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Breve analisi economico-politica del 2009 di Raúl Castro
Secondo il nuovo giornale telematico “Diario De Cuba” l’economia è in crisi e i diritti umani vengono sempre più ignorati | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 1 a 3 | 13-12-2009 | http://www.youtube.com/watch?v=L0mztIF8wxE
Gli studenti cubani chiedono cibo degno di questo nome e libertà! Lupi | 13-12-2009 | In mancanza di aperture, di una quantità maggiore di cibo nel piatto, di cambiamenti strutturali e di una società più flessibile, il governo di Raúl Castro pare aver scelto il castigo come formula per mantenersi al potere. Non mostra risultati concreti della sua gestione, ma fa risuonare gli ossidati strumenti della coercizione e le vecchie tecniche del castigo. Negli ultimi mesi il governo non si sbilancia più con promesse e neppure espone piani per date imprecisate. Piuttosto ha messo mano alla cintura e non proprio per stringerla con un gesto di austerità e di risparmio, ma per usarla come fanno i padri autoritari, sulla pelle di propri figli. Yoani Sanchez | 12-12-2009 | il diario de cuba ha lenti che riescono a vedere solo alcuni dati e non altri.Importare il 36% in meno non è un fatto negativo, ma positivo, se a questo taglio fa seguito un aumento delle produzioni nazionali.
Con la distribuzione di 1 milione di ettari di terre a 100 mila famiglie contadine, entro il 31 dicembre di quest'anno, il governo cubano sta portando avanti una nuova riforma agraria, che si concluderà allorchè saranno distribuiti complessivamente 1 milione e 700 mila ettari di terra.
A gennaio 2010 saranno in produzione almeno 600 mila ettari di terra a ridosso delle città cubane, che apporteranno svariate migliaia di tonnellate di alimenti in piu'.Con la riduzione dei comedores obreros nell'arco di un anno i salari di 3.5 milioni di lavoratori cubani aumenteranno di 375 pesos al mese, il che significa il raddoppio del salario medio cubano,ad oggi insufficiente.
La riduzione,poi, del consumo di elettricità nei luoghi pubblici di lavoro è una misura necessaria, se si vuole vendere sul mercato internazionale il petrolio risparmiato, per far fronte sia alla riduzione delle esportazioni sia ai fondi in dollari delle imprese straniere, congelati.
Ad oggi infine soltanto la patata e i piselli sono usciti dalla libreta, per essere venduti dalle stesse tiendas a prezzi aumentati. nino | | 1 | |
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