Se dico Bacio cosa ti viene in mente? A me due labbra che si incontrano, si fanno del bene, ma a quanto pare porta bene anche il sangue di San Gennaro, dal 19 settembre del 305, il santo depennato e ritornato santo, il sangue che si squaglia nelle ampolle, se poi lo sia, sangue, se poi sia mai esistito il martire, se poi a Napoli si versano lacrime e sangue, non ha importanza: rimane il bacio delle Istituzioni a testimoniare fedeltà. E si è ripetuto il miracolo anche il 19 settembre del 2009, allorché il solido è diventato liquido, ciò che la Chiesa non acconsente al prelevamento della ricerca, perché un'analisi invasiva potrebbe arrecare danno sia alle ampolle che al liquido in esse contenuto.
Non c'è pandemia isterica che tenga, mononucleosi, allarmi, ci si inchina e si bacia il dopomiracolo, Rosa Russo Iervolino l'aveva fatto anche prima dell'“esposizione e ringraziamento”. È sufficiente passare una pezzetta, un fazzoletto per scansare ogni malefico “bacillo” ed entra in scena IL BACIO.
Ancora scandalo in pubblico vedere persone dello stesso sesso baciarsi, infastidisce anche quello etero, quello che non si arresta di fronte a qualsiasi Evento, profondo, leggero, a labbra dischiuse, secche o umide, fredde o calde, quasi un piccolo morso vorace, per scordare, scordare... “Vulesse fa’ ‘revenì pe’ n’ora sole lu tempe belle de la cuntentezze, quande pazzijavame a vola vola e te cupre’ de vasce e de carezze”.
Io non so chi siano i miracolati, se Sepe, Bassolino, Cesaro, Iervolino e/o tutti i fedeli. So che non mi è chiaro affatto per che cosa lo ringraziano.
Ma che dico a fare parole amare, Tenimmoce accussì: anema e core… e perdiamoci in questo Elisir... dove suona tutto e niente... Una musica nella musica Dove tutto è niente Come polvere sulla polvere.
Doriana Goracci