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Un nuovo tentativo di fuga da Cuba | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 8 | 16-05-2007 | 1) Mi domando cosa c'entra questo articolo sulla situzione italiana in una rubrica dove si parla di Cuba. Se no qui si fa come Minà che quando gli domandano di Cuba parla del Nicaragua per dire che si sta peggio...
2) A El Viajero dico che non ho mai visto cubani morire di fame perchè sono ingegnosi e hanno mille risorse, poi hanno un grande spirito di adattamento, campano con poco e a Cuba si trova da mangiare anche senza comprarlo... certo ci dobbiamo adattare a verdure, frutta, pesce...
Sì, ai cubani piace poco il pesce, come piaceva poco a noi quando non avevamo carne (anni cinquanta...), ma in mancanza di meglio pescano e si cibano di quello...
Gordiano Gordiano Lupi | 16-05-2007 | LA LEGGE ITALIANA, L’INGIUSTIZIA E IL CRIMINE ORGANIZZATO
di Giacomo Montana
Quello che abbiamo di fronte nella vita quotidiana, senza alcun dubbio, è anche una panoramica di disuguaglianza e iniquità: una falla anche dei nostri sistemi educativi che oggi rende qualsiasi barbarie moralmente tollerabile. Si riscontra una vergognosa disuguaglianza, a cominciare dal fatto che le comunità e i gruppi sociali meno organizzati, sono di conseguenza più esposti a ricevere abusi e ignominie di ogni tipo. Queste barbarie partono soprattutto dal consenso o silenzio assenso di chi esercita male un potere istituzionale e permette che dei semplici cittadini divengano dei soggetti emarginati e sempre più impoveriti, sino a continuare a riportare i più alti indici di danni alla persona: danni economici, biologici, morali, esistenziali.
I cittadini, per esempio con disabilità procurate da terzi nei posti di lavoro, parecchie volte continuano a non avere possibilità di risarcimento dei danni. Oltretutto in determinati casi, non viene considerato, sia che devono subire le numerose barriere architettoniche, sia che non possono contare sulle risorse di giustizia adeguate, né su un sufficiente personale idoneo per assistere alle loro nuove necessità specifiche.
Tutto questo continua a verificarsi pacificamente, senza vedere destabilizzare le ingiustizie, malgrado sia ben noto che l’educazione democratica e libertaria è una condizione indispensabile per costruire una società basata sulla solidarietà, sull’imparzialità, sull’eguaglianza e sulla giustizia sociale.
Più che seguire la stasi dell’agonia della politica, a questo punto, sarebbe più opportuno che in Italia si tenesse più conto del crescere delle ingiustizie sempre più eclatanti e spesso anche criminali; poiché nelle vicende umane in genere e nella società umana più in particolare, ogni morte violenta causata dall’uomo, soprattutto per la sua insipienza e arroganza, richiama l’indispensabile e urgente necessità di fare puntare su tali problematiche, tutti i possibili riflettori visivi e morali.
Quegli stessi riflettori che permettono di fare apportare ricchezza alla società: ricchezza economica, sociale e culturale. Ciò che di losco viene reso invisibile e quindi non noto, persino facendo fare ricorso al silenzio stampa e che oggi causa sofferenza, distruzione, dolore e morte alle vittime, potrebbe presto trasformarsi nel sociale in autonomia e libertà leale e trasparente.
Questo fattivo cambiamento può regolare una sfera pubblica, offrendo la possibilità di trovare una società migliore che fa davvero avanzare il progresso, in quanto articolata e meno soggetta allo strapotere statale ed economico. Oggigiorno in diverse occasioni abbiamo persino una forte elusione delle stesse norme giuridiche con cui paradossalmente lo Stato, mediante la minaccia di una sanzione (pena), vieta a tutti i cittadini indistintamente determinati comportamenti (reati), classificati ed invocati contrari ai fini che esso persegue.
Constatiamo così che la storia è un vero e proprio campo di battaglia, laddove c’è poco di veramente applicato di quanto lo Stato vieta ai cittadini. Per esempio, quando una vittima è stata costretta a subire uno o più reati penali e danni biologici e poi nonostante abbia denunziato nei termini di legge i fatti illeciti alle autorità del Paese, non vede mai celebrare il relativo processo in tribunale.
