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“Serve un chiarimento politico dei rapporti fra Radicali e Partito Democratico” 
Lo chiede la mozione generale approvata dal Comitato nazionale di Radicali Italiani svoltosi nel fine settimana. Deliberata anche la presenza alle regionali con liste Bonino-Pannella; inizia subito la raccolta delle pre-firme
05 Ottobre 2009
 

Si è tenuta a Roma, da 2 al 4 ottobre, la riunione del Comitato nazionale di Radicali Italiani. Di seguito riportiamo il testo della mozione generale approvata a conclusione dei lavori (le evidenze in grassetto sono nostre) ndr.



Roma, 4 ottobre 2009


Il Comitato nazionale di Radicali Italiani, riunito a Roma nei giorni 2-4 ottobre 2009, ascoltate le relazioni della segretaria e del tesoriere, le approva.

Il Comitato denuncia, come già documentato nella prima edizione provvisoria de “La Peste italiana”, la progressiva degenerazione partitocratica dello Stato di diritto e lo svuotamento sistematico, già all’indomani della sua approvazione, della Costituzione repubblicana, fino alle attuali condizioni di non democrazia e di endemica illegalità.

Questo contesto politico, e soprattutto la soffocante sottrazione del diritto dei cittadini all’informazione, hanno posto l’intero movimento radicale in condizioni politiche e finanziarie sempre più insopportabili, al punto da far dipendere negli ultimi mesi l’attività e l’esistenza stessa di Radicali Italiani unicamente dall’impegno volontario e militante degli organi dirigenti e di quanti hanno collaborato con loro.

Il Comitato delibera di concorrere, in piena collaborazione con tutti gli altri soggetti dell’area radicale:

- alla edizione in tempi rapidi e in forma definitiva de “La Peste italiana”;

- all’elaborazione di un progetto organico di Riforma – ispirata al modello americano – delle istituzioni europee, dello Stato nazionale italiano e del suo ordinamento regionale;

- a ricostruire e documentare, con precisione e nei dettagli, le vicende che hanno caratterizzato la vita politica del Partito Democratico, al suo interno e nei rapporti con il movimento radicale, in particolare dalla vigilia delle elezioni politiche del 2008 – alle quali fu impedito ai Radicali di partecipare con una propria lista in alleanza con lo stesso Pd, contrariamente a quanto fu consentito all’Italia dei Valori – alle recenti elezioni europee, precedute da una modifica della legge elettorale che ha reso sostanzialmente impossibile l’elezione, dopo 30 anni di ininterrotta presenza, di deputati radicali al Parlamento europeo;

 

Per quanto riguarda la situazione politica e le scelte che per i Radicali devono conseguirne, il Comitato decide:

- di chiedere ai deputati e ai senatori radicali eletti nelle liste del Pd, di valutare in piena autonomia se sia ancora compatibile la loro presenza nell’ambito dei gruppi parlamentari della Camera e del Senato; o - all’opposto – l’opportunità e la necessità di adeguare la struttura e la vita del gruppo, in modo da costituire un polo di attrazione e di arricchimento anziché di stanca resistenza passiva nella sua attuale inconsistenza politica e parlamentare. È del tutto evidente infatti la necessità di un chiarimento politico dei rapporti fra Radicali e Partito Democratico;

- di dare mandato agli organi dirigenti di R.I. (unitamente agli altri soggetti dell’area radicale) di chiedere, in vista delle elezioni regionali della prossima primavera, incontri urgenti sia ai nuovi vertici del Partito Democratico, sia ad Antonio Di Pietro e all’Italia dei Valori, per valutare le condizioni di un’alleanza politica ed elettorale fra questi partiti e la lista “Bonino-Pannella”, che consenta di rafforzare il ruolo dell’opposizione e di conquistare il governo di quante più Regioni è possibile. Condizione pregiudiziale per questa alleanza è di affrontare senza più alibi né reticenze la cosiddetta “questione morale”, che non può essere ridotta a questione giudiziaria e penale, ma è questione pienamente politica, che richiede regole e comportamenti di onestà, correttezza e trasparenza, da proporre con impegni solenni all’elettorato. A tal fine Radicali Italiani chiede l’adozione generale, in tutte le amministrazioni elettive, dell’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, e l’immediata riforma dei criteri di selezione del personale della pubblica amministrazione, con riferimento particolare alla sanità, superando e abolendo l’attuale prassi di scelte clientelari e lottizzatorie;

- di predisporre al più presto, sempre d’accordo con gli altri soggetti dell’area radicale, la raccolta delle “pre-firme” di elettori disponibili alla presentazione, in tempi utili, delle liste “Bonino-Pannella” in tutte le circoscrizioni elettorali regionali.

 

Il Comitato, sulla base delle delibere del congresso precedente,

- ribadisce l’urgenza di giungere alla costituzione, in tempi politici, di un governo alternativo al sessantennio partitocratico, che dia finalmente voce alla grande maggioranza degli italiani, concordi con i Radicali nel volere la riforma americana, uninominale e maggioritaria delle istituzioni, l’abolizione di ogni finanziamento pubblico dei partiti, dei sindacati e delle Chiese, la legalizzazione dell’eutanasia.

- denuncia come, a fronte dell’aggravarsi della crisi economica in corso, in particolare per quanto riguarda l’aumento esponenziale della disoccupazione, le iniziative messe in campo dal Governo restino del tutto inadeguate ad affrontare una vera e propria emergenza sociale per milioni di persone, che dispiegherà i suoi effetti più gravi nei prossimi mesi. La crisi non potrà essere affrontata se non incardinando riforme strutturali, a iniziare dal passaggio dall’attuale welfare partitocratico – corporativo, iniquo, particolaristico, produttore di povertà – a un welfare democratico, universalistico, senza distinzione di qualifica, appartenenza settoriale, dimensione di impresa e tipologia di contratto di lavoro, i cui costi possono essere sostenuti con la contestuale equiparazione dell’età pensionabile delle donne a quella degli uomini e con l’innalzamento graduale della stessa per entrambi a 65 anni entro il 2018. A questo scopo, individua nell’urgentissima calendarizzazione e discussione delle proposte economico-sociali già depositate in Parlamento dagli eletti radicali, un passaggio indispensabile di lotta per la conquista di riforme che non possono più essere rinviate.

 

In relazione all’iniziativa “Ferragosto 2009 in carcere”, il Comitato ne sottolinea il successo, ringraziando quanti vi hanno partecipato appartenenti a tutti gli schieramenti politici, e conferma l’impegno per il ripristino della legalità nelle carceri, terminale drammatico della condizione di sfascio della Giustizia italiana. Ribadisce la necessità, in alternativa all’amnistia strisciante, illegale, di massa e di classe in corso da decenni (amplificata dai provvedimenti di condono fiscale e penale recentemente approvati), di un’ampia amnistia ai sensi dell’articolo 79 della Costituzione, pre-condizione per una complessiva riforma della Giustizia italiana, nella direzione già indicata dai cittadini con il “Sì” ai referendum radicali.

 

Per questi motivi, e in vista del prossimo congresso ordinario di Radicali Italiani, il Comitato delibera di convocare eccezionalmente questo appuntamento nei giorni 12-15 novembre a Chianciano, anche al fine di consentire la partecipazione di delegazioni radicali al Congresso dell’Internazionale Liberale de Il Cairo (30-31 ottobre), al convegno internazionale di Ouagadougou contro le mutilazioni genitali femminili e lo svolgimento, in concomitanza e in continuità con il congresso radicale, di importanti eventi politici europei e internazionali.



Fonte: Radicali.it, 04/10/2009


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