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| Yoani: Non ci sono più le mezze stagioni! | | | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 10 | | 11-12-2013 | Caro Gordiano lego ora il tuo sfogo, da Cuba non e' facile connettersi in rete se non si abita in qualche grande citta'. Che Yoani fosse diventata una piccola borghese era chiaro a tutti, detto mile volte. Ma non pensi che forse la sua montatura sia interna a Cuba? Guarda bene la storia del marito, magari capisci le cose in maniera piu chiara. Comunque Cuba e' una pentola a pressione sta per scopiare. Mi piacerebbe vedere il comico Mesa, a Cuba combattere con 350 pesos al mese, e vedere poi gente che maneggia decine e decine di centinaia di CUC. Un caro saluto.
Mirko
| | 11-11-2013 | L'idea espressa da Lupi di una critica senza etichette mi piace.
Il poeta è stato smepre pericoloso per i regimi, e non sempre gli apertamente schierati riescono ad essere lineari, anche loro devono essere concessi dei compromessi.
Mesa, forse non mi sono siegato io, riguardo la doppia moneta dicevo che era ora si facesse, il problema ceh io ritengo palese è quello di adeguare il potere di acquisto di uno stipendio statale a quello di un lavoratore che si arrangia por la desquierda.
Avevo fatto anche un accenno alla politica impreditoriale sul turismo di elite a cui si stà votando cuba, non che non sia positiva per un rimpinguimento delle casse statali, ma eticametne considerando la nazione molto attenta a problemi di medio ambiente, energia sostenibile ed ecologia queste scelte mi sembrano estreme.
Sono molto più agevolate le multinazionali con enormi capitali a cui si concede lo sfruttamento e di conseguenza la distruzione di rilevanti paradisi naturali che la piccola imprenditoria che potrebbe invece dar lavoro e maggiore ricchezza interna.
E' anche vero che i soldi portano i soldi, come i pidocchi i pidocchi.
niki
| | 10-11-2013 | Io vi consiglierei di leggere un vecchietto come Rafael Alcides. A tempo perso anche Leonardo Padura Fuentes. Se avanza tempo gaurdatevi un film di Perugorria o di Chicona. Ecco i veri dissidenti, la cultura cubana non di regime che non frigge l'aria e che non ci tiene a essere chiamata "dissidente", né alla stretta di mano di Miami.
Gordiano Lupi
| | 09-11-2013 | amen
marc
| | 09-11-2013 | Esplora ha ragione; ma, anche io.
Bertha Soler, lider delle Damme di Bianco e premio Sakarov del Premio Europeo è anche la stessa che ha richiesto l’indurimento del Blocco che gli stessi Paesi d’Europa condannano e che i cubani subiscono. Fariñas, incorsa per essere lider di un qualsiasi movimento e premio Sakarov del Premio Europeo si fa accompagnare e si riunisci con violenti della stessa natura di altri che i Paesi europei assicurano siano terroristi e combattono.
La Fondazione (FNCA) è l’organismo creato dal governo americano di Reagan per dare l’ultimo colpo al governo cubano. Gli Usa riconvertendo “passati” terroristi separare in lider “politici”. Fu l’intento – a quanto pare ben riuscito – di convincere l’opinione pubblica internazionale che i terroristi di Miami erano finito di esserlo. Rimassero due alle: una “morbida”, per le sfilate, e una “dura”, per le azioni. Alla FNCA però velocemente cade il trucco. Fu fautrice delle leggi d’isolamento, blocco e strangolamento Torricelli e Helms-Burton. La FNCA è coinvolta nell’allenamento e infiltrazione di gruppi armati in territorio cubano e in vari intenti di attentati terroristici; a tale punto che fu classificata da altri governi Usa come organizzazione “dura”; ossia alla pari di, per esempio, Alpha 66.
Le fondamente della FNCA hanno una lunga scia di minacce e atti terroristici contro Cuba e i cubani; pure contro ontro cittadini, ditte e organizzazioni europee. La FNCA è coinvolta negli atti terroristici che provocarono la morte di Fabio Di Celmo, cittadino europeo.
Parlamento europeo, perdonatevi perché non sapete cosa fate. O sì?
Leonardo Mesa
| | 09-11-2013 | Berta Soler, leader delle “Dame in Bianco”, e Guillermo Fariñas hanno entrambi ricevuto il Premio “Sakarov” dal Parlamento Europeo (e da cittadina europea mi sento assai ben rappresentata da questo riconoscimento) e l'incontro con il presidente americano si è tenuto nell'abitazione privata di Jorge Mas Santos, direttore della “Fondazione Nazionale Cubano-Americana”.
Cordialmente.
esplora
| | 09-11-2013 | Bertha Soler è quella che ha chiesto di «rinforzare il Blocco», di peggiorare la situazione all’interno, di avere mano dura al posto del dialogo e la pace? Fariñas è il “Ghandi cubano”, il dialogante e pacifista? Invece, la sede della riunione fu sempre quella?
Ghandi, perdonali perché non sano cosa fanno. O sì?
Leonardo Mesa
| | 09-11-2013 | Non mi faccio capire. Dicono che ho detto cose che mai ho detto o insinuato. Bene. Mal oratore sono.
Mai ho detto che a Cuba siano solo rosse: ci sono le spine. Valuto in senso globale, conoscendo fatti, storie e realtà; lasciando da parte – quando ci riesco – anche buone e brutte esperienza personali: io non sono Cuba.
Secondo i racconti “personali”, tutti cubani in Italia – e altrove – o sono buoni o vittime, quando non tutte due cose. Bel “racconto”. Può essere mai che in Italia l’unico cubano spregevole sia io?
Cuba è il Paese al Mondo che – dentro dell’enorme limite delle proprie risorse naturali – più ha fatto con «le potenzialità al suo interno». Lo prova la sopravvivenza con le proprie risorse nonostante, da 50 anni sia stata continuamente isolata e danneggiata dalla potenza mondiale. NESSUN Paese ha sopravvissuto. Soltanto Cuba. È un fatto. Il resto sono chiacchiere.
La doppia moneta? Ma non l’avete sempre criticato? Adesso che non ci sarà la criticate pure? Un po’ de coerenza però.
Cosa succederà? Per esempio, oggi l’emigrato cubano che vuole aiutare alla famiglia invia al mese 84 dollari (media pro capita, cifre arrotondate). Con il cambio 1:24 i beneficiari hanno a disposizione 2.000 pesos cubani: il doppio degli stipendi più alti, cinque volte quelli medi, dieci volte quelli minimi. E con 84 dollari – che è il lavoro da mezza giornata a due giorni – aiuta e fa anche “bella figura” con famiglia e amici. Domani, essi 84 dollari saranno 84-168 pesos (ipotizzando un cambio 1:1 o 1:2, anche se potrebbe, nella gradualità, essere maggiore). Già non si avrà 5 volte lo stipendio medio senonché soltanto 1/5 o 1/2. L’emigrato che vuole continuare a sostenere la famiglia con lo STESSO livello di prima dovrà destinare, non uno o due di suoi giorni lavorativi, se non la metà o addirittura 50 giorni (!?) al mese. Domani sì che gli emigrati cubani dovremo veramente sgobbare per inviare «soldi "pesanti"». Non è ne sia contento è che saremo come TUTTI emigrati al Mondo. Come i capitalistici messicani e dominicani, o come i”liberati” rumeni e polacchi; che emigrano lo stesso e dedicano alla famiglia oltre la metà delle sue giornate. Soldi sudati, “pesanti”. Ma, se uno ci tiene alla famiglia… si fa.
Domani forse molti cubani a Cuba, invece da aspettare comodamente soldi dall’estero – e anche sperperarli nel superfluo e anche fare gli spacconi – si rimetteranno a lavorare e finalmente contribuiranno a «le potenzialità [che] al suo interno» ha Cuba ed sveglieranno «le potenzialità al [loro] interno».
Leonardo Mesa
| | 09-11-2013 | Dice anche che la riunione si è svolta nella sede di un'organizzazione terrorista?
Patemazzo Scatenoni
| | 09-11-2013 | Dai suoi tweet, @yoanisanchez sembra al contrario molto contenta dell'avvenimento. E divulga anche un video dell'incontro.
Cordialmente.
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