Difatti essa constata solo continui rinvii delle relative udienze, sino a vedere il raggiungimento della prescrizione degli stessi reati di lesioni colpose, oltre ai danni alla persona, la vittima riceve una enorme beffa dallo Stato, tanto che nella fattispecie, penso proprio che se ognuna di queste vittima potesse con un miracolo fare provare a qualcuno di noi anche solo per cinque minuti, l’enorme peso dello sconcerto, dell’amarezza, dell’umiliazione, della devastazione e del dolore che va ad aggiungersi a tutto quello che ha già subito dai carnefici, sarebbe terrificante per chiunque e dallo shock lascerebbe senza fiato.
Tenendo conto di tutto questo, si deve anche riconoscere che nella società non c’è nulla di inevitabile, ma molto dipende dai ragionamenti e dalla prevenzione posta in essere da noi stessi cittadini. Per sapere come organizzarci, dobbiamo conoscere in termini di obiettività i necessari concetti che illuminano parecchie verità sostanziali che vengono mantenute segrete col silenzio stampa dai governi che si succedono. Da qui potremmo avere poi la possibilità di contrapporre strumenti adeguati che possano frenare il crimine e i rispettivi criminali impuniti, lasciati oggi agire a ruota libera con una lunga cordata di protezioni politiche cosiddette “amiche”.
Ora, si potrebbe dire, quale è oggi lo stato di salute globale dell’educazione (strumento di pace) e della giustizia del Paese? Dove pensate che sia il tallone di Achille della sporca e marcia politica che a turno dobbiamo subire? Come se ne può uscire fuori da questa palude di illegalità sotterranee per vedere così finalmente realizzarsi per l’Italia un vero progresso?
Le problematiche più scottanti, nelle politiche sociali, educative e di giustizia, laddove tra i criminali si vedono coinvolti anche personaggi autorevoli del Paese, continuano ad essere dimenticate. Non si vede neppure l’ombra di una concreta applicazione della volontà di approfondire la conoscenza dei problemi acuti di infrastruttura. Se le politiche pubbliche, a cominciare da quelle educative, non risolvono in fretta questo caos, credo che neanche i miracoli e le migliori strategie di impiego futuro, potranno evitare un fallimento di ordine pubblico, che si sta accumulando nel tempo e che già oggi ha raggiunto proporzioni incalcolabili.
Ora ci troviamo di fronte ad una subdola arroganza politica che, unitamente al silenzio stampa e all’immobilismo dei governi, frantumano di nascosto i diritti umani e le aspettative di parecchi cittadini lavoratori, che vengono raggirati sino al punto che, talvolta, devono pagare persino con la vita sui posti di lavoro. Ci troviamo di fronte al pericolo più grande e serio che mai avessimo potuto immaginare: il crimine occulto organizzato e i conseguenti reati, lasciati costantemente impuniti.
A chi può fare comodo tutto questo caos, tanto da non fare intervenire fattivamente nessuno con misure urgenti in soccorso delle vittime, se non proprio a coloro che in mezzo a tanto “macello” prodotto nella società, sfruttano cariche politiche e si procurano un continuo illecito arricchimento usando ogni volta programmi elettorali rassicuranti per ingannare gli elettori?
Per esempio di illegalità persino contro donna ridotta ammalata e disabile vedi: http://sisu.leonardo.it
http://agimurad.splinder.com
e http://www.mobbing-sisu.com Giovanna Nigris | 15-05-2007 | Ho da obbiettare sul fatto che a Cuba non si muore di fame. Mia moglie cubana ha dovuto prendere l'aereo per andare a soccorrere i suoi vecchi (non quelli naturali...) abbandonati-ignorati dai figli naturali e dai vicini, ridotti ormai a due scheletri. Non potevano andare neanche in ospedale perchè nessuno gli avrebbe portato da mangiare. E già, neanche in ospedale ti danno da mangiare.
Ho visto più di una volta vecchi morire nel proprio letto.
Tutti chiedono soldi per farti un favore, anche per ricevere telefonate o accompagnare un ultraottantenne a ritirare denaro ad uno sportello automatico.
Ecco come fanno a tirare avanti.
