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Enrico Marco Cipollini. Viaggiarsi dentro | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 3 | 22-05-2014 | Viaggio poco, nel senso letterale della parola, sono spesso seduta su un divano, sono pigra. La mia pigrizia si trasforma immediatamente in attività febbrile quando si tratta di viaggiar_mi dentro, rifacendomi al titolo del libro dell'amico Enrico Marco Cipollini. Il mio è un viaggio continuo, non conosce sosta ed è spesso doloroso perché impietoso, senza sconti. Vado a sondare ogni minimo angolo recondito scoperto da una parola, un gesto, un sguardo intercettato che rimandi a qualcosa di evocato. Questo è il viaggio senza fine, dal quale non puoi tornare uguale a come eri prima di intraprenderlo. E' il viaggio di sé, delle proprie sensazioni, delle paure e dell'affrontarle, delle sconfitte, dell'appagamento. Sono luoghi in cui non sono turista, ma viaggiatrice senza ritorno. Grazie Enrico Federica Bonzi | 21-05-2014 | cara Daria,
vero ciò che scrivi e argutamente
Spero solo di nn deluderti con tale
emc enrico marco cipollini | 21-05-2014 | Quando parliamo di viaggi, il nostro pensiero vola verso luoghi del nostro meraviglioso pianeta che ancora non abbiamo visitato, viaggiare per il mondo è un\'esperienza bellissima, ma non è tutto. Esiste infatti anche un altro tipo di viaggio al quale raramente volgiamo la nostra attenzione: è il viaggio dentro noi stessi, dove un mondo ancora più vasto di quello che c\'è fuori aspetta di essere scoperto e valorizzato.
Il viaggio nel nostro mondo interiore in molti casi è destinato a rimanere inesplorato. Dentro di noi ci sono paesaggi di una ricchezza insospettabile, ma non ne siamo consapevoli, oppure, anche se lo sappiamo, ne abbiamo timore, abbiamo paura di scoprire quello che tale esplorazione potrebbe rivelarci. Infatti , a volte è il senso di immobilità, di stasi che ci angustia: ci muoviamo, ci diamo da fare, ci sforziamo affinché tutto resti com\'è... di giorno tessiamo la tela, come Penelope, quasi per mettere a tacere la coscienza di fronte a noi stessi, di notte la disfiamo. Paradossalmente ci sentiamo molto più sicuri a visitare i luoghi più impervi della Terra, piuttosto che la nostra interiorità, ed è per questo che, spesso, ci rinunciamo.
Tuttavia è nel nostro modo interiore che risiede la nostra vera natura e, con essa, la nostra possibilità di essere felici. Se non andremo a conoscerlo, vivremo solo a metà. Caro Enrico, il tuo libro ci permetterà di fare questo viaggio e di certo sarà un gran bel viaggio per chiunque ti leggerà! daria | | 1 | |
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