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Ai medici e agli infermieri che curano l’umanità
di Roberto Malini
 
Commenti presenti : 7 In questa pagina : da 1 a 7
   23-03-2021
Per alcuni medici e infermieri è un lavoro, un lavoro prezioso per la società, in cui l'esperienza, la conoscenza e le abilità sono messe a frutto nel modo più degno. A questi operatori della sanità va già un grazie, perché non è un lavoro facile e non è esente da rischi. Per altri - e ne ho conosciuti - è una ragione di vita, una risposta a una voce interiore che chiama a essere altruisti, a difendere la vita a qualsiasi costo. Quelle donne, quegli uomini sono un mistero. Il mistero di chi non obbedisce a energie potenti come l'istinto di conservazione o la logica che invita ogni essere vivente a preservare le proprie forze e a migliorare la propria condizione di vita. Il mistero di chi ama l'altro, in cui si specchia e si riconosce sempre.
Roberto Malini   
 
   23-03-2021
sacrificio e dedizione a tempo indeterminato a rischio della propria salute se non della vita. più che eroismo, quotidiano impegno oltre le proprie forze mentre tutto rema contro in un sistema a dire poco sconnesso. Con riconoscenza profonda a tutto il personale sanitario fino agli addetti alle mansioni basilari giornaliere. GRAZIE

maria    
 
   22-03-2021
I medici, gli infermieri e i volontari che hanno sacrificato le loro vite nella prima fase della pandemia, per mantenere il loro giuramento e non abbandonare i malati, devono essere ricordati come eroi. Gli eroi sono persone che, di fronte alla sofferenza altrui, non pongono in primo piano il valore delle loro vite. Amo Bertold Brecht, ma non sono d'accordo con il suo pensiero riguardo agli eroi. L'umanità ne ha bisogno, in ogni epoca, così come ha bisogno della luce del sole. Abbiamo bisogno dei Giusti, di coloro che difendono la vita di tutti e non si rifugiano nell'egoismo, nella paura, in un'idea di serenità che non include gli altri. Abbiamo necessità di eroi e di far crescere in noi i piccoli semi del loro esempio, per essere meno cupi, meno chiusi, meno indifferenti.
Roberto Malini   
 
   22-03-2021
Grazie
Barbarah Guglielmana   
 
   22-03-2021
Il concetto di “eroe “ , come si constata, cambia nel tempo .
Nell ‘Antichità gli eroi erano personaggi particolarmente forti o dotati di singolari caratteristiche che permettevano loro di compiere grandi imprese contro esseri mostruosi o di porre rimedio a qualche ingiustizia, nella storia più recente sono tutti coloro che hanno dato la vita in difesa di ideali di giustizia e di pace .
Il termine eroe, seppur di etimologia incerta, deriva dal greco e significa “signore” e “principe”, ma nel suo significato più generale indica chi, con le proprie opere, si staglia AL DI SOPRA degli altri. La Storia ci offre un’ampia galleria di eroi, che con le loro opere, le loro imprese hanno concorso in maniera determinante al progresso civile, sociale e culturale dell’umanità.
Oggi nella nostra società dilaga però, la retorica degli eroi : diventa eroe il comandante del traghetto incendiato, il soccorritore di un naufrago, il poliziotto che salva un aspirante suicida .
Ovviamente mai si smette di ringraziare queste persone , cosi come non smettiamo di RINGRAZIARE I MEDICI, GLI INFERMIERI E TUTTO IL PERSONALE SANITARIO IMPEGNATI IN PRIMA LINEA A ARGINARE IL DIFFONDERSI DEL CORONAVIRUS, ma ribadisco che gli stessi hanno fatto il loro lavoro anche se spesso in condizioni di profondo disagio fisico e psicologico. Certamente hanno rischiato la vita e molti sono morti così come muoiono giornalmente i missionari in terra africana o i pompieri ,i poliziotti e gli operai in incidenti sul posto di lavoro .
In una società ove regna furbizia, menefreghismo, lassismo, indisciplina e indulgenza… si diventa EROE soltanto compiendo IL PROPRIO DOVERE con rigore e serietà . Si è chiamata questa pandemia UNA GUERRA e chi più direttamente è chiamato ad arginare il diffondersi del virus , diventa “eroe” .
Personalmente credo che abbiamo semplicemente sperimentato che la solidarietà, la generosità e l’umiltà non sono del tutto scomparse.


g.r.   
 
   22-03-2021
Forse sono catastrofista perchè io vedo eroi in quelli che fanno questo lavoro oggi.
Ai medici, agli infermieri, magari in pensione, e a tutti quelli che si offrono per punturarci contro il covid io dico: -Grazie a voi!-. Il lavoro di vivere mi piace troppo.
Carlo Forin   
 
   21-03-2021
Un giusto riconoscimento e un GRAZIE a tutti gli operatori sanitari e psicologi .
Si sbaglia, però, quando li si definisce “ EROI “
Bertolt Brecht scriveva : “E’ sventurata la terra che ha bisogno di eroi”, perché dietro atti definiti “eroici” c’è spesso disorganizzazione, superficialità , approssimazione , carenza di progettualità e di una salda visione del futuro.
Non confondiamo l'eroismo con lo spirito di servizio e con lo scrupoloso attaccamento al proprio lavoro e il personale della nostra sanità si è adoperato con passione e sacrificio.


g.r.   
 
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