Quello che si temeva rapidamente si è realizzato!
Di seguito presentiamo importanti comunicazioni su ciò che sta avvenendo nella scuola pubblica italiana per chi non si avvale dell'irc.
Diffondete le informazioni!
In difesa della libertà (di tutti!) non bisogna piegare la testa di fronte a questi soprusi anticostituzionali.
Bisogna reagire!
Come associazione abbiamo già preso i necessari contatti a livello nazionale e a livello locale nostri associati, che si sono visti discriminati, si stanno rivolgendo ai dirigenti scolastici per chiedere il rispetto dei propri diritti costituzionali.
Stiamo considerando la possibilità di chiedere un incontro con il dirigente scolastico provinciale.
A presto.
Scuola e Diritti, la segreteria
Insegnanti evangelici
Minaccia alla libertà di religione
27 settembre 2009
Si stanno verificando nelle scuole casi in cui presidi ed insegnanti comunicano ai genitori di non avere la possibilità di garantire l'attività alternativa a chi non si avvale dell'insegnamento della religione cattolica, né lo studio individualizzato assistito, per mancanza di personale docente.
Pur riconoscendo che non vi è disponibilità di insegnanti, ricordiamo che i genitori non sono chiamati a risolvere questo problema, rinunciando ad un loro diritto di scelta.
Come lo Stato ha provveduto ad assumere insegnanti di religione cattolica, può similmente provvedere a tutelare i diritti di famiglie che scelgono attività alternative alla religione cattolica.
Nel sottolineare l'importanza di non sottostare ad alcuna forma di discriminazione, ricordiamo che le sentenze della corte costituzionale 203/1989, 13/1991 e la circolare 9/1991, applicativa della sentenza 13/91, prevedono 4 opzioni:
A) Attività didattiche e formative (cosiddette alternative)
B) Attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente
C) Libera attività di studio e/o di ricerca senza assistenza di personale docente (dev'essere garantita la vigilanza)
D) Uscita dalla scuola (gli alunni minorenni devono essere prelevati dai genitori).
Consigliamo vivamente di non accettare passivamente la minaccia alla libertà di religione a cui stiamo assistendo.
Riflettiamo sulla gravità di ciò che sta avvenendo nelle scuole, in cui si è arrivati al punto di costringere chi non vuole avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica a rimanere ugualmente nelle classi ad ascoltarne la lezione!
Tutto questo è un sopruso, rifiutiamolo.
Il comitato insegnanti evangelici italiani
Coordinamento Genitori Democratici / Per la Scuola della Repubblica
Libertà di coscienza, non negoziabile
Pubblichiamo il comunicato nostro e dell'associazione Per la Scuola della Repubblica sulla famigerata ora alternativa.
Ricordo a tutti coloro che hanno chiesto l'ora alternativa o l'entrata/uscita anticipata e non hanno ricevuto risposta di far mettere per iscritto dirigenti l'impossibilità di ottemperare a tale richiesta. Non per fare alcuna guerra ai dirigenti, ma pérchè possa emergere un fenomeno causato dai tagli alla scuola per ora abbastanza sommerso.
Angela Nava Mambretti
Presidente CGDnazionale
COMUNICATO
Le difficoltà che in questo inizio d’anno scolastico ricadono pesantemente su coloro che non scelgono l’insegnamento della religione cattolica (IRC) inducono le nostre associazioni a intervenire pubblicamente a sostegno delle denunce di genitori e insegnanti.
A noi si rivolgono genitori democratici, studenti che credono laicità della scuola e si vedono costretti a subire discriminazioni senza che venga loro riconosciuto il rispetto di un diritto costituzionalmente garantito.
Alle purtroppo frequenti violazioni arbitrarie del passato si aggiunge quest’anno l’alibi della scarsità di personale scolastico a causa dei pesanti tagli ai bilanci delle scuole e della grande del numero di insegnanti.
RIBADIAMO CON FORZA che sia il Nuovo Concordato (1984), sia le leggi applicative, sia pronunciamenti della Corte Costituzionale e della Giustizia Amministrativa, le stesse circolari ministeriali IMPONGONO LA PIENA FACOLTATIVITÀ DELL’IRC, e, contestualmente, il pari diritto di coloro che non si avvalgono a veder rispettate le proprie libere scelte: un’attività formativa con apposito docente, studio individuale libero o assistito, la à di assentarsi dalla scuola.
Trattandosi di DIRITTI è obbligo dell’amministrazione scolastica la fruibilità.
Coloro che non scelgono l’IRC non possono venire trasferiti come pacchi da una classe all’altra, o essere costretti a rimanere in classe durante l’irc come “uditori”, o essere invitati a uscire dalla scuola per non creare problemi, se ciò non corrisponde a una spontanea .
Ci rivolgiamo pertanto ai DIRIGENTI SCOLASTICI, agli ORGANI COLLEGIALI delle scuole affinché prendano in esame tutte le possibili soluzioni, e, in caso di assoluta conclamata impraticabilità a garantire un’attività alternativa se richiesta NON ESITINO A RIVOLGERSI ISTITUZIONALMENTE AL MINISTERO P.I. PER SUBITO LE RISORSE NECESSARIE.
Ai GENITORI e agli STUDENTI non avvalenti raccomandiamo di mantenere ferma senza compromessi la rivendicazione del diritto alla propria dignità, di non tollerare che chi sceglie l’IRC -insegnamento facoltativo confessionale-, fosse anche un solo alunno, disponga dal primo giorno di scuola di un apposito docente, mentre NULLA È PREVISTO PER CHI USUFRUISCE DEL NORMALE ORARIO SCOLASTICO DI UNA SCUOLA .
Il diritto alla libertà di coscienza è un diritto non negoziabile, riguarda la singola persona e non può questione di maggioranza o minoranza.
Ricordiamolo sempre!
Comitato “Per la scuola della Repubblica”
Coordinamento Genitori Democratici
www.scuolaecostituzione.it
www.genitoridemocratici.it