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E all'Istruzione? Un bello scherzo da preti...
 
Commenti presenti : 8 In questa pagina : da 1 a 8
   10-06-2006
Caro Trifoglio, tenero virgulto, attenzione ai bianchi conigli!
Moratti laica? Fioroni non laico? Ma cosa intende lei per laico?
Fioroni vuole riformare tutta la scuola? Ma chi le ha dato questa ghiottissima notizia?
Che io sappia ha solamente bloccato la sperimentazione della riforma per quanto riguarda il secondo ciclo, le superiori.
Scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, medie, non sono neanche state nominate, anzi non ne parla proprio nessuno, purtroppo!
Nemo
Nemo   
 
   10-06-2006
Ma se la Moratti, una laica, ha fatto una riforma tutta sbilanciata verso la chiesa e le scuole private (cattoliche) come mai il nuovo ministro che laico certamente non è vuole riformarla tutta avendo bloccato gia la sperimentazione?Forse qualcosa avete sbagliato.
Arrivederci.
trifoglio   
 
   08-06-2006
Caro Signor Sensi,
di forse, se e ma, ne sono lastricati i percorsi di tutti i soggetti politici, non esenti i radicali, socialisti etc.etc. che sono in qualche modo passati in modo non sempre decoroso da varie sponde parlamentari.
Non credo che i Repubblicani Europei, abbiano fatto questo nè tantomeno che intendano farlo e non sono certo questuanti della politica tant'è che come ha ben visto sono fuori da tutti i giochi governativi.
Forse per troppa lealtà e per onorare l'impegno preso con gli alleati dell'ex Ulivo, si sono attardati nel sollevare perplessità sul percorso sin qui condotto da Ds e Margherita anche perchè nessuno fino a pochi giorni fa sapeva della loro neo-nata federazione a due che ha di fatto esclusso tutti gli altri partiti minori.
Dobbiamo riconoscere a Boselli di aver capito sin da subito dopo le regionali
che i due partiti maggiori avevano optato per un duopolio e dunque l'uscita da quella compagine ulivista
gli ha permesso di agire per tempo e di andare a costruire la rosa nel pugno con i radicali.
Ma anche questa è ovviamente una scelta che altri non potevano o volevano fare per divergenze identitarie.
Come vede dai risultati elettorali e dalla conseguente visibilità ottenuta, caro Enea nè il coraggio di questi, nè la lealtà degli altri, sono stati forieri di buona produttività.
Per quanto attiene alla disponibilità di sostenere una maggior laicità nell'azione politica i repubblicani non sono secondi a nessuno essendo i primi veri fautori dell'impianto laico dello Stato.
Comunque una pausa di riflessione credo sia utile per tutti proprio per non ritrovarci a lavorare in un centro sinistra che si riduce a struttura diarchiaca DS-DL poichè in quel caso ne soffriremmo tutti.
Cordialmente

francesco cheli   
 
   07-06-2006
Certo, caro Cheli, se gli italiani avessero decuplicato il consenso che invece ganno scelto di attribuire alla Rosa nel Pugno, radicali e socialisti, e laici in genere, si sentirebbero (e si vedrebbero) di più... Che siano «spariti, riassestati, allineati e coperti come nella migliore tradizione» non mi pare in ogni caso si possa - allo stato, per lo meno - affermare: basti vedere l'esito del recente Comitato nazionale dei radicali, con i documenti approvati (qui li trova in Diario di bordo); la 'Fiuggi 2' in corso di preparazione e il Satyagraha per la legalità iniziato in questi giorni che già conta sulle trecento adesioni... Indubbiamente, se tutto questo lo vuol leggere sui giornali o sentire in TV, le risulterà piuttosto... difficile! Quanto all'On. Sbarbati e ai Repubblicani Europei, forse, questo il mio sommesso parere, se ci decidessimo a rafforzare una prospettiva laica (socialista, liberale, radicale; in una parola: democratica) - anziché pensare di continuare a fare gli 'indipendenti laici' dei DS-DL - questa voce si farebbe più forte e potrebbe, sì che potrebbe, risultare decisiva per l'alternativa (andando oltre l'alternanza) nel nostro Paese. Non trova? Cordialmente
Enea Sansi   
 
