(Vaticano. Ora di religione sia come tutte altre materie, no a lezioni multiconfessionali). In questo modo il Vaticano manifesta solo la propria debolezza in quanto, fondamentalmente, dimostra di non credere alla Verità rivelata e all'insegnamento di Cristo, pretendendo di imporlo per legge, attraverso un lavaggio del cervello che escluda ogni possibile analisi critica.
La forza dell'insegnamento di Cristo sta nella laicità universale che non necessita di nuovi crociati, né tanto meno di eroi da strapazzo che predicano l'esigenza dello scontro con le altre religioni.
Queste affermazioni del Vaticano fanno la pari con i timori manifestati da Magdi Allam che prospetta, minaccioso, una islamizzazione dell'Europa a discapito del cattolicesimo, per cui reputa indispensabile l'accanimento dello scontro.
Si trascura, per congenita viltà, che la verità si afferma da sola e da sola