Gordiano aiutami anche tu a capire una cosa: perchè i cubani non mangiano pesce? Sbaglio o Cuba è un isola? El Viajero | 05-05-2007 | Caro giornalista te invito a fare un giro in america latina, poi si no lo sai questi ragazzi sono criminale visto che andavano in giro con dei fucili da guerra...... I criminali trovano sempre una giustificazione per commettere le pazzie, ho Fidel, ho la religione come tante altre giustificazione.... Cubano | 05-05-2007 | Le considerazioni di Giorgio sono le stesse che facevo io prima di toccare con mano la realtà cubana, che purtroppo non corrisponde a quello che in Italia si pensa. Per questo le comprendo, ma è ovvio che adesso non le posso condividere. Rientrano nel gioco delle libere opinioni, ma in questo caso sono opinioni che non fanno bene al popolo cubano. Non sono cose vere e sono controbattibili una per una. Sono favole contrabbandate dalla stampa vicina a certa sinistra acritica e fidelista, sono posizioni che purtroppo vanno per la maggiore, ma non corrispondono alla verità. A Cuba non si morirà di fame, questo no, ma non è certo merito del regime che paga stipendi equivalenti a 5 dollari al mese ai suoi dipendenti. Il resto che serve per campare va inventato ricorrendo all'illegalità. E se non si muore di fame è pur vero che si vive male e si campa con una caldosa, un brodo di verdure, un pugno di riso e fagioli. I bimbi non sono ben nutriti, mangiano quello che trovano, persino a scuola non hanno una mensa decente. Gli ospedali sono fatiscenti e sporchi. Le scuole mancano di tutto, persino del gesso per le lavagne. Le case in campagna sono di terra e foglie di palma e i bambini vagano scalzi e sporchi per strade di terra smossa. L'embargo statunitense esiste ma a il gioco del regime e serve a dare una giustificazione a uno stato di cose prodotto dalla incapacità governativa di un regime allo sbando. Ci ho impiegato un libro per dimostrare queste cose (Almeno il pane Fidel - Stampa Alternativa), certo non posso riassumere tutto in un commento.
Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi Gordiano Lupi | 05-05-2007 | giorgio ma ke cosa stai dicendo ,io ho bisuto a cuba 26 anni de la mia vita e le ho 30 adesso vivo qui en italia ,,e x fortuna ho scapato di la,,se veramente voi fare il giornalista se e que lo sei,,penso,,,trata de indagare que fine faranno quei ragazi ke volevano acapare come il 99 %de i cubani,,e te trobarai avanti tutto questo bloqueo de que parli tu,ma no quello usa,seno quello de fidel CASTRO,, te posso asegurare que prima de dire tutto quelo ke tu COMENTI,
ke "aparentemente" sembra vero A CUBA,,vai a LA e en la plaza del parque centrale de la havana vequia IN FRONTE AL HOTEL PARQUE CENTRAL urla o deve dire soltanto " ABAJO FIDEL " COSI VEDRAI QUE FINE FARAI ANCHE TU QUE SEI ITALIANO ,,SE NO TI BASTA VEN A PUTIGNANO ( BA) IN PUGLIA E QUIEDELE A UN DOCTORE QUE STATO IN CARCERE A CUBA, COMO FUNSIONA IL FATO A LA A CUBA,,,,GRAZIE LUPI NUEVAMENTE X DARCHI UNA MANO ,, cubano 100% | 05-05-2007 | se la democrazia invocata è la stessa voluta dal presidente degli Usa...lasciamo stare, solo a titolo informativa Cuba è bloccata da un embargo disumano da quasi 50 anni,nessuno muore di fame, nessun bambino è costretto a lavorare,istruzione e sanità garantita,proprio come negli Usa che se non hai l'assicurazione sanitaria ti lasciano morire senza soccorso...la speranza di vita del cubano è molto vicino alla nostra paese industrializzato del 1°mondo
(Cuba deve crescere sotto il profilo del rispetto dei diritti umani e della tutela di ogni elementare garanzia di libertà)proprio come i diritti umani garantiti dall'amministrazione Bush nei carceri lager di Guantanamo e Abu Graid, (Sappiamo bene che non ci sono molte speranze che venga realizzata questa ricetta per far cessare le fughe) forse se la legge Usa non garantisse al Cubano che mette piede nella "terra della libertà" cittadinanza, lavoro, casa,ed al messicano che varca la frontiera gli sparano dietro.... giorgio | 04-05-2007 | bravo lupi,,grazie x darci una mano,,,,,,bravo ..... cubano 100% | | 1 | |
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