Venerdì , 15 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Valter Vecellio. Caso Mastella e memoria smarrita
23 Ottobre 2009
 

Il leader dell’Udeur Clemente Mastella giura che lui e la sua famiglia sono persone perbene, e respinge ogni accusa che la magistratura napoletana gli muove. Si vedrà. Non è Mastella che deve dimostrare la sua innocenza, piuttosto sono i magistrati che dovranno esibire prima o poi gli elementi che confortano le accuse e provano la colpevolezza. Vale per Mastella come per chiunque: l’innocenza si presume fino a quando l’accusa non prova il contrario.

Fissato questo punto irrinunciabile per uno Stato che voglia dirsi di diritto, e in attesa che si esca dal terreno infido dei “si dice” e delle indiscrezioni, si può azzardare qualche considerazione di ordine generale; e si può partire dalle parole dello stesso Mastella.

 

In sostanza il leader dell’Udeur dice che è pratica usuale, e rientra anzi in quelli che considera i doveri di un politico, quella di “segnalare” bisognosi si presenta il caso, sempre che la persona “segnalata” presenti i requisiti richiesti. In una parola: la classica raccomandazione.

Ora sarebbe ipocrita pensare che Mastella sia colpevole di raccomandazione, e il resto del mondo composto da vergini immacolate. Chi ha un po’ di pratica non solo nella politica, ma qualunque campo della vita sociale, sa che raccomandazione e “ungere le ruote” sono pratiche usuali e comuni; e può accadere che in questo vortice di raccomandazioni si finisca con il raggiungere una sorta di giustizia: se tutti i “concorrenti” sono muniti di adeguate raccomandazioni, finiscono con l’annullarsi una contro l’altra; e può capitare perfino che il prescelto presenti le caratteristiche di competenza che sono necessarie. Ma fermiamoci qui, che il discorso rischia di diventare astratto.

Nel caso di Mastella può essere benissimo che ci si sia limitati a “segnalare” povera gente che ne aveva bisogno; si comprende meno la necessità di tenere file aggiornati sull’evoluzione del “favore” reso a questi bisognosi. Ma saranno i magistrati a spiegarci che cosa (e che cosa di illecito, beninteso), rappresentano quei file. Certo la pratica del “favore” (che si esprime nei suoi termini più blandi sotto forma di raccomandazione; e via via, in un crescendo rossiniano, in tangenti e spartizione di appalti e di postazioni di potere) è pratica da una parte antica, dall’altra tutt’altro che debellata, e questo nonostante le mille inchieste alla “mani pulite” che si sono succedute.

 

Si possono fare da una parte amare riflessioni sulla natura dell’uomo, la cui ingordigia, quando si tratta di denaro e potere, da nulla e nessuno si fa frenare e intimidire; ma qui forse è più utile uno psicanalista. Si possono fare altre riflessioni sui sistemi di organizzazione della società, che evidentemente favoriscono queste pratiche e queste condotte. Perché il merito non viene premiato, e anzi, spesso e volentieri è mortificato? Perché per potersi vedere riconosciuti dei diritti spesso si deve far ricorso alla “raccomandazione”? In un paese “normale” un posto di lavoro, se si hanno le competenze e i “requisiti” adatti, si dovrebbe poterlo avere senza doversi rivolgere all’onorevole Tizio o all’onorevole Caio. Si dirà: il potere si basa spesso su questi sistemi; e sono questi sistemi che vanno scardinati e abbattuti, e non è compito da affidare ai magistrati. Un paese “normale” è regolato da un sistema di doveri e di diritti, e non a caso li si è posti in quest’ordine: troppo spesso ci si dimentica che il cittadino ha dei doveri da assolvere e che si cerca di eludere (pagare le tasse, per esempio) troppe volte ci si pone in maniera supina e condiscendente di fronte ai poteri, quando si tratta di rivendicare i diritti. E’ questa memoria smarrita che dobbiamo recuperare un po’ tutti.

 

Valter Vecellio

(da Notizie radicali, 23 ottobre 2009)


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy