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Amir Valle. La ragnatela giudiziaria di un’infamia
Ángel Santiesteban condannato a cinque anni di reclusione | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 2 | 10-03-2013 | il grande frammentatore diffusore di fumo sparigliatore di puzzles e cultore della confusione ha colpito ancora marc | 06-03-2013 | Ehh... finalmente: accusa di luglio 2009, blog di luglio 2010, finalmente la cronologia fa luce; lesioni (non violazione) alla sue ex-sposa, e non letterine; accuse che «potrebbero portarlo» a 54 anni» e non più richiesta di condanna.
Cominciamo a ragionare!!! Ma no, dura poco: subito dopo si ripetono le stesse menzogne. Contradizioni nello stesso pezzo. Senza limiti!!!
Chi è Alexis Quintana Quindelán? Come mai Kenia lo costrinse? Era veramente testimone? Dove abita? Perché non riapre il caso, libera Santiesteban e paga LUI per pergiuro? Se le «violenze e aggressioni che […] avrebbe perpetrato nei confronti della sua ex moglie sono state smentite nel corso del giudizio», come mai nello stesso giudizio viene condannato? Sono così mal destri i giudici a Cuba sapendo di avere i riflettori internazionali in torno?
A novembre del 2012 Santiesteban NON protesta per un legale detenuto se non per Rodiles. Quale è l’interesse di questo cambiamento di “questi giorni”?
Dove il codice penale cubano dice che 1 anno di prigione è il massimo previsto per violazione di domicilio e lesione fisica, con le aggravanti PREVISTE che si tratta di una donna, ex-moglie e in presenza di minori? Amir, risponde!
Poi, amici miei, dove è che un governo cattivissimo, come dicono sia il cubano, ammette che cadano capi di imputazione, non si accettino certe denunce, e che il tribunale «non prende in considerazione»? Dove rispetta l’avvocato difensore e primo e secondo grado di giudizio più l’appellazione al Supremo? Dove tarda 4 anni per condannare a chi vuole annientare?
Come mai, Santiesteban, dopo diventare “dissidente” nel 2010, nel 2011 si inventò varie prigionie a partire del 1994? Come mai, indipendentemente di tutto ciò c’è una storia di un’altra donna maltrattata che lui dice che era agente della sicurezza?
E ancora c’è. E molto.
Amici miei, tutte le fonti che uso sono pubbliche, disponibili in Internet, e per la STRAGRANDE maggioranza appartenente alla dissidenza. Ci vuole un po’ di pazienza, ma sono TUTTE reperibili. Io, Leonardo, mi limito a mettere in evidenze le LORO enormi contradizioni. La sicurezza cubana ha altri strumenti che non sono io: io sono allo “scoperto”. Bacini ad amici e “nemici”.
Leonardo Mesa | | 1 | |
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