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Peti, poeti e corazzata Potemkin
 
Commenti presenti : 3 In questa pagina : da 1 a 3
   10-07-2010
Ciao...ha due intenti questa poesia,uno voler evidenziare una solitudine estrema dell'essere umano,l'altro un pò d'ironia sui poeti troppo spesso aleatori e negli agi
non si immedesimano abbastanza,spesso una poesia che rifiuta la realtà e concepita solo come arte deliziatoria
o espressione egoistica di proprio malessere..ecc..visita il mio sito c'è la mia biografia..ciao grazie michael
michael santhers   
 
   09-07-2010
i poeti stanno ai peti.....come la poesia alla parola rimasta in pancia e non partorita..pronta ad uscire, naufragare e tornare e rifiorire o perchè no...morire.
se l'associazione che lei pone è questa allora ben venga la O caduta dalla macchina da scrivere.
Se è invece un giudizio allora penso e ribadisco che poesia è tutto ciò che sentiamo e viviamo senza paratie e ognuno nella propria soggettività; quindi espressione intoccabile nell'interezza della creazione.
non ci conosciamo e mi piacerebbe saperne di più.
patrizia garofalo
( chiunque voglia ironizzare so che mi offro a facili ironie.ma va bene lo stesso )
patrizia garofalo   
 
   09-07-2010
PETI

La vecchia macchina da scrivere
s'inceppò e saltò una O
e invece di poeti peti
ma poi si rese conto
non c'era differenza tra i due termini
aria e recite stesse flautolenze indecifrabili
solo quelle letterarie incoronate
e le altre denigrate
comunque entrambe a perdersi
nell'aria
-Era una sera imbalsamata d'inverno duro
l'ombra disarmonica
rifiutava compagnia alla figura
e le parole dattiloscritte rilette
fulminee ritornavano a cuccia al cervello
rifiutandosi a suoni di vita
e solo l'eco dei peti forzati nella stanza buia
segnalava a se stesso umana presenza
-In certi momenti
quando i pensieri tomba di se stessi
qualsiasi segnale, rumore esterno
può essere flebile fiamma
e flebo all'esistenza
affossata in suo stesso inconscio congelato
------------------------------------------------------
Da:Destini E Presagi
www.santhers.com
michael sanhters   
 
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