Lunedì , 25 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > Oblò Mitteleuropa
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Identità negata. “Max Gericke” di Manfred Karge
11 Ottobre 2009
 

Allievo di Bertolt Brecht e di Helene Weigel, per anni stretto collaboratore di Heiner Müller, Manfred Karge (foto), nato a Brandenburg an der Havel nel 1938, è fra gli attori prediletti da Claus Peymann, con il quale lavora tuttora al Berliner Ensenble. Karge, però, non è solo un grande attore, ma anche regista e autore di testi teatrali. Forse il più noto dei suoi copioni è il lungo monologo, suddiviso in 26 brevi quadri, Jacke wie Hose [Giacca come pantaloni], di cui Karge curò anche la regia della prima al Teatro di Bochum nel 1982 e che, sempre nel ruolo di regista, riproporrà il mese prossimo (la prima sarà il 28 novembre) in un nuovo allestimento al Berliner Ensemble.

Questo suo testo, considerato ormai un “classico” fra i monologhi teatrali, è in scena in questi giorni al Piccolo Teatro Studio con il titolo Max Gericke per la regia di Walter Le Moli. La traduzione italiana, firmata dal regista, sceglie come titolo il nome del marito defunto della protagonista, Ella Gericke, (interpretata da una convincente e molto applaudita Elisabetta Pozzi), la quale, in una serie di piccole stazioni, racconta la storia della sua personale via crucis, vissuta fra la grande crisi economica del 1929 e l’inizio del boom economico del dopoguerra.

Giacca e pantaloni sono diventati ormai il suo abbigliamento, perché la miseria della depressione economica prima e i nazisti poi l’hanno costretta a dimenticare di essere donna. Rimasta vedova giovanissima di un gruista, non sapendo come sbarcare il lunario, Ella si è semplicemente sostituita al marito, morto di cancro, per non perdere quel posto di lavoro - ovviamente ambitissimo in un paese afflitto da un elevato tasso di disoccupazione - e poter sperare di poter in futuro ottenere una pensione. Ora che per lei, «la maggior parte della vita è passata, meno male», rivede come in un film in flash back la storia della sua esistenza squallida, dove non c’è stato spazio né per l’amore né per il dolore, ma dove ogni scelta è stata fatta in nome della sopravvivenza. Per i poveri il lutto è un lusso, e la quotidianità una lotta che non lascia tempo per la riflessione, per la ricerca di senso, ma induce a decisioni rapide, spesso inumane, sempre castranti.

Nonostante l’assurdità di questa vita, il personaggio è ispirato a una storia reale, quella di una donna che indossa i panni del marito, supera ogni prova di “virilità” cui la sottopongono prima i compagni di fabbrica poi i commilitoni bestiali, impara a bere in alternanza birra e grappa e a ingollare le pietanze più pesanti, a difendersi, se necessario, anche con la violenza, fino a dimenticare del tutto la propria identità. Anche questa una forma di resistenza.

I quadri si succedono rapidi in questa “fiaba” che di romantico non ha più nulla, nonostante l’evocazione continua di “Biancaneve” che resta, fino alla fine, “la più bella del reame”, ossia l’incarnazione di un sogno di idilliaca serenità che Ella Gericke ha seppellito a vent’anni insieme al marito e che resta per lei pura utopia. Il “doppio” dei romantici è qui svuotato di ogni fascinazione psicoanalitica e si trasforma in feroce costrizione. Il monologo è dunque, a dispetto del sarcastico sottotitolo, un’anti-fiaba in cui, in una serie di schegge, si ripercorre, nella prospettiva di questa derelitta, un ventennio di storia tedesca, denunciandone le storture ed evidenziandone le deviazioni, ma senza sentimentalismi, senza pathos o collera, perché, alla soglia della fine, quel che resta è solo amara rassegnazione.


Gabriella Rovagnati



Max Gericke di Manfred Karge 
traduzione e messa in scena Walter Le Moli 
con Elisabetta Pozzi 
produzione
Fondazione Teatro Due (Parma)

dal 9 al 13 ottobre - Piccolo Teatro Studio 
via Rivoli 6 (M2 Lanza) - Milano 


 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy