La commemorazione dei caduti rimane una delle ricorrenze più significative all‘interno di una comunità, soprattutto in periodo di pace e proprio per la carenza di testimonianze ancora viventi dell‘ultima guerra. Sono pochi ormai i giovani che possono ascoltare dalla viva voce dei nonni o dei bisnonni i racconti sulle esperienze di guerra vissute e per questo il cercare di trasmettere e di tramandare quei valori così importanti in nome dei quali molti in passato hanno sacrificato la propria vita è fondamentale per il futuro di una società. Grazie a questi valorosi caduti noi stiamo vivendo un lungo periodo di pace e i figli dei figli non hanno più conosciuto il dramma della guerra. È nostro dovere non far morire questi momenti di condivisione, spunto di riflessione per vecchie e nuove generazioni. Non è certo facile far capire ai bambini e ai ragazzi di oggi, nati in un periodo di benessere e di consumismo, l’importanza dell’impegno per ottenere un risultato, l’eroismo di un sacrificio per il bene di tutti, il coltivare dei valori e degli obiettivi da perseguire, la gioia che si prova nel donare. La manifestazione che si è tenuta domenica 8 novembre 2009 a Regoledo, nel comune di Cosio Valtellino (So), aveva l’intento di ricordare e quello di guardare al futuro attraverso la partecipazione attiva dei bambini a questa ricorrenza.
Un nutrito gruppo di alunni delle classi quinte di Regoledo, accompagnati dalle insegnanti, hanno voluto dare il loro contributo recitando alcune poesie sulla pace con l’accompagnamento di strumenti ritmici (tamburello, triangolo, cembali, campanelli). L’esibizione al monumento ai caduti è stato solo l’atto finale del lavoro sviluppato in classe durante il laboratorio di poesia. Tutti gli alunni hanno svolto una ricerca e ognuno ha scelto un componimento preferito sul tema della pace. I testi sono stati letti in classe ad alta voce e riportati sul quaderno della poesia. Si è preso spunto dalle poesie per affrontare il discorso sull’orrore della guerra, sul sacrificio dei caduti e sull’importanza dell’impegno di ognuno per costruire un mondo migliore. Dato che per questa ricorrenza andavano scelte solo alcune poesie, i bambini hanno deciso di mettere ai voti. Le poesie che sono più piaciute si è deciso che sarebbero state recitate dai bambini che avevano dato la loro disponibilità. Per richiamare l’attenzione sul testo dei componimenti, all’inizio e alla fine di ogni poesia c’era l’intervento di uno strumento ritmico.
La guerra che verrà
La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente
ugualmente.
Bertold Brecth
Recitata da: Francesca Pinoli - Stefano Gusmeroli
Accompagnamento ritmico: Alessio Schiumerini - Pierangelo Tarca (campanelli)
Non gridate più
Cessate di uccidere i morti
non gridate più, non gridate
se li volete ancora udire,
se sperate di non perire.
Hanno l'impercettibile sussurro,
non fanno più rumore
del crescere dell'erba,
lieta dove non passa l'uomo.
Giuseppe Ungaretti
Recitata da: Benedetta Colli - Gabriel Turchetto
Accompagnamento ritmico: Francesca Pinoli - Stefano Gusmeroli (cembali)
La pace
Quando l'orizzonte si disperde tra cielo e mare
penso a tutte le cose belle che riflettono il cielo sereno,
è come avere l'azzurro in tasca
per quando il grigiore invernale ci assale.
Se potessimo scavalcare le nubi
troveremmo per sempre il sole.
Basta un po' d'azzurro in tasca e
cerchiamo di non barattare i nostri spiccioli di cielo
con qualche occasione di sconto.
Teniamo sempre in riserva il nostro azzurro in tasca,
ci potrebbe essere utile sempre.
Inseriamo nella nostra tasca oltre l'azzurro del mare e del cielo
l'arcobaleno e sicuri avremo per sempre la pace.
Alberto Teodori
Recitata da: Pierangelo Tarca - Alessio Schiumerini - Anita Bulanti - Giulia Consonni - Sara Cortellazzi
Accompagnamento ritmico: Benedetta Colli (tamburo) - Gabriel Turchetto (triangolo)
Generale
Generale, il tuo carro armato è una macchina potente
spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido di una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.
Generale, l’uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.
Bertold Brecht
Recitata da: Andrea Curtoni - Andrea Bulanti - Angelica Scamoni
Accompagnamento ritmico: Mattia Darra (tamburo) - Rebecca Ruffoni (cembali)
Il milite
Risorge dai monti
una voce che si leva
dal coro,
tra il sibilo dei moschetti
e il tuonare delle granate.
Languo nel compatire
Chi si è visto morire,
nel gesto disperato
di chi invano a casa attendeva
il ritorno di un soldato.
Tra i boschi senza meta
provo anch’io il morso della fame,
la spossatezza del corpo,
il gelo, la miseria.
Per non dimenticare
quel milite
del quale forse si è smarrito
il nome,
ma grazie al quale oggi
noi tutti respiriamo
un anelito di libertà.
Paola Mara De Maestri
Recitata da: Fumiatti Alessandro - Daniele Corazza - Mattia Darra - Federico Rabbiosi - Nicolò Zecca
Accompagnamento ritmico: Veronica Tarabini (triangolo) - Andrea Curtoni (cembali)
Il mondo
Il soffio dello Spirito
il volo del pensiero,
un mistero infinito
e la forza della parola
per trovare luce, amore e pace.
E avere un mondo migliore
dove un cuore batte solo per amore,
e i bimbi che gridano “Alleluia, alleluia.
Siamo felici perché da domani
saremo tutti amici, senza capricci,
bianchi, neri e meticci.
Ma voi grandi,
che siete dall’altra parte del monte,
guardateci in fronte,
Per vedere il sorriso negli occhi,
l’allegria nel cuore,
e quanto è grande il nostro amore.
E così siamo noi i bambini
di ieri, di oggi e domani.
il mondo è nelle nostre mani”.
Anna Muzioli
Recitata da: Rebecca Ruffoni - Veronica Tarabini - Chiara Tonelli - Raffaele Svanella
Accompagnamento ritmico: Nicolò Zecca - Alessandro Fumiatti (campanelli)
Alla fine della cerimonia, i bambini hanno ricevuto l’applauso dei presenti e i complimenti del sindaco Fausta Svanella, che ha sottolineato quanto sia importante per i bambini partecipare a queste manifestazioni. Il tempo non era dei migliori, ma “poesie bagnate, poesie fortunate”.
Paola Mara De Mestri