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C’è, VERAMENTE, bisogno di un nuovo Illuminismo! | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 3 | 18-11-2006 | Sai, Nemo? Hai ragione sull'uso latino di Nemo, nessuno, fatto da Ulisse per scampare al Ciclope.
NE MU, in sumero, significa 'negazione del nome che fa immortali'e così un po' di fondamentalismo che alberga colpevolmente in me mi ha fatto sinonimia col nulla, nihil < NI HIL negazione della gioia di IL, EN LIL.
Hai ragione anche sull'ironia e sulla satira: non mi è piaciuto Georg stizzito. Molto di più mi piacciono le Georgiche.
Hai ragione, inoltre, a focalizzare il tema sull'azione da fare; ma le azioni hanno nomi che suggeriscono valori. Ho postato per Claudio un mio scherzo sul nome di Europa, che spero vorrà far vedere.
Le azioni fatte hanno, come dici bene tu, una mistura di bene e di male che si distingue un po' a piacimento.
L'imperatore Teodosio è stato molto sotto i miei occhi. Soprattutto, il luddismo cristiano scatenato nei venti anni dopo Teodosio è stata una reazione barbarica. Ma, dopo quattro secoli di persecuzioni e di pasti ai leoni, non mi meraviglia che il popolo cristiano abbia avuto quelle reazioni 'liberatorie'! E Carlo Magno è solo un esempio dei casi di cristianizzazione forzata: cuius regio eius et religio -la religione viene imposta da chi comanda, possiamo tradurre liberamente.
Ciò che mi meraviglia, e tanto, è l'azione calderoliana di mettersi la maglietta per aizzare allo scontro religioso, partendo dalla polemica sulle vignette sataniche; e di dover constatare che abbia anche un seguito 'cristiano'!
Concludendo: l'ironia e la satira sono il sale della vita. Il pane salato è più buono di quello azzimo. E' molto probabile che due che confliggono, come Carlo e Nemo, siano anche d'accordo sul fondo delle cose! Carlo Forin | 18-11-2006 | Va beh! Caro Forin, perché irritarsi? Ironia e satira sono "armi" utili per la riflessione, qualunque essa sia, ecco perché qualcuno le vuole spuntare!
In ogni caso ciò che ha scritto Nemo sono sicuramente cose trite e ritrite, ma sembra proprio che nel Belpaese ciò non sia per niente acquisito e, forse, chi non conosce la storia è condannato a riviverla. Per quanto riguarda i radicali, di destra, di sinistra, non è un problema di Nemo, a bordo del Nautilus sono benvenuti tutti quelli che agiscono per espandere qualunque spazio di libertà. Inoltre denunce "vere", sulle pagine del Gazetin ne sono apparse tante nella rubrica "Matita rossa e blu" e anche in altri messaggi di Nemo, o no? Riguardo alla critica del termine "nuovo", nuovo Illuminismo non si riferisce certo ai valori, quelli del '700 vanno benissimo, ma si riferisce, soprattutto all'azione, questa è necessaria per non ritrovarci in una situazione generale preilluministica, e, purtroppo, molti, a volte apparentemente nemici ma in realtà alleati, si muovono con azione sinergica verso questo traguardo, il ritorno dell'Ancien Régime. La cultura classica, soprattutto greca, fu salvata anche dagli arabi, mussulmani, quindi le radici dell'Europa sono classiche, cristiane, giudaiche, mussulmane (e Iside, Mitra...)anche cristiane, non solo cristiane, e soprattutto illuministiche visto che i valori veramente condivisi in Europa sono quelli derivanti dall'Illuminismo (le libertà, la democrazia, il liberalismo...). La chiesa ha salvato l'Europa dalla "barbarizzazione"... e gli imperatori cristiani, ad esempio Teodosio, persecutore dei cosiddetti pagani, non erano un po' "barbari" pure loro? E l'accordo di suddivisione del potere tra papa e Carlo Magno, barbaro, che ha cristianizzato massacrando chi non voleva cambiare dio? Non erano un po' "barbari" pure loro? Ah, nulla in latino si dice nihil, nemo significa nessuno, ed è un'altra cosa, diceva Ulisse, altro marinaio!
Salve.
Nemo Nemo | 14-11-2006 | C’è, VERAMENTE, bisogno di un nuovo Illuminismo!
C’è, veramente, bisogno di un nuovo Illuminismo!
L’invocazione in questo articolo suona meglio così: -c’è, veramente, bisogno dell’Illuminismo! Il nuovo va proprio tolto, perché l’estensore rimastica cose trite e pensa di sventolare la bandiera del laicismo contro l’oppressione della Chiesa
di oggi. Di oggi, ripeto.
Va da sé che si dice qualcosa di nuovo se si osserva ciò che succede oggi e si indicano nuove strade.
Qual’è il nuovo dell’articolista?
Nulla; infatti si firma, coerentemente: Nemo!
Non comincio, da Cristiano, lamentandomi del fatto che la Costituzione europea ha creduto di fare una bella cosa togliendo ogni riferimento alle sue radici cristiane. Piacerà a Nemo, ma non piace a me, che amo Benedetto XVI perché ha scelto il nome che rivendica l’apporto positivo dato all’Europa, barbarizzata dopo la fine di Roma imperiale, dal monachesimo che conservò la cultura prebarbarica.
Mi occupo di una porcheria vera. Nell’ottobre 2005 l’uscente capo dei vescovi italiani combinò un patto simoniaco: io grido contro i Pacs e voi, governo di Berlusconi -preoccupato dei sondaggi elettorali-, mi date l’esenzione totale dall’ICI per tutti gli immobili della Chiesa, religiosi e commerciali. Se tenete fede, io procurerò di suggerire alle strutture clericali di far votare per la Casa della Libertà di Berlusconi!
Questa è una denuncia vera, caro Nemo! Nel farla, ti domando: a chi attribuire l’esclusiva del pasticcio? Alla politica, che l’ha eseguito, alla società, che non l’ha vomitato, alla Chiesa, quella clericale, che l’ha combinato, alla Chiesa, quella dei fedeli, che non l’ha rifiutato?
Ovvio che io non ho votato così.
Mentre mi rallegro che ci è andata bene, pensi che venga a domandarti con chi erano i radicali prima di venire a sinistra? Farei un po’ come per la tua sintesi, no?
Carlo Forin | | 1 | |
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