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Anna Cherubini. Cuba. Grandi meraviglie quotidiane
“UNICEF conferma che Cuba è l'unico paese latinoamericano senza denutrizione infantile” | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 10 | 22-08-2012 | Leonardo
Ti parlo di diffusa prostituzione di stato, di diffusa corruzione della polizia
E tu mi dici che chiamare per prenotare un ombrellone non ti piace.
Quando ho visto che gli stessi cubani avevano timore della polizia e se ne sono andati invece che fare qualcosa... Quando ho visto come mi hanno trattato quei 2 tizi... Sarei dovuto andare in una centrale di polizia?
Da solo? All'Avana?
Mi dai anche dell'ipocrita. Per tutto questo.
La gente come te, le tue bugie pagate, le tue distorsioni, il tuo continuo offendere l'interlocutore che la pensa diversamente... È l'esatta immagine del castrismo attuale.
Un castrismo che ha perduto la velocitá iniziale e l'entusiasmo. E vive di menzogna e denigrazione. Anzi, sopravvive. Massimo Campo | 21-08-2012 | Hai visto 2 adulti con delle ragazzine? Sì prostituzione. Sì non so che. Ti sei “commosso”, sei diventato anticastrista per esso? Ipocrita, il sesso di gruppo a pagamento, le altissime differenze di età e lo scambio di copia sono fenomeni presenti in tanti posti, anche qua.
Che ci sono nazionali che non si interessano? Sì è vero, anche qua.
Che la polizia si è comportata così? Perché non la hai denunciato, ogni polizia ha un numero. Io lo ho fatto per meno: una multa finta e un intento di estorsione di 4 pacchi di caffè Morettino, portati da Italia. Sospesi subito!
Se le ragazze della spiagge erano minorenni (meno di 16 anni) o erano obbligata ai “giochetti” in acqua è encomiabile. Chiamare per farsi «bloccare» l’ombrellone, non tanto.
Che ci sono poliziotti o personale della sicurezza (cosa ben distinta dai poliziotti) e barista e anche direttori che si corrompono? Sì, nessuno lo ha mai negato. Ma non è pratica così estranea, anche qua ci sono baristi che “offrono”, in cambio, non ci sono multa per i clienti che si concentrano in seconda e terza fila.
Non frequento locali. Non so ballare non bevo molto, preferisco usare i non abbondanti soldi per altro. Non so qual è il locale «affacciato» sulla Piazza della Rivoluzione. So di uno vicino ma più in là. C’è un «militare» «ufficiale» «in divisa» all’«interno»? Vero?
Massimo, con tutto ciò NON sto giustificando la prostituzione in Cuba né dovunque. Massimo, contro la prostituzione personale non ho niente nonostante NON la condivida. Sono contro l’induzione ad essa e l’indotto che si genera. Sono contro la prostituzione come fenomeno sociale.
NON ho negato l’esistenza della prostituzione né i problemi collegati né il danno per Cuba.
Quando dico che il fenomeno è diffuso nel mondo e dico «anche qua» NON sto dicendo in nessun modo che sia generalizzato. Essa è la differenza fra te e me, Massimo.
Massimo, hai generalizzato e – ripeto – mentito, ti ho fatto un elenco. In ogni caso PER COERENZA, se sei anticastrista per la prostituzione in Cuba devi essere PER FORZA anche anti presidenti di Messico, Colombia, Dominicana, Honduras, Costa Rica… Infine: anticapitalista!
Leonardo Mesa | 21-08-2012 | Lucas
Cuba sarebbe al 50 magari. o magari al 52.
Ma sarebbe libera. e senza tiranni. Massimo Campo | 21-08-2012 | Campo che fai ti offendi se ti do del patetico?
qui nessuno ha mai detto che la scuola o la sanità cubana sia la migliore al mondo, ma almeno ce l'hanno a differenza degli altri paesi del 3° mondo a cui Cuba appartiene (anche se non ti conviene) o meglio degli Usa che se non hai i soldi non puoi ne curarti ne mandare i figli a scuola.
Il massimo che ti è uscito dalla bocca è: Cuba è un paese dignitoso ( un ottimo passo avanti per chi come te denigra tutto quello che di buono è stato fatto)
poi aggiungo che se non ci fossero stati quei due vecchi (come dici tu) Cuba non sarebbe al 51° posto ma forse al 151° e lo sai benissimo anche se ti costerebbe troppo ammetterlo.
Lucas | 21-08-2012 | Leonardo
Non solo non ho mentito relativamente alla prostituzione, ma ho il pudore di non scrivere tutto quello che ho visto.
te ne racconto solo un paio.
La più raccontabili, se mi passi il termine.
In tanti anni di Cuba solo una volta ho avuto problemi con delle persone. Ed era proprio la prima estate che ho iniziato le interviste alle jineteras per il libro. le ho fatte in 2 viaggi separati.
Ho avuto l'idea del libro dopo 3 4 anni che frequentavo Cuba.
Proprio a Playa del Este ho visto la scena indecorosa di 2 adulti con delle ragazzine. Che avevo visto altre volte... ma meno pazzesche, se mi spiego.
Quella volta non ho resistito.
Forse a malo modo ho fatto vedere la cosa alla polizia della spiaggia... è vero. l'ho fatto a malo modo... ma ero disgustato. Questi adulti andavano in acqua e palpeggiavano e così via.
Ho visto dei cubani che invece che chiamare la polizia (essendo quelle persone degli stranieri) se ne sono andati dalla spiaggia o si sono spostati.
Sai cosa ha fatto la polizia? Ha chiesto i documenti a me.
Io ero imbestialito ma so che a Cuba, anche se i turisti sono protetti, è meglio star tranquilli con la polizia.
Io indicavo questi due tipi che stavano con ragazzine di 12 13 anni...
io dicevo loro "controllate se sono i padri... quelli non sono i padri... non lo sono"
e la polizia mi diceva di star tranquillo.
E mi tiravano per un braccio.
Sai cosa hanno fatto? mi hanno fatto prendere i miei vestiti e mi hanno portato a malo modo ai taxi che ci sono là fuori.
Conoscevo il Direttore del bar della spiaggia, perché la mattina lo chiamavo dall'Avana per chiedergli se mi bloccava un ombrellone e per mangiare là.
Mi ha spiegato la pratica comune che TUTTI i poliziotti di turno hanno alcol pagato al bar (o direttamente soldi) dai turisti che conoscono bene quel posto e vogliono stare tranquilli senza i controlli della polizia stessa.
altra piccola cosa tra tante.
Con i miei occhi e le mie orecchie, affacciato sulla splendida Plaza de la Revolucion, (quindi hai capito che locale notturno dico!!)... dopo una settimana che andavo ogni sera nel locale e lasciavo una mancia dignitosa ed ero gentile e anche se bevevo non rompevo l'anima a nessuno... l'ufficiale di turno mi ha proposto la ragazza più bella del locale. Sì, uno dei militari che si vede sempre all'ingresso, prima dell'ascensore. Un bel ufficiale in divisa che controllava la cassa.
Mi ha proposto una ragazza che vedevo lì ogni sera. Una delle jineteras più belle. Tutto con la trattativa inclusa.
Perché quando dicevo... no ..no... lui la intendeva come se stessi dicendo costa troppo... costa stroppo. e insisteva.
Per dirtene solo 2 Leonardo.
Non mi dire balle sulla prostituzione, per favore.
Non mi dire balle.
Massimo Campo | 21-08-2012 | Non c'è niente da fare: appena scoperchi il sepolcro, si affannano a dire che il coperchio è dipinto di bianco marc | 21-08-2012 | Massimo, che ci sia molta prostituzione e corruzione in torno, che sia un problema grave soprattutto per un paese socialista è verità.
Che la prostituzione sia generalizzata, che le donne lo facciano per dare di mangiare ai figli, che ci sia prostituzione di Stato, che il governo incentive la prostituzione perché fonte di redito indiretto, che tutto il turismo sia a gestione statale o che sia controllato dai militari, sono tutte delle TUE BUGIE.
È una tua ipocrisia – ripeto – che ti dichiari anticastrista per la prostituzione in Cuba e che allo stesso tempo lodi Costa Rica – un bel paese, comunque – con indici di prostituzione e diseguaglianza infinitamente superiori a Cuba. Non lo dico io: lo dice il Pnud che hai appena citato.
Leonardo Mesa | 21-08-2012 | Leonardo
Io rispetto il tuo castrismo. Possiamo parlare di tutto. E di solito ci riusciamo.
Relativamente al discorso prostituzione non accetto come veritiere le tue considerazioni.
Ho visto personalmente una realtá diversa e terribile.
Per questo ho pubblicato il libro jineteras.
Quando paghi uno stipendio medio di 20 dollari al mese spingi generazioni di donne e uomini alla prostituzione. Ed è quello che accade a Cuba.
Oltre alle retate disumane, camion di poliziotti che vanno in strada a tirare via per i capelli quelle povere donne quando serve farlo (motivi politici, ospiti internazionali, ecc) la prostituzione è favorita dallo stesso Stato ed è difusissima.
Tutto il resto sono balle.
Ho visto tutto con i miei occhi. Ho parlato con loro. Ho parlato con militari nei locali più belli dell'Avana che fanno da mediatori per le jineteras. In divisa!. Ho visto pagare i poliziotti sulla spiaggia per non farsi disturbare quando si sta con delle giovanissime. Ho visto madri che contrattano il prezzo delle figlie. E tanto altro.
E non come casi limite ma come situazioni consuete.
Qui non ci sono interpretazioni e statistiche.
Ti prego, lasciamo stare questo discorso.
Il mio anticastrismo nasce da questo. Da generazioni di donne costrette a vendersi.
Non diró più nulla su questo argomento.
Massimo Campo | 21-08-2012 | La vocazione sociale di Cuba viene espressa da un indicatore molte volte trascurato. Esse non misura lo sviluppo se non l’impegno nel sociale rispetto al PIB pro capita. Cuba ha il più alto valore al mondo: 52. Il valore dell’ISU di Cuba è 0,776; ma l’“impegno” per lo sviluppo umano è 0,904. Il primo posto di Latinoamerica e dei paesi non industrializzati, e davanti ad alcuni industrializzati. Leonardo Mesa | 21-08-2012 | Non c'è niente da fare caro Massimo, conosciamo 2 Cuba diverse. Io ricordo il camion del Minint arrivare davanti al Don Giovanni, vicino la Catedral, e caricare decine di jineteras, nei primissimi anni 90. Ricordo che le strade dell'Havana sono presidiate dalla polizia che si diletta nel controllare le ragazze. Ricordo che il Minint controlla regolarmente le case particulares e incrocia i dati sulle presenze di ragazze. Playa del Este è controllata dalla polizia che reprime il fenomeno prostituzione. Ricordo le " cartas de advertencia". Il fenomeno della prostituzione esiste a Cuba, come esiste in qualsiasi paese del mondo ( a New York la rubrica del telefono ha 30 pagine solo di numeri di prostitute e a Las Vegas ti vengono offerte per strada sullo Strip Boulevard ). Ma che sia incentivato dallo stato è una balla clamorosa. E' talmente falso quello che tu affermi che la tua bugia crolla in un attimo, basta un esempio: nei primi anni 90 il governo cubano decise di limitare l'accesso alla penisola di Varadero solo ai lavoratori e ai turisti, proprio per stroncare il fenomeno delle jineteras. E questa limitazione è a tutt'oggi vigente.
Bisognerebbe riflettere invece sul fatto che la Cuba revolucionaria non conosceva la prostituzione prima che arrivassimo noi turisti/e occidentali... Anna | | 1 | 2 | 3 | |
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