Egr. sig. Papa,
mentre la Padania, con l’ipocrisia che offende la religione, esige il crocifisso nelle scuole, ecco che caccia via Cristo insieme ad un gruppo di bisognosi, in mezzo ai quali molti bambini integrati nella scuola. La Milano della petroliera Moratti non si chiede nemmeno cosa ne sarà di quelle persone, perché c’è di mezzo l’ordine perentorio della Lega e con esso la costante minaccia di far cadere il governo, quel governo che Lei, sig. Papa, ha salutato sostenendo che “Finalmente si respira aria pulita”. È questa l’aria pulita che intende la Chiesa?
Cosa dovremmo aspettarci per la ricorrenza del Santo Natale?
Per la Pasqua di Resurrezione ci ha omaggiato del battesimo in modo visione dell’apostata Magdi Allam, giusto per provocare in mondo islamico e sancire una frattura che solo la Chiesa cattolica, questa Chiesa cattolica vuole, esige, perché invaghita di se stessa al punto di trascurare l’amore universale, già indicato dal Concilio Vaticano II, che dovrebbe rappresentare la Carta Costituzionale della Chiesa; ma già… delle Carte Costituzionali oggi si è soliti fare scempio.
Vorrei ricordarle l’insegnamento di Paolo VI, quel pontefice autore della Populorum Progressio, che lei ha usato nella sua enciclica Caritas in veritate, ma solo per sminuirne la portata universale.
Non potrei non cominciare da quella baracca trasformata in Chiesa dove l'Arcivescovo di Milano, mons. Montini, celebrò la Messa di Natale il 25 dicembre del 1955; quel giorno documentò al mondo che la Chiesa è nata tra i poveri ed è destinata ai poveri, ed è la sola voce che può e deve levarsi forte per sostenere i diritti dei più deboli e dei più fragili, di quelli che non hanno voce per farsi sentire.
Ma non le piacerà il ricordo, aduso a indossare addobbi tessuti con filo d’oro e d’argento.
Oggi a Milano è stato nuovamente crocifisso Cristo e lei non sa fare di meglio che tacere, per non ferire la sensibilità di “quell’aria pulita” che mostra la sua forza con i deboli e la sua vile arrendevolezza con i forti; si è sollevata la gente comune a difesa di quei poveri, mentre le maestre andavano a prendere i bambini, chiedendosi “dove andranno quando la scuola chiude ?”.
Se lo è chiesto la gente, ma non si è sentita la voce della Chiesa che non sa condannare i soprusi.
Il crocifisso che gli ipocriti vogliono nelle scuole è solo un pezzo di legno senza Cristo, così offeso e mortificato in quelli che ha indicato come i suoi figli prediletti.
Rosario Amico Roxas
Ateo, per grazia di Dio