Lunedì , 23 Dicembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Lo scaffale di Tellus
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Marco Cipollini. L’arte dell’imitazione (XII). Gérard d’Houville, Vœu.
Gérard d’Houville
Gérard d’Houville 
13 Ottobre 2009
 

L’estate declinante, che spacca «incarnates et coniques les figues», m’invoglia ad assaggiare questa succosa poesia, perfetta leggera profonda, di Gérard d’Houville, all’anagrafe Marie-Louise-Antoinette de Heredia. E come nella prossimità dell’autunno, traboccante di frutti, si gusta la pienezza sensuale dell’anno e insieme si avverte la malinconia per un tempo felice destinato a non tornare, così in queste quartine testamentarie si fondono gioia di vivere e, immancabilmente, sentore di morte. La voce del Voto proviene in effetti da una tomba posta «sotto i grappoli e i frutti nell’ombra profonda degli orti». La non separazione netta tra mondo dei vivi e mondo dei morti è connaturata a una mentalità pagana, priva di trascendenza. Non voglio dilungarmi, giacché questa poesia si scioglie dolceamara in bocca da sola senza residui…

Non posso tuttavia non ricordare come la mitologia abbia offerto da sempre la più potente “maschera” per far affiorare alla superficie del logos le forze plutonie della psiche, millenni prima di uno Jung, che tra i suoi archetipi ne riconobbe ampiamente le facoltà mediatrici. L’autrice di questi versi “classici” passò indenne, con suprema noncuranza, attraverso le più sferraglianti e becere sedizioni moderniste, specie quelle, come il Surrealismo, che pretendevano di ruzzare da incoscienti con l’inconscio. Non per niente fu la figlia del poeta parnassiano José-Maria de Heredia, moglie del poeta simbolista Henri de Régnier (nozze non consumate), cognata di Pierre Louÿs… La tribù più classicista di Francia.

Ed è bene ricordare che gli impulsi ctonii significati un tempo da simboli quali Satiri Fauni Ninfe Centauri o Menadi dilagano ancor oggi, e il fatto che non siano più imbrigliati con la nominazione mitologica rende tantopiù pericolosa la loro irruzione nei modi di una brutale prassi sessuale: vedi, per es., cronache di stupri, abnorme pornografia, violenze personali e quant’altro. Avanzo una piccola sfida ai nostri tempi, che Satiri & C. nemmeno sanno chi siano. Provate, care poetesse e cari poeti, a scrivere una poesia in cui sia trattato, con realismo biografico, il medesimo argomento: intendo quello nudo, assolutamente intimo, sottostante alla “maschera” adottata dalla d’Houville (una chiave interpretativa la trovereste nei momenti più segreti — e secreti! — del Cantico dei cantici). Un numero colossale di pseudopoesie scritte oggi testimonia il fallimento spirituale ed estetico di una cultura razionalmente riduzionistica. (mc)

 


Gérard d’Houville (1875-1963)

 

Vœu

 

Je n’ai rien voulu des hommes

Oublieux et mensongers;

Sous les raisins et le pommes

Je dors au fond des vergers.

 

Satyres, gais petits faunes,

O vous qui veniez des bois

Dérober mes pêches jaunes,

Juteuses entre vos doigts,

 

C’est à votre folle bande

Que je lègue mon tombeau;

Vous y porterez l’offrande

Des grappes et du miel chaud;

 

Le citron par qui s’éclaire

L’arbre sombre où luit son or,

Le grenade funéraire,

Seul fruit que je goûte encor,

 

Incarnates et coniques,

Les figues que l’été fend

Et les fraises impudiques

Qui pointent en rougissant,

 

Auprès des corbeilles blondes

Et des vases pleins de lait,

Dans le creux des coupes rondes

A quoi mon sein ressemblait.

 

Enfants du profond feuillage,

Près de vous que n’ai-je pu

Vivre la beauté de l’âge

D’un corps libre, heureux et nu!

 

De ma joueuse jeunesse

Songez aux chers jours passés...

J’étais peut-être faunesse

Par mes longs yeux retroussés.

