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Michele Tarabini. Pandemia e Diritto: riflettere e vigilare
 
Commenti presenti : 10 In questa pagina : da 1 a 10
   02-12-2021
Se per alterazione della democrazia si intende, alla Blau, lo stato di possibilità dell'alternativa, oggi godiamo della sua impossibilità. Io mi auguro che questo stadio continui fino alla certezza dell'attuazione del P.n.r.r., nel 2026. Ma è troppo utopistico, penso purtroppo.
Carlo Forin   
 
   30-11-2021
Bravo il Ministro Giancarlo Giorgetti, il quale, parlando ai
delegati di Confartigianato, ha detto che "ciò che viviamo in
questo periodo storico lo paghiamo, lo stiamo pagando con una
alterazione della democrazia." Nel suo giudizio è stato
maggiormente obiettivo rispetto a diversi giudici -compresi i
giudici costituzionali- che a più riprese hanno sentenziato la
assoluta regolarità giuridico-costituzionale dei provvedimenti
adottati da Marzo 2020 in poi.
Ora la speranza è che la "alterazione della democrazia" non
sia irreversibile.
Michele Tarabini   
 
   30-11-2021
Scienziati e ministri che ingenerano un panico del tutto
ingiustificato, primi ministri che emanano norme
contraddittorie e che cambiano ogni giorno...
qui non è più pandemia, è follia.
Michele Tarabini   
 
   28-11-2021
Secondo me, il fatto che nei Paesi in cui la percentuale di
vaccinati è bassa ci sia una mortalità elevata, dipende dalla
età avanzata e dalle cattive condizioni di salute -pregresse-
della maggior parte dei non vaccinati.
Michele Tarabini   
 
   28-11-2021
Michele si dichiara perplesso dalla “campagna di vaccinazione di massa permanente” (i cui risultati in termini di riduzione della mortalità e anche di diffusione sono sotto gli occhi di tutti)...
Può risultare utile ricordare la logica costi-benefici?
Cordialmente
esplora   
 
   27-11-2021
Vorrei fare una integrazione al mio commento di ieri.
Sappiamo che contagio e malattia sono due cose diverse: non
sempre la malattia segue al contagio; anzi, nella gran parte
dei casi non segue o segue in una forma lieve. In alcuni casi,
il contagio si evolve in forme anche molto gravi di malattia.
Fuor di dubbio, che gli anziani e le persone fragili in genere
debbano proteggersi con il vaccino -e qui avrebbe senso un
obbligo, per i pochi di loro che sono contrari; o è più
sensato imporlo a dei poliziotti trentenni in piena salute?
Se poi il vaccino lo fanno anche coloro che, realisticamente,
non rischiano di contrarre una forma grave di malattia, questo
è utile -anche io ho provveduto a farlo (prima dose Pfizer
18/8, seconda 10/9)- ma non è determinante. Altra cosa che
sappiamo, infatti, è che questo virus non scomparirà: ci si
dovrà convivere, in maniera il più possibile logica. Mi lascia
perplesso, vedere che si mette in atto una campagna di
vaccinazione di massa permanente.
Michele Tarabini   
 
   26-11-2021
Avete sentito qualche scienziato dire: "La terza dose sarà
l'ultima"? Io no (e infatti in Israele, dove sono stati i
primi a fare la terza, si stanno già attrezzando per la
quarta). E inoltre, non hanno mai chiarito fino in fondo, gli
scienziati, il rapporto intercorrente fra lo scatenamento
delle varianti e la somministrazione massiccia dei vaccini.
E come le blocchiamo le varianti (ne hanno scoperta una nuova
proprio da poco)? Secondo loro, vaccinando tutti
indiscriminatamente, nonostante si sappia che oltre il 90% dei
morti da Covid è ultrasettantenne. Sbaglierò, ma è un po' come
se si dicesse: Come la blocchiamo l'antibioticoresistenza?
Utilizzando indiscriminatamente gli antibiotici.
Però la mia non vuole essere antiscienza: è che i nodi, anche
quelli della scienza, DEVONO venire al pettine; è che noi,
seppur comuni cittadini, non meritiamo di essere trattati in
modo paternalistico dalla classe medico-scientifica.
Michele Tarabini   
 
   25-11-2021
Bene riflettere e continuare, incessantemente, a farlo.
Mi pare però che le due domande dell'esempio di Tarabini vengano in realtà quotidianamente poste e alle stesse, con pari tranquillità, vengano date risposte: "Sì", alla prima, e "No" alla seconda.
Cordialmente
esplora   
 
   25-11-2021
Caro Michele, la tua domanda pone le cose nella giusta luce. Dal mio punto di vista, di uno che attende l\'obbligo vaccinale fin dalla disponibilità del vaccino anti-covid, memore del fatto che ne abbiamo una decina di obbligatori anti-altro e nessuno ha mai protestato, la cosa è semplicissima: doveva essere imposto un anno fa e non esisterebbe il \"punto di vista\" di sette milioni di \"irregolari\".
Per quanto riguarda quel filosofo, che non ho letto: fin dal marzo 2020, quando Conte inaugurò le prime decisioni anti-virus nel lock-down io mi sono stupito dell\'esistenza dei due regimi di libertà e godo della disattenzione generale che li tollera.
Carlo Forin   
 
   25-11-2021
completamente d'accordo con la considerazione finale
maria   
 
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