   05-06-2006
Finalmente qualcuno si occupa di scuola e di come dovremo stare molto attenti da oggi in poi a quel mitico medico
di provata fede cattolica,
democristiano doc, che il buon Prodi ha messo a condurre il Ministero della ormai non pubblica istruzione.
Dove sono finiti i radicali???
e i socialisti che reclamavano a gran voce:" scuola pubblica!!! scuola pubblica!!!"
Spariti, riassestati, allineati e coperti come nella migliore tradizione.
vorrei tanto sapere perchè sino al giorno prima delle elezioni si era fatto intendere che la scuola sarebbe stata una delle grandi priorità e il giorno dopo è stata affidata a chi, leggittimamente o meno, non la difenderà dagli assalti di quella privata proprio perchè
la maggior parte delle private, di ogni ordine e grado, ivi incluse alcune università, sono confessionali.
Eccoci dunque alla prima vera 'sola'del nuovo governo.
Forse sarò pessimista, ma nessuna voce da quella compagine, si leverà contro l'enormità dei finanziamenti dati alle private (ben 500 milioni di euro annui, più svariate agevolazioni ed ulteriori privilegiati emolumenti).
La delusione è tanta e purtroppo il mondo della scuola e dell'università continuerà in questa derivca abbandonica cui è stat da tempo avviata.
Diceva Giordano Bruno : "...resistere per esistere"
Faremo una grande e nuova resistenza.
Alla Sbarbati dico grazie per la serietà e l'impegno che come donna e professionista del mondo della scuola, ha sempre dimostrato e chiedo anche a Lei di Resistere perchè la laicità repubblicana non è e non sarà mai un inciucio tra ipocriti potreri.
Forza Sbarbati, sei rimasta l'unica voce credibile del mondo della scuola.
Francesco Cheli   
 
   01-06-2006
Vorrei iniziare, da lettore piuttosto assiduo di Tellusfolio e del Gazetin, ringraziando il capitano Nemo per l'ennesimo interessante e piacevole
pezzo che ha scritto e l'on. Sbarbati per il commento. A mio parere entrambi meriterebbero maggiore visibilità.
Per entrare nel merito, vorrei anch'io espriemere la mia profonda delusione nel prendere atto di come le regole del gioco per la spartizione delle poltrone non siano affatto cambiate rispetto al precedente governo della Casa circondariale delle Libertà(per dirla alla Beppe Grillo). E non solo per il ministero di cui parliamo, ma anche per altri (infrastrutture a Di Pietro e giustizia a Mastella su tutti).
Purtroppo la competenza e la professionalità (intesa proprio come lavoro svolto nella vita) non mi pare siano state le variabili a cui Prodi abbia dato il maggior perso per la scelta della squadra di governo.
Così come non nascondo la delusione per i motivi che così bene ha esposto Nemo riguardo il manifesto servilismo verso l'autorità ecclesiastica, dopo che in molti ci eravamo illusi di vedere finalmente un'inversione di rotta.
Invece non ci resta che immergerci...
C'è posto a bordo capitano?
Lancelot   
 
   01-06-2006
Ringrazio Luciana Sbarbati per le informazioni che integrano "l'osservazione periscopica" di Nemo.
La delusione è molto diffusa nel Belpaese, soprattutto tra coloro che frequentano il mondo della scuola.
Dopo la Moratti, dovremo iniziare una nuova resistenza?...Accidenti!

Nemo   
 
   31-05-2006
Caro Nemo,
in merito al suo articolo “E all’istruzione? Un bello scherzo da preti…” apparso sul sito Tellusfolio.it a sua firma, il 29 maggio 2006, mi permetto, essendo stata chiamata in causa, di risponderLe brevemente.
Le posso assicurare e spero mi creda - riconoscendo anche Lei la mia combattività - che nei giorni in cui l’asse a due DS-DL decideva la nuova squadra di governo, in particolare per la materia che più mi sta a cuore, l’istruzione, non “mi ero abbioccata”.
Ho tentato inutilmente di far sentire la voce del mio partito, i Repubblicani Europei (piccoli nei numeri, ma con una lunga storia e tradizione) e di tutte le altre forze politiche, espressioni dell’area laico-repubblicana.
Il timore che l’attuale governo fosse espressione di una diarchia catto-comunista, ha purtoppo trovato conferma nella scelta, in alcuni ministeri fondamentali, di personalità troppo diligentemente allineate ai vertici dei rispettivi partiti, che poco potranno differenziarsi e discostarsi dalle volontà superiori
Per quanto attualmente il mio stato d’animo sia quello di una persona delusa, Le do la mia parola che Luciana Sbarbati e i Repubblicani Europei resisteranno e continueranno a dare il loro contributo al centro-sinistra, vigilando attentamente, affinché il mandato e la fiducia che gli elettori hanno riconosciuto a Romano Prodi non vengano tradite, anche e soprattutto per quanto riguarda la scuola, l’università e la ricerca.
Cordialmente,
on. Luciana Sbarbati

Luciana Sbarbati   
 
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TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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