 

 

Voto

 

Dagli uomini, quei farabutti,

falsi, non ottenni che torti;

dormo sotto i grappoli e i frutti

nell’ombra profonda degli orti.

 

È a voi, satiretti, che dalle

foreste uscivate a rubare,

succose tra i diti, le gialle

mie pesche, che voglio affidare,

 

banda lietamente sfrenata,

solinga la mia sepoltura,

cui in offerta da voi sia data

uva, e miele sciolto all’arsura,

 

il limone, che fra le scure

fronde ha languidi lampi d’oro,

la mela granata, che pure

nel funebre mondo assaporo,

 

i conici, carnosi fichi

che estate nel vivo fessura,

le fragole, frutti impudichi,

spuntan rosse tra la verzura,

 

posti accanto a cestine bionde

e a colmi vasetti di latte,

nel cavo di coppe rotonde,

ov’eran le mie poppe esatte.

 

Di voi nel profondo fogliame

negato mi fu essere druda,

quand’è che bellezza e le brame

la carne fan libera e nuda.

 

Del tempo mio gaio e stupendo

sognate i cari giorni andati…

Chissà se fui una fauna, avendo

gli occhi così lunghi e rialzati.

 

 

www.webalice.it/marcocipollini

   

  

 

NOTA BIOGRAFICA

Marie Louise Antoniette de Hérédia nasce a Parigi, il 20 dicembre 1875: il padre è José-Maria de Heredia, poeta e accademico di Francia, nato a Cuba nel 1842. Fin dall'infanzia è abituata a frequentare poeti e scrittori, Lecomte de Lisle, Anna de Noailles, Paul Valèry; scrive i primi versi nella Bibliothèque de l'Arsenal, di cui suo padre è direttore.

Sceglie lo pseudonimo di Gerard d'Houville, nome di un suo antenato, e pubblica dal 1884 delle poesie sulla Revue des Deuz Mondes. Il suo primo romanzo, L'Incostante, appare nel 1903.
E' un romanzo autobiografico, dal momento che la sua vita sentimentale è assai movimentata, e lei stessa incarna quel modello femminile perfetto per l'epoca in cui vive: la Belle Epoque.

Sposa lo scrittore Henry de Règnier, ma diventa l'amante del suo migliore amico, lo scrittore Pierre Louys, dal quale ha un figlio; colleziona amanti, tra i quali nel periodo 1914-1921 Gabriele d'Annunzio. Nel 1918 è la prima scrittrice a ricevere il Grand Prix du Roman de l'Académie Française per l'insieme della sua opera. Marie de Régnier muore a Parigi il 6 febbraio 1963. (Red-Tf)


Articoli correlati

  Marco Cipollini: L’arte dell’imitazione (V). “The garden seat” di Thomas Hardy e “Letting go” di Francis Harvey
  Marco Cipollini. L’arte dell’imitazione (XI). “Quand vous serez bien vielle” di P. De Ronsard e “When you are old” di W.B. Yeats.
  Marco Cipollini: L’arte Dell’imitazione (VII). “Élévation” e “Correspondances” di Baudelaire
  Marco Cipollini: L'arte dell'imitazione (II). "Vides ut alta" di Quintus Horatius Flaccus
  Marco Cipollini: L'arte dell'imitazione (III). “La vie antérieure” di Charles Baudelaire e “Langueur” di Paul Verlaine.
  Marco Cipollini. L’arte dell’imitazione (VIII). Edgar Allan Poe e William Butler Yeats
  Marco Cipollini: L'arte dell'imitazione (IV). “L'inno ad Afrodite” di Saffo
  Marco Cipollini: L’arte dell’imitazione (I). "The Tiger" di William Blake
  Marco Cipollini. L’arte dell’imitazione (IX). La I Olimpica di Pindaro
  Marco Cipollini: L’arte dell’imitazione (VI). “Copa Surisca” Dall’Appendix Vergiliana
  Marco Cipollini. L’arte dell’imitazione (XIII), Sesto Properzio, dal Libro II, elegia VII
  Marco Cipollini. L’arte dell’imitazione (X). “The Lamb” e “The Fly” di William Blake
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 71.0%
NO
 29.0%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy