sembra quanto mai attivo. Io adoro chi sa fare citazioni appropriate. :)

Luciano, "lettore di passaggio", non condivido il Suo pensiero. Il che si desume (ahimè mi ripeto) anche dall'introduzione nella quale esalto la libertà d'ogni lettore (anche quando a sua volta sia poeta) di sentire a suo modo ogni poesia, e nella quale lascio al poeta autore di custodire gelosamente il segreto nucleo ispiratore. Voler leggere nel testo di magrelli la "composizione", la cristallizzazione di un interno o natura morta alla de chirico o morandi non si scontra con l'idea che gli sguardi sospesi siano di amanti. Non trovo tale interpretazione romantica, bensì di una sensibilità acuta e "trasportata" nel cuore dell'interno con capacità d'immaginazione ed immedesimazione trafigurante, non per questo travisata.
Il fatto di oltrepassare in tal modo l'"intento" comunicativo (semplice, sfumato, volutamente? indefinito) del poeta fa parte del rischio (consapevole, accettato, cercato?) di ogni varo di scrittura al pubblico dominio, del suo pro-gredire nel singolo (non di massa, non prevalente, non autorevole, non autentico) pensiero.
Saluti

Alivento   
 
   15-09-2008
Un poema non necessita di un significato come la maggior parte delle cose nella natura -Wallace Stevens

grazie a ciascuno di voi per aver partecipato con i commenti all'iniziativa di Ali. io mi scuso per non essere intervenuta in modo attivo alla discussione. purtroppo in questi giorni sono stata fuori per la presentazione di un libro e impegni familiari vari. Un abbraccio ancora (a tutti) Mapi
Maria Pina   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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