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Massimo Campo. “La Cuba che io vorrei” | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 10 | 19-08-2012 | http://www.youtube.com/watch?v=Ger7gAyNsUM
eccola la Cuba giovane.
loro vogliono la dittatura o facebook?
voglio la polizia politica o twitter?
Viva la Nuova Cuba Democratica.
Massimo Campo | 16-08-2012 | Libero
basta con la storia passata per assecondare una dittatura presente. basta con Castro e la loro monarchia famigliare. basta con la dittatura. basta con il divieto al multipartitismo. basta con l'archeologia del pensiero... e viva una Cuba nuova e democratica e libera e moderna. Massimo Campo | 16-08-2012 | Quelli che... rispondono a Quelli che... Massimo Campo | 16-08-2012 | X Campo quello che tu hai scritto:
Quelli che... Ci sono gli americani cattivi cosí abbiamo militarizzato l'isola
(Vorresti dire che gli Usa sono buoni? sono in guerra da 50anni contro la 1° potenza al mondo e ti meravigli se se funziona bene l'esercito?)
Quelli che... C'é la dittatura ma abbiamo costruito gli ospedali
(Le madri di bimbi degli altri paesi del 3°mondo sarebbero ben liete di vedere crescere i propri figli a Cuba perchè a casa loro muoiono molto prima)
Quelli che... Abbiamo una economia primitiva per colpa del Blocco
(avranno anche fatto i loro errori come tutti d'altronde, ma sarà umano un embargo che dura da più di 50 anni?)
Quelli che... Mettiamo in galera chi si oppone al regime ma l'università é gratuita
(veramente mettono in galera chi viene finanziato dalla cia)
Libero | 16-08-2012 | Mi scusi signor Lupi, ma lei lo ha visto davvero il film " Juan de los muertos" ? Premetto che qualsiasi messaggio lei voglia attribuire a quel film, ciò smentirebbe immediatamente le sue denunce di illiberalità del governo cubano, poichè il film è una coproduzione cubano-spagnola, quindi prodotta dal governo cubano.
Detto ciò segnalo alcune battute del protagonista del film, Juan, all'amico che gli chiede se non gli venga voglia di andare a Miami, risponde:" este es el paraiso y nada lo va a cambiar".
In una scena successiva del film dice: " los disidentes no son muy inteligentes, eso està a nuestro favor " e l'amico aggiunge " a mi me parece que ( los disidentes ) estan drogados como en Scarface ".
Per non parlare del finale del film nel quale il protagonista si rifiuta di abbandonare Cuba e salutando gli amici che vanno verso gli USA dice: " aqui yo estoy bien, esto me gusta".
Anna | 16-08-2012 | Quelli che... Ci sono gli americani cattivi cosí abbiamo militarizzato l'isola
Quelli che... C'é la dittatura ma abbiamo costruito gli ospedali
Quelli che... Abbiamo una economia primitiva per colpa del Blocco
Quelli che... Mettiamo in galera chi si oppone al regime ma l'università é gratuita Massimo Campo | 16-08-2012 | Leonardo
Io esprimo opinioni e speranza. Leggi: democrazia.
Mai affermata la democraticità di Batista.
Ho detto... un tiranno senza ideologia é stato sostituito da un tiranno con ideologia.
Castro puzza di marciume e dittatura. Il resto sono parole.
Nulla giustifica la dittatura.
E basta con questa miserabile posizione che in america latina la democrazia multipartitica non sia possibile.
Sono bugie vergognose. Massimo Campaniello | 16-08-2012 | Vi la state prendendo con Massimo ingiustificatamente.
Massimo pubblicherà una seconda parte. In essa, da buon intellettuale parlerà del conflitto Cuba-Usa, fra il piccolo e il gigante; di quello che è stato il Blocco fino a 10 anni fa e quel che resta ancora; dalla legge di aggiustamento cubano e dell’Helms-Burton che la contradice. Parlerà della tattica degli Usa in Cuba di affamare il popolo e dopo, quando sono ben condizionati dallo stomaco vuoto, parlare di libera scelta. Pure parlerà dell’uso antidemocratico del multipartitismo in Latinoamerica, riempiendo di soldi e messi i partiti dell’oligarchia, e del fatto che quando esso non funziona appaiono i colpi di Stato militari o “costituzionali”.
Massimo pure pubblicherà una terza parte dove spiegherà – con date, dati e particolari – le bontà democratiche che aveva Batista.
Leonardo Mesa | 16-08-2012 | ANNA
É molto interessante il contributo di Anna, attraverso le parole di Edoardo Galeano.
È una sinossi di molti ragionamenti proCastro e proDemocrazia.
Ma è al tempo stesso solo una parodia di ragionamenti ragionevolmente consapevoli. La solita melensa lezione in stile veterocastrista.
Insomma, siamo alle solite.
Si riconosce il fallimento del sistema Castro. E la menzogna meschina che il fallimento sia colpa del Blocco:
"A Cuba si distribuisce la povertà./ Manca il latte,/Tranne che per i bambini e i vecchi,/ il cibo è poco,/ manca il sapone,/ e il blocco non spiega tutte le scarsità./"
Si riconosce il privilegio di una nomenclatura militare, ma la si accetta come fisiologica... e si balla la salsa con l'ossimoro più evidente:
"A Cuba ci sono previlegi,/ previlegi per il potere./ Ma il fatto è/ che non esiste in America una società più egualitaria."
Si riconosce quindi implicitamente il fallimento economico e la presenza di una casta di potere... ma si baratta questa mancanza di democrazia... con cosa?
"Ma in piena crisi continuano a funzionare/ le scuole e gli ospedali per tutti."
Una poesia dedicata alla menzogna.
Al triste baratto, sulla pelle altrui, della democrazia con una supposta uguaglianza sociale (al tempo stesso smentita... ma se esiste il privilegio e la casta militare-burocratica dove diavolo è questa uguaglianza?).
Vi è una amarissima vulgata che vede nel sistema sanitario cubano un frutto nato dal regime dittatoriale castrista e che altrimenti in America Latina non sarebbe potuto nascere.
Anche questa è una bugia spudorata!
Il povero e democratico Costa Rica ha degli indici sanitari eccezionali.
Ha rinunciato a militarizzare il popolo CONTRO il popolo, vive in una buona democrazia, ha prodotto un nobel per la pace come Oscar Arias Sanchez, ha una Presidente donna e non mette in galera dissidenti e poeti.
Castro resta un Tiranno.
Massimo Campo | 16-08-2012 | Ideologica è la Cuba di oggi, pervasa di malsana ideologia. Non solo: di un'ideologia morta, putrefatta, zombesca, alla quale non crede più nessuno. Andatevi a guardare Juan de los muertos, un bel film cubano contemporaneo. Parlate con i giovani cubani. Vi renderete conto che per loro l'ideologia imperante è solo costrizione, proibizione, vincolo opprimente. Un po' come i nostri giovani vedono la politica. Giudicano chi li governa proprio allo stesso modo. E vogliono fuggire. Questa non è ideologia, ma realismo. Non ho una ricetta magica per cambiare in meglio Cuba, ma vorrei solo vedere quella terra un po' più libera. Gordiano Lupi | | 1 | 2 | |
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