In occasione della Giornata mondiale della salute mentale del 10 ottobre, con stand informativi in varie città italiane, il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, scende in piazza sabato per denunciare la reale situazione che investe la salute mentale. A Milano sarà in Via Dante angolo Piazza Cairoli, dalle ore 15:00. Vogliamo porre l'attenzione sulle profonde incongruenze, sui fatti tragici che accompagnano il campo della salute mentale e sul pericoloso coinvolgimento dei bambini nei trattamenti psichiatrici.
Fatti tragici di cronaca come omicidi e suicidi all'interno delle famiglie stanno attraversando l'Italia troppo frequentemente. Ciò che li accomuna è che chi li commette sono tutte persone sotto trattamento psichiatrico. Questa circostanza indurrebbe a ritenere che la loro condizione di ‘malati mentali’ sia la causa dei comportamenti violenti e autolesionisti, ma le statistiche raccontano un’altra verità. Le varie associazioni psichiatriche fanno sapere che la depressione è molto più diffusa di quanto non si pensi, e che il numero di persone che ne sono colpite supera di gran lunga quelle in trattamento: eppure queste stragi familiari vengono perlopiù compiute da coloro che sono ‘in cura’. Le persone depresse di norma non arrivano a compiere atti estremi: è un dato scientificamente provato che gli stessi psicofarmaci utilizzati per il trattamento della depressione possono condurre a effetti indesiderati quali violenza e suicidio.
La possibilità che queste sostanze possano causare tendenza al suicidio e atteggiamenti violenti viene ipocritamente riportata sui bugiardini, eppure esse continuano ad essere largamente diffuse, anche in età scolare. L'FDA (Agenzia americana per gli Alimenti e i Medicinali), fin dal 2004, ha imposto alle industrie farmaceutiche di aggiungere una black box sulle confezioni di antidepressivi (un riquadro nero di avvertimento), perché potevano causare pensieri suicidi (fonte, FDA Public Health Advisory, 15 Oct. 04).
Controversie e incongruenze caratterizzano anche l’uso del metilfenidato, uno psicofarmaco utilizzato per il trattamento dell'ADHD in bambini anche piccoli. L’Istituto Superiore di Sanità scrive che «L’eziologia di questa sindrome non è ancora ben definita», e la stessa AIFA afferma che i farmaci a base di metilfenidato possono causare gravi rischi (cardiovascolari, cerebrovascolari, effetti sull’accrescimento corporeo, aggressività, comportamento violento, psicosi, forme maniacali, irritabilità e suicidarietà).
La stessa Commissione Europea, nel giugno del 2007 ha chiesto l’avvio di una procedura di deferimento al Comitato per i Medicinali ad Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) per tutti i farmaci contenenti metilfenidato, anche se poi il CHMP si è limitato a raccomandare la modifica dei foglietti illustrativi (fonte: informativa del 04/08/2009 dell'Agenzia del farmaco).
Vien da pensare che gli addetti ai lavori conoscano benissimo i rischi legati all'uso di queste sostanze, ma che sotto la spinta di Big Pharma preferiscano minimizzare.
Quasi giornalmente la psichiatria sbandiera la scoperta di nuove sindromi o disturbi, senza mai procedere ad appurare i fatti o confrontare i risultati dei trattamenti mentali esaminando gli effetti sulle persone. Da anni la psichiatria si pone quale risolutrice di problemi sociali: droga, istruzione, crimine. Ma se si osservano le statistiche in questi campi, si riscontra che anziché avere dei miglioramenti si hanno peggioramenti, ai quali si aggiungono le continue campagne di allarmismo sui numerosi e sempre nuovi disturbi mentali che colpiscono migliaia di persone, e ciò motiverebbe finanziamenti continui, coi soldi pubblici, per "prevenire" ripercussioni future.
Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani sta preparando un libro bianco che raccoglie centinaia di testimonianze di abusi in questo campo continuando la sua opera di denuncia e raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, di richiedere accurate analisi mediche.
Se ritieni di aver subito danni a causa di diagnosi o trattamenti psichiatrici puoi metterti in contatto con il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.
Con stand informativi in varie città italiane, il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, scende in piazza per denunciare la reale situazione che investe la salute mentale. A Milano sarà in Via Dante angolo Piazza Cairoli dalle ore 15:00.
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus
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