In Parlamento è stata depositata una nuova versione del provvedimento sul telemarketing* che in modo diretto e indiretto farà un regalo agli operatori del settore, quegli stessi che hanno violato per anni la privacy di milioni di italiani. Il senatore Lucio Malan, che aveva ritirato in precedenza una sua proposta in commissione Affari costituzionali del Senato (collegata al disegno di legge 1784), ha ripresentato un nuovo emendamento in vista della discussione in Aula prevista per domani, 3 novembre.
Nel nuovo testo è confermato il regalo: anche dopo il 31 dicembre 2009 i call center potranno utilizzare i numeri telefonici di utenti contenuti nelle banche dati dichiarate più volte illegittime dal Garante della privacy. La proroga è stata sì ridotta, ma conta poco visto che anche nel 2010 le telefonate commerciali di gestori telefonici, di tv a pagamento e di altri venditori continueranno, così come i rischi di vedersi attivati servizi non richiesti.
Non basta. La nuova versione della legge si prende la briga anche di ridurre da 20 mila a 10 mila euro la sanzione minima per gli operatori che non rispettassero le disposizioni.
In Senato è annunciata battaglia. La senatrice Donatella Poretti, che già aveva depositato un'interrogazione parlamentare sulla materia in collaborazione con l'Aduc, presenterà emendamenti abrogativi della proroga e della riduzione delle sanzioni.
È necessario, però, che i cittadini si facciano sentire, aderendo alla nostra campagna
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PER APPROFONDIRE
> Le motivazioni dell'Aduc
> La storia dei provvedimenti disattesi
> Le numerose segnalazioni sui disservizi dei call center
ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
* Si veda alla pagina 132 di questo documento (file pdf).