|
In libreria/ Pina Rando. Attesa
La corsa dei fuochi. Poesie per la musica di Ida Travi | | Commenti presenti :
2 |
In questa pagina : da 1 a 2 | 21-03-2015 | Un sentito grazie a Geo Vasile, valente critico letterario di cultura mitteleuropea. Giuseppina Rando | 20-03-2015 | Mi riferisco alla recensione di Pina Rando, una habituée della Tellusfolio, che riesce a farci conoscere la poesia di Ida Travi. L'autrice intende a svegliare, nel senso metafisico, non solo l'amante istruito della lirica, ma anche quello ozioso, che si lascia affascinare piuttosto dall'arte che può fare a meno delle parole, cioè la musica. Il suo sonoro linguaggio internazionale più le sue insidie agiscono sia a scapito della scrittura, sia a suo favore. Il video allegato conferisce davvero un più di drammatismo al testo scritto, grazie sia alla bravura della voce stupenda dell'interprete, sia all'ispirata musica del compositore. Pina Rando come di solito fa della sua recensione un vero sacerdozio, esaminando il libro LA CORSA DEI FUOCHI di Ida Travi da tutti i punti di vista possibili ede impossibile, scoprendo sfaccettature che sfuggono spesso al comune lettore, sempre affrettato...Quindi metterò in risalto alcune idee-chiave intorno alle quali l'autrice lombarda tesse il suo complesso spettacolo del pensiero che canta e che mira quasi religiosamente all'illuminazione interiore. I suoi versi fremono come onde della vie intérieure, affacciandosi dal buiore del subconscio, dal sogno poetico sotto lo sfolgorio del sole. Trattasi secondo la Rando di una orditura orfica che scompagina l'ordine codificato. A questo punto ci vengono in mente le strutture estetiche di un Dino Campana con i suoi sogni profetici fuori tempo e sovrastorici. La definizione della poesia di Ida Travi ci è offerta dietro una disamina quasi scientifica che rivela il filo rosso dell'io poetante e la sua virtù cardinale: l'ingegnosa sinestesia tra silenzio parola e musica geo vasile | | 1 | |
| Lascia un commento |
|
|