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“El otro paredón”, L’altro muro. Assassinio della reputazione a Cuba
Esce a Miami in spagnolo e inglese | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 10 | 24-07-2012 | Non ho mai accusato nessuno deliberatamente, ho semplicemente risposto alle fandonie scritte dal suo amico Lupi, se contesta le modalità e l'astio che trapela dalle mie risposte, come mai non vede l'astio che il sig. Lupi ha nei confronti di tutto quello che il governo cubano fa?
Sempre 2 pesi e 2 misure...Il suo amico offende ciclicamente tutti coloro non sono in linea con il suo pensiero e lei gli fa anche da clac...magari la pagano per questo, a me non mi paga nessuno...esprimo semplicemente il mio pensiero, se non fa piacere un pensiero contro, basta inibire i commenti...
Lucas | 24-07-2012 | Signor Mesa, mi dispiace di non essermi spiegata su ciò che intendevo dire ( è altrettanto possibile che non mi si sia voluta capire ). Non discuto affatto posizioni opposte ne contesto invece le modalità, il linguaggio, l'astio e le accuse e soprattutto la non assunzione di responsabilità nella mancata firma. Considero comunque sterile proseguire oltre.
Per quanto riguarda Ruiz ho letto i suoi scritti. Li ho apprezzati molto. A lei il mio saluto e la rinnovata stima per il suo corretto modo di dibattere le questioni. E' vero che sono un'indiscutibile amica ma proprio questo non mi esonera mai da eventuali critiche.
saluti patrizia garofalo | 23-07-2012 | Cara Patrizia, a volta non la capisco. Lupi dice di tutto e di più di molte persone, lei non si scompone; però, quando alcuni fanno lo stesso ma al contrario, lei scatta. Esso la può rendere un’indiscutibile amica, ma mette in dubbio la sua obbiettività nelle valutazioni.
Invece di – come ha detto qualcuno – tenere conto di quel che si dice è andata a inveire sulla firma. So per certo che lei ci tiene a quel che sono i fatti e le opinioni; perciò, non la ho capito.
Anche a me piacciono di più le persone che si firmano per stesso, ma se Tellus accetta i nick non vedo perché esigere il contrario a chi lo usa.
Alejandro Torreguitart Ruiz si firma con nome e due cognomi, ma nessuno lo ha mai visto. Dice essere cubano ma non ci sono certezze. Dice di vivere a Cuba ma in continuazione fa sbagli inspiegabili.
Mai la abbiamo sentito screditare al fantasmagorico Torreguitart.
Leonardo Mesa | 23-07-2012 | io sono rintracciabilissima.
è inutile girare le cose.E' soprattutto inutile.
è troppo facile accusare e nascondersi. patrizia garofalo | 23-07-2012 | Sig. Patrizia,
io metto nome e cognome, potrebbe, come anche il suo, però essere falsi, e cosa cambia rispetto agli argomenti?
Non possiamo sapere se il suo è solamente il nickname di comodo della moglie cubana di Lupi, non sappiamo nemmeno se sia lo stesso Lupi che si autodifende, o che ne sia solamente una dipendente e che gli tocca fare anche questo.
Per cui le cose che discutiamo sono solo gli argomenti, quello che posta il sig. Lupi, portatore di verità cubane e
differentemente da altri, non è più comunista e filocastrista come tanti anni fa, ma si è spostato completamente dall'altra sponda, cosa che non discuto e che credo si tratti di esperienze personali che ognuno di noi ha diritto tenere.
Detto questo, se si vuole far comunicazione, credo che sia necessario saper distinguere i fatti dalle opinioni.
Mario Filetti | 23-07-2012 | Sig.Ra Garofalo mi dice cosa vuole da me?
mi ha chiesto di scrivere qui e non su mail privata perchè lei scrive qui.... qui sul blog, visto che non sa cosa rispondendere si attacca alla mancanza del nome?
