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Un riconoscimento tardivo
Reazioni della dissidenza cubana alle ammissioni di Fidel sul fallimento del modello comunista | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 3 | 11-09-2010 | lupi, le riforme che pensi siano giuste per cuba molto probabilmente rientrano in quelle caldeggiate dal fondo monetario internazionale in tutto il mondo, che hanno comportato tagli alla spesa pubblica e gravissimi problemi esistenziali alle genti a cui questa ricetta è stata propinata.
Queste se fossero applicate a cuba, genererebbero allo stesso modo rivolte sociali difficili da controllare.
Perciò a cuba lo stato sociale rimarrà inalterato e si cercherà in 5 anni di spostare 1 milione di lavoratori da un'attività ad un'altra, senza sbatterli in strada.
L'iter per fare ciò è inevitabilmente lento e graduale e, forse, nemmeno i chicago boys sarebbero favorevoli ad una cura choc, che darebbe solo problemi.
Ricordo,perchè lo si dimentica spesso e volentieri, che le riforme economiche in cina, per le quali probabilmente fai il tifo, sono state introdotte in un quindicennio e non nell'arco di due-tre anni.In economia le riforme choc producono molti piu' problemi di quelli che risolvono. Lo testimonia la russia dove, dopo 17 anni dalla cura choc di yelsin e gaidar, la vita media è ferma a 65 anni. nino | 11-09-2010 | Non nego che Raul qualcosa abbia fatto, ma poco fino a questo momento rispetto a quanto sarebbe necessario. Gordiano Lupi | 10-09-2010 | lupi dice: gli esperti sostengono che la dichiarazione di fidel è un'autorizzazione implicita affinchè il fratello possa impostare le riforme.
Faccio presente che raul dal marzo 2008 sta portando avanti riforme di struttura.
Perciò affermare che la sua frase sia un'autorizzazione ad impostare riforme economiche, non corrisponde alla realtà.
E'invece un'accettazione tardiva di quello che il fratello sta facendo.
E'evidente che fidel non voglia dare al mondo l'impressione di essere superato dagli eventi e quindi si è sentito obbligato a fare una affermazione che vuole dire semplicemente:raul fa bene a fare ciò che fa, cioè le riforme.
Che poi sia convinto che tutte le misure apportate siano giuste è un altro discorso. nino | | 1 | |
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