Vorrei provare anch’io ad inserirmi nella questione Marrazzo, cercando di analizzare aspetti che sono passati finora in sordina e che secondo me meriterebbero più attenzione, nonché un’analisi ed una discussione più approfondite.
Sappiamo infatti oramai tutto o quasi dei trans frequentati dal Presidente della Regione Lazio, quanto fossero brutti, quanto fosse il tariffario, così come sappiamo tutto o quasi delle frequentazioni escorts di Berlusconi, delle sue virilità vere o presunte e non mi stupirei se a dettagli simili presto se ne aggiungessero altri.
Non voglio però parlare di ciò, non voglio iscrivermi tra quelli che dividono gli italiani in italiani a cui piace il pelo pubico maschile e a chi quello femminile.
Ripeto, non mi interessa. Vorrei invece provare a trattare altro ed è qui la vera sfida; sono veramente curioso di leggere a chi interesserà ciò che sto per dire e quanti vorranno discutere degli argomenti che di seguito proverò ad affrontare.
Dunque cominciamo quindi chiedendoci quanto sia normale che un Presidente del Consiglio chiami il Presidente della Regione Lazio e più o meno lo avverta in questi termini: “Guarda che un giornale di proprietà della mia famiglia è in possesso di un video che ti riprende in compagnia di trans”.
Ai più potrebbe sembrare un gesto carino, di “cortesia”, a me così non pare e provo a spiegare perché ponendo delle domande.
1) Perché il Presidente del Consiglio non ha chiamato e denunciato alle autorità competenti quanto in suo possesso, informando quindi ed evitando un eventuale ricatto?
2) Quanto può esser sereno nell’esercizio delle proprie funzioni, un Presidente di Regione che riceve una telefonata come quella succitata dal Presidente del Consiglio, nonché editore di giornali?
3) Perché anziché pagare, perché così pare proprio, per evitare che il video venisse divulgato, il Presidente di Regione Dott. Marrazzo, non ha denunciato l’accaduto a chi di dovere?
4) Quanto può essere sereno un politico qualunque, che sia esso Presidente del Consiglio o di Regione, se sottoposto a ricatto?
Il guaio è proprio questo, quanto fin qui detto credo interessi a pochi se non a nessuno; si preferiscono i discorsi da bar su quanto meglio sia andare ad escort (a puttane insomma e diciamolo) piuttosto che a trans. Su quanto sia virilmente di destra avere almeno a libro paga una prostituta, meglio se d’alto bordo, rispetto all’essere sfigatamente di sinistra, riducendosi a trovar sollazzo tra le braccia di una trans.
E così viviamo in una società oramai assuefatta a determinati discorsi, a trovar normale la telefonata del Presidente del Consiglio e a non scandalizzarsi se Marrazzo usa l’auto blu per andare a trans o mente di fronte all’evidenza o peggio ancora cede al ricatto.
È da qui che mi piacerebbe veder partire la discussione, provando ad affrontare tutto ciò da un’altra ottica; dall’ottica del bene pubblico, della cosa pubblica e non dall’ottica del buco della serratura.
Ne saremo capaci? A voi lettori adesso la palla, anzi la penna!
Salvatore Sblando