Non mi sembra che tutti coloro i quali intervengono su questo sito si firmino con nome e cognome.
Lucas | 23-07-2012 | ma Lei chi è?
Se non ci fosse internet con i nickname pensa che le si permetterebbe di non firmare quello che scrive e come soprattutto lo scrive?
La prima bugia è proprio questa. La mancanza della sua identità.
patrizia garofalo | 23-07-2012 | Sig.ra Garofalo,
Ripetitivo sarà il sig.Lupi che non aspetta altro per criticare tutto quello che fa il governo cubano, è mai possibile che sia tutto negativo quello che c'è a Cuba?
Ci pensi...
Lei crede a tutto quello che scrive Lupi ed i bloggers cubani, si è mai posta l'interrogativo se è tuuto corrispondente al vero? Ci pensi...
Da sempre la cia e la sina pagano i dissidenti, pseudo giornalisti, bibliotecai, ed ora i bloggers, lei crede che
gli Usa permetterebbero tutto ciò nella loro nazione?
Finte organizzazioni non governative che hanno l'unico scopo quello di sovvertire l'ordine costituito, crede che sia giusto? Ci pensi...
Il sig. Lupi traduce gli articoli dei bloggers ed ogni volta che scrive una menzogna io come altri scriviamo per smentire, vede internet è uno strumento fantastico proprio per questo, la bugia non dura a lungo... Ci pensi...
Per scrivere ci vuole credibilità altrimenti si viene smascherati prima di subito...
Il sig. Lupi ci vuol far credere che Montaner ed Elizardo Sanchez sono dei democratici, che i bloggers sono liberi, quando è stato dimostrato palesemente il contrario...
Sig.ra Garofalo Ci pensi... Lucas | 21-07-2012 | Visti i precedenti di Montaner, il prossimo libro che ci propinerà il signor Lupi di quale altro terrorista sarà? Argitere | 21-07-2012 | CARLOS ALBERTO MONTANER: Il 26 dicembre 1960 fu arrestato all'Avana insieme ad altre 17 persone, accusate dal governo cubano di aver compiuto una serie di attentati terroristi nella capitale, in accordo con la Cia [1]. Nella sua abitazione sarebbe stato trovato l'occorrente per costruire ordigni incendiari. Condannato a venti anni di carcere, riuscì ad evadere dalla prigione e, tramite il salvacondotto ottenuto in un'ambasciata latinoamericana [2], a rifugiarsi negli Usa, con l'aiuto della Cia [3].
Quando, nel 2005, queste circostanze sono state riportate all'attenzione dell'opinione pubblica, Montaner, in un articolo, ha affermato di essere stato arrestato, nel dicembre 1960, insieme ad altre tre persone per "cospirazione contro i poteri dello stato", ma ha negato qualsiasi coinvolgimento in attentati terroristici e qualsiasi attività di collaborazione con la Cia, anche se ha ammesso che, al momento dell'arresto, aveva iniziato ad aiutare la guerriglia che, nell'Escambray, si stava opponendo al consolidamento della "dittatura comunista a Cuba" [4]. Nel 2006, Montaner ha ribadito di aver, nel 1960, cominciato ad avere un ruolo in alcuni gruppi che si opponevano attivamente al governo cubano, in un'organizzazione che si chiamava Riscatto Rivoluzionario Democratico e che era parte del Fronte Rivoluzionario Cubano, per sua stessa ammissione "una struttura fortemente appoggiata da Washington"[5]. La sua partecipazione a queste organizzazioni lo portò, nel 1960, a fare un viaggio a Miami per incontrarsi con l'anticastrista cubano Tony Varona e farsi mandare delle armi nell'Escambray, anche se non ottenne il risultato desiderato [2]. Di fronte alle gravissime accuse del governo cubano,spesso documentate con prove schiaccianti, Montaner si è sempre dichiarato innocente. Argitere | | 1 | 2 | |
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