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Anna Lanzetta: da La Môme a La vie en rose. Una lezione di cinema e di vita. | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 10 | 16-04-2008 | la vita della più grande “chanteuse realiste” rivive in cinema; Edith Piaf , ...
complimenti, jenny jenni | 25-02-2008 | Il cinema premia la bravura e il talento con l'ambitissima statuetta: Marion Cotillard ha vinto l'Oscar 2008, quale migliore attrice protagonista, nel ruolo di Edith Piaf nel film "La vie en rose". Anna Lanzetta | 29-12-2007 | La biografia di Edith Piaf è a tutt'oggi moderna, dato che segue le diverse fasi della vita quali si vivono ancora oggi in certi contesti: da piccola, l'infanzia priva della famiglia e dell'affetto dei genitori e nella crescita, la lotta sostenuta come donna per la sopravvivenza e poi come artista che arriva al successo ma un successo che non riesce a vivere appieno visto che la vita le toglie con violenza tutto. La Piaf è il simbolo di tante donne che in ogni parte del mondo lottano con tenacia e coraggio per conquistarsi un posto nelle diverse sfere sociali e che non sempre ci riescono.
Marina Marina | 07-12-2007 | lancio un idea.... regalare il film "la mome" con allegata scritta di proprio pugno su un pezzo di carta "rien de rien..." per gettare un adito di speranza e voglia di ricominciare in tutti coloro che per l'arte hanno sacrificato tutto... ma non sono ancora stanchi!
hastaluego
giova | 28-11-2007 | Leggendo la biografia di Edit Piaf e guardando il film mi è venuto da pensare alla vita di Tina Modotti, per la volontà e la tenacia con cui entrambe vissero la propria vita, anche se in circostanze diverse, con momenti di grande successo e momenti di grande tristezza. Ho apprezzato la recensione e in particolare il riferimento poetico che riflette appieno lo stato d'animo di Edith.
Tina Modotti,nacque a Udine il 17 agosto 1896 e morì a Città del Messico il 5 gennaio 1942.
Ebbe una vita avventurosa; fu emigrante, operaia, attrice, fotografa nel Messico degli anni venti... Mi piace ricordare alcuni versi che scrisse per lei Pablo Neruda dopo la morte:
...sul gioiello del tuo corpo addormentato
ancora protende la penna e l'anima insanguinata
come se tu potessi, sorella, risollevarti
e sorridere sopra il fango.
I primi versi sono scolpiti sulla tomba di Tina che si trova al Pantheon de Dolores di Città del Messico.
Giusj | 07-11-2007 | Grande film,la recensione è ottima, complimenti.
Beppe Beppe | 07-10-2007 | Cara Valentina,
che sorpresa, ritrovarsi e ricordare un tempo, caro alla memoria. Il cinema, la nostra passione, ci unisce ancora in un abbraccio affettuoso.
Anna
ps.Grazie Tellus
Anna Lanzetta | 03-10-2007 | Cara Anna, ho visto il film quest'estate in un'arena e mi ha fortemente entusiasmato per il realismo e il vigore con cui il regista ha affrontato la biografia di Edit Piaf.
Leggo soltanto ora questa tua recensione e per me è stato come rivedere il film e mi sono ricordata di tutti i film, visti e commentati insieme, al tempo che fu, e delle tue critiche feroci.
Un abbraccio da Valentina Vale | 07-09-2007 | Ho visto il film e concordo pienamente con il vostro commento.
E' un capolavoro capace di dare emozioni profonde e durature. Un film che oltre a coinvolgerci nei sentimenti è anche un'affresco di come vivevano i poveri nell'Europa di soli 100 anni fa, realtà che ben pochi conoscono o riescono oggi ad immaginare.
Un film da non perdere. Stefano | 17-07-2007 | I critici non hanno mai fatto una recensione elaborato e completa come quella fatta dalla prof. Anna lanzetta.
Ora posso dire di conoscere la Edith Piaf. ladi | | 1 | 2 | 3 | |
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