Al Presidente del Consiglio regionale Lombardia
Al Presidente della Giunta regionale Lombardia
e p.c. all’Assessore regionale alla Cultura
e al Presidente della Commissione Cultura del Consiglio
Milano,19 ottobre 2009
Signor Presidente del Consiglio,
Signor Presidente della Giunta,
Vi scrivo mentre sono al 15° giorno di digiuno, a testimonianza della mia fiducia nella capacità del Consiglio regionale della Lombardia di risolvere politicamente e democraticamente il problema della tutela del Cimitero ad Martyres di S.Ambrogio in Milano, applicando le leggi vigenti e onorando i principi proclamati nello Statuto regionale, nell’interesse dei cittadini lombardi e non solo. Questo dipenderà dal voto liberamente espresso dal Consiglio regionale sulla Mozione 0307, dunque digiunerò fino alla sua reiscrizione all’OdG del Consiglio, dopo il rinvio del 23/06/09.
Nell’incontro avuto il 3 luglio u.s. con il Presidente Formigoni ho avuto assicurazione che, dopo il passaggio in Commissione, la Mozione sarebbe immancabilmente tornata in Consiglio per il voto. L’assicurazione – assieme alla dichiarazione di sostegno alla Moz. 307 – è stata ribadita dal Presidente Formigoni nella Sua lettera del 18 agosto u.s. ai Radicali per Sant’Ambrogio:
«Come sapete, ho condiviso gli argomenti del vasto movimento di cittadini italiani e stranieri che sostengono da tempo la difesa del sito archeologico, che non solo racchiude i più significativi caratteri identitari di Milano e della Lombardia, ma ha valore in quanto luogo di sepoltura dei martiri cristiani e costituisce un patrimonio dell’umanità intera.
Per questi motivi, ho appoggiato la mozione n. 307 da Voi proposta durante la seduta del 23 giugno 2009 del Consiglio Regionale. Divergenze politiche di cui siete a conoscenza hanno portato al reinvio della mozione alla Commissione V^ Territorio e, come previsto, dopo tale passaggio, la mozione tornerà in Consiglio e sarà votata».
Il passaggio in V^ c’è stato, i “divergenti” hanno taciuto, dal punto di vista culturale nessuno ha mai obiettato, dunque la Mozione può (deve) essere richiamata dalla Commissione Cultura (che l’ha calendarizzata per l’eternità) e tornare al Consiglio, dove i suddetti “divergenti” potranno tranquillamente votare contro, magari facendoci finalmente sapere perché.
Nella mia lettera-email del 24 luglio scorso, inviata a Voi e all’Ass. alla Cultura Massimo Zanello, Vi avevo chiesto «di invitare formalmente il Comune di Milano, a non consentire l’inizio dei lavori sino al voto del Consiglio regionale sulla Mozione n. 307».
Non so se ciò sia avvenuto. Sta di fatto che la Giunta milanese ignora l’iniziativa del Consiglio regionale e continua ad annunciare l’inizio dei lavori a S.Ambrogio, prima entro giugno, poi entro settembre e da ultimo (16/10/09) per dicembre, con la precisazione che «sono stati acquisiti tutti i pareri necessari. Prosegue, pertanto, l'iter progettuale/realizzativo».
Le chiedo pertanto :
a) di richiamare la Mozione 0307 dalla VII Commissione;
b) di farla reiscrivere senza ulteriori indugi all’OdG del Consiglio regionale perché possa, dopo quattro mesi di attesa, approvarla o respingerla;
c) di informare la Giunta comunale di Milano dell’iniziativa in corso con la Mozione 0307 presso il Consiglio regionale, invitandola a non procedere all’inizio dei lavori prima che il Consiglio regionale si sia espresso con il voto sulla suddetta Mozione 0307, ben più pesante, per i valori che afferma, dei pareri sinora “raccattati”, che di quei valori non recano traccia.
Lucio Bertè
portavoce dei Radicali per Sant'Ambrogio