Non sei gli altri
Non ti potrà salvare quello che lasciarono
Scritto coloro che la tua paura invoca.
Non sei gli altri, e ti ritrovi ora
Centro del labirinto che i tuoi passi
Ordirono. Non ti salva l’agonia
Di Gesù o di Socrate, né il forte
Siddharta d’oro che accettò la morte
In un giardino, al declinar del giorno.
Polvere pure è la parola scritta
Da te, o il verbo pronunciato
Dalla tua bocca, Non c’è pietà nel Fato
E la notte di Dio non ha confini.
La tua materia è il tempo, l’incessante
Tempo. Sei ogni solitario istante.
(Jorge Luis Borges, in Terza pagina del
Corriere della sera, Giovedì 5 marzo 1981)