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Rosa Matteucci. Cuore di mamma | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 2 | 20-02-2007 | Si possono senz'altro prediligere i romanzi che emozionano. E l'emozione può scattare in un lettore e in un altro no, col medesimo libro, a seconda delle corde che tocca. Ma non credo sia l'unico parametro per valutare se un romanzo è buono o no. In questo, che neppure me ha emozionato (per usare il termine da te suggerito, Lispector), ho trovato - come ho scritto - un tocco di originalità. E ora che col tuo commento mi spingi a riflettere ulteriormente, dirò che penso essa riposi proprio nella descrizione asciutta che l'autrice propone di esistenze fallimentari, di vite che mai vorremmo, e di episodi che parlano di vecchiaia, malattia, allontanamenti da se stessi. Mi pare abbia suggerito bene queste sensazioni e perciò trovo che il libro abbia probabilmente raggiunto lo scopo per il quale è stato scritto. Quasi un esperimento di verismo e di scrittura accurata. frances | 19-02-2007 | Annagloria ho letto il libro e mi hai lasciato perplessa ,quantomeno con una domanda attinente al valore di un romanzo. La prosadell autrice è originalecerto,ricorda un po ,secondo me ,certi romanzi della morante (termini altisonanti,forse una certa ricerca dell effetto non so, in relazione al suo essere scrittrice contemporanea.Quello che mi chiedo è:ad un libro bisogna chiedere che ci emozioni?? Perchè se la risposta è sì,questo nn lo ha fatto con me lispector | | 1 | |
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