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Fidel Castro naviga tranquillamente da casa sua. Ma i cubani no
 
Commenti presenti : 29 In questa pagina : da 1 a 10
   14-05-2013
leonardo, la dichiarazione di Forte si apre con " non mi interessa il dialogo". A mio avviso quindi neanche tu avresti dovuto rispondere!
patrizia garofalo   
 
   13-05-2013
Se io o uno dei “simili” avessimo scritto la decima parte di quel che Forte, con razzismo, sessismo, disprezzo culturale etnico e omofobico, saremo stati – con ragione – pestati; ma come Forte e dell’altra parte ci è stato non soltanto il silenzio di alcuni se non anche l’appoggio di altri.
Che vergogna!
Secondo il “realistico” Forte Cuba è un Paese devastato; peccato che l’Onu lo consideri ai primi posti nello sviluppo umano fra i Paesi de Terzo Mondo e il PRIMO di questi escludendo l’economia. Che l’Onu riconosce che Cuba sia al PRIMO posto al Mondo più avanti con meno risorse.
Forte segue nel suo disprezzo a un intero popolo: popolazione sprovvista di educazione civica e dignità, infantile priva di garbo ed eleganza. Tutti ladri e ignoranti.
Che vergogna!

Leonardo Mesa   
 
   13-05-2013
rispondere a chi e a che cosa,marc?
a dei vecchi commenti apparsi anni fa ed ora riciclati,riveduti e corretti e riproposti con la stessa firma?
già fatto!
hermes leon   
 
   12-05-2013
Noto che l\' oggetto di questo post ha scoperchiato un bel vaso di Pandora. E noto altresì il silenzio di tutti gli aficionados della revolucion( tranne il patetico Mesa, naturalmente)agli interventi sgradevoli ma spietatamente veri di Luigi De Forte. La verità fa male!
marc   
 
   12-05-2013
la mia è una spietata ,ma realistica fotografia di cuba.non m'interessa il dialogo,non sono in cerca d'amici,questa non è una chat, se ci riuscite,contestatemi nel merito ma non con la propaganda malamente ammaestrata di mesa..la rivoluzione ha prodotto un paese devastato economicamente,politicamente,socialmente e culturalmente.se domani si cambiasse strada in maniera repentina e drastica,cuba avrebbe bisogno di almeno 4 0 5 decenni per riprendersi . la violenza che cova sotto la cenere si sfogherebbe anche contro i turisti,responsabili di umilianti "ratti delle sabine" e di comportamenti arroganti nei confronti della popolazione.la quale popolazione è ormai sprovvista di educazione civica e dignità, ridotta ad una condizione di infantilismo dopo decenni di tirannia del padre padrone che pensava a tutto..,garbo ed eleganza sono sconosciuti, a meno che non servano ad abbindolare i turisti. accattoni magliari e prosseneti per necessità,i cubani rubano tutti ( loro lo chiamano invento), dal poliziotto,al medico,dal dirigente al lavoratore sociale.le imprese straniere sono fuggite in massa(andate alla camera di commercio per chiedere informazioni sulla fuga),il materiale spariva continuamente, “tecnici” cubani che non capiscono un c...imposti per raccomandazione e controllo. non c'era verso di lavorare e far loro capire la serietà necessaria per lavorare,il rispetto,la puntualità(sconosciuta a cuba).la responsabilità è ovviamente del governo castrista,ma il risultato è sotto gli occhi di tutti. un popolo allo sbando apatico e rassegnato.


luigi de forte   
 
   12-05-2013
Comunque la giri e la rigiri Leonardo Mesa, le cose che dice Luigi de Forte sono è vero un pugno nello stomaco,ma utili a comprendere che non esiste una sola Cuba, chiunque ci vada non da turista privilegiato, ma provi a vivere come un cubano de a pie è costretto ad ammettere che molte delle situazioni da lui descritte per quanto crude sono reali. Peccato, un sogno finito male. Fiore

fiore   
 
   12-05-2013
Falso.
La costituzione cubana dal 1959 al 1976 fu la stesse del 1940 e che garantiva, al meno di parola la libertà religiosa; anche se c’erano elementi di preferenza per la religioni cristiane. L’articolo 35 condizionava: «è libre la professione di tutte le religioni, così come l’esercizio di tutti culti, senza altra limitazione che il rispetto alla MORALE CRISTINA». Di fatto esso limitava i culti di origine africano, indiano e arabo. Anche se così scritto nella Costituzione, dal 1959 si applicò uguale riconoscimento a tutte le religioni.
Dal 1976 a oggi vige la Costituzione socialista che nell’articolo 80 dice: «Lo Stato RICONOSCE, RISPETTA e ASSICURA la libertà religiosa. […] le istituzioni religiose sono separate dallo Stato. Le diverse credenze e religioni godono di UGUALE considerazione.» Ma c’è di più, l’articolo 42: «La discriminazione per motivo di razza, […] sesso, origine nazionale, credenze religiose […] sono proscritte ed è sanzionata dalla legge.» Seguono gli articoli 43 e 45.

“Forte” alle sue menzogne, il suo razzismo e il suo sessismo aggiunge una altra “qualità”: l’omofobia. Chiama a Raùl, come quelli di Miami, «la cinesina» e lo definisce «un triste finocchione alcoolizzato».

Leonardo Mesa   
 
   12-05-2013
Adesso tutte le chiese hanno ridato aria alle sagrestie per la gioia delle vecchie e del papa. Ma di come è morto cristo a fidel non gliene frega niente . il vecchio ha imposto l'ateismo anche a livello costituzionale fino al 1998,fino a quando il papa giovanni paolo II visitò cuba. poi con un paraculo voltafaccia degno del miglior berlusconi, rimosse l' ateismo come principio costituzionale.i cubani, apatici e cialtroni come sempre, accettarono senza fiatare: fino a quando avranno quei rimasugli ( sempre più scarsi) di cibo che gli elemosina il governo o che raccattano per strada inventando qualsiasi cosa, loro se ne staranno buoni.le madri non vivono la disperazione di vedere i loro figli morire di fame,si accontentano di vedere le figlie adolescenti prostituirsi con i vecchi europei e canadesi e guadagnare in una sera quello che i loro machos guadagnano rubacchiando in tre mesi. gli uomini, tristi magnaccia e fannulloni,continuano a ciondolare per strada truffando il più possibile.le strade sgangherate di cuba sono il degno teatro del declino di una rivoluzione fallita e di uno stato sbirro e repressivo.un paese dove il generale raùl (la china),per diritto di discendenza famigliare costringe il popolo a chiamarlo presidente. Nonostante per tutta la vita sia stato considerato vox populi ( ma molto sottovoce per evitare le spiate dei chivatones) un triste maricon alcolizzato all'ombra del despota fidel.
luigi de forte   
 
   11-05-2013
Al peggio non c’è fine!
Da una parte libertinaggio e corruzione; dell’altra repressione e leggi. Due cose completamente escludenti.
«Le ragazze […] vanno [di solito] a caccia [di turisti]» ma «già uscire […] di casa in maniera attillata […] può essere pericoloso».
La polizia “strutturata” dal Governo «ricatta, stupra, denuncia» la stessa “strutturata” «gioventù comunista o [… ] del partito» che si convertono in «mignotte la sera» e gli stessi “formati” dagli “strutturati” istituti di Secondaria.
All’Avana c’è un «posto tenebroso» dove «è molto FACILE trovare i malati di [Aids]» ma il Governo riesce «da sempre [a tenere] nascosti [i malati perché] il turista sessuale non deve sapere che a Cuba […] è un GROSSO problema». «Nascosti» e «facile trovare» sono categorie escludenti, però!
«I cubani vivono nel luridume» e hanno come unico destino i «vecchi europei e [i] giovani sfigati» a dire che tutti coloro che vanno a Cuba cercano il «turismo sessuale».

Cosa ne pensano le miglia di italiani che vano a Cuba per altri motivi?
Cosa ne pensano le miglia di italiani spossati con cubani?
Cosa ne penserebbe Yoani che si è sposato con uno straniero per andarsene in Svizzera?
Cosa ne pensa Lupi che, come me, ha deciso di unire la vita con qualcuno oltre oceano?
Cosa ne pensate di questo dispregiativo razzista e sessista, di questo spregevole Luigi di “Debole”!
Al peggio non c’è fine!
Da una parte libertinaggio e corruzione; dell’altra repressione e leggi. Due cose completamente escludenti.
«Le ragazze […] vanno [di solito] a caccia [di turisti]» ma «già uscire […] di casa in maniera attillata […] può essere pericoloso».
La polizia “strutturata” dal Governo «ricatta, stupra, denuncia» la stessa “strutturata” «gioventù comunista o [… ] del partito» che si convertono in «mignotte la sera» e gli stessi “formati” dagli “strutturati” istituti di Secondaria.
All’Avana c’è un «posto tenebroso» dove «è molto FACILE trovare i malati di [Aids]» ma il Governo riesce «da sempre [a tenere] nascosti [i malati perché] il turista sessuale non deve sapere che a Cuba […] è un GROSSO problema». «Nascosti» e «facile trovare» sono categorie escludenti, però!
«I cubani vivono nel luridume» e hanno come unico destino i «vecchi europei e [i] giovani sfigati» a dire che tutti coloro che vanno a Cuba cercano il «turismo sessuale».

Cosa ne pensano le miglia di italiani che vano a Cuba per altri motivi?
Cosa ne pensano le miglia di italiani spossati con cubani?
Cosa ne penserebbe Yoani che si è sposato con uno straniero per andarsene in Svizzera?
Cosa ne pensa Lupi che, come me, ha deciso di unire la vita con qualcuno oltre oceano?
Cosa ne pensate di questo dispregiativo razzista e sessista, di questo spregevole Luigi di “Debole”!

Leonardo Mesa   
 
   11-05-2013
in ogni quartiere cubano,oltre ai penosi cdr, il governo poliziesco castrista ha piazzato un altro idiota aguzzino in divisa chiamato "jefe de sector".Questo individuo ruffiano di stampo castrista,approfittando della sua posizione (in una dittatura militare il più stupido degli sbirri ha un potere enorme),ricatta,stupra,denuncia collaborando con il dti. nelle città con presenza turistica,le ragazze quando si fa sera,vanno a caccia del sogno proibito(uno straniero). già uscire dal portone di casa in maniera attillata per una ragazza può essere pericoloso se ha la sfortuna di imbattersi nell'imbecille di cui sopra.el jefe de sector,in pratica ha potenzialmente un harem, in conseguenza dei ricatti che può impunemente fare senza che nessuno possa protestare. molto fuori l'avana,sorge sinistramente un capannone dal nome beffardo,"villa delicia",un lager.le prostitute vengono ammassate in questo luogo in attesa di essere deportate.qui,sono oggetto delle peggiori angherie e umiliazioni.ma a l'avana c'è un altro posto tenebroso,si chiama monte y cienfuegos.in queste due strade si consuma la prostituzione cubana per cubani,qui è molto facile trovare i malati di sida (da sempre tenuti nascosti,il turista sessuale non deve sapere che a cuba il sida è un grosso problema). un vero girone infernale,ma la polizia non interviene mai.perchè? al centro della capitale,i poliziotti sono ovunque,un vero presidio militare,li vedi ovunque, giorno e notte, col basco scemo e la faccia idiota .i turisti si godono la loro protetta vacanza di sesso,ma per i cubani i controlli sono feroci,mortificanti,asfissianti .lo sbirro in divisa prende la mazzetta e spesso qualcos' altro dalle prostitute,il turista con la complicità dello sbirro ruba speranze ed emozioni.
luigi de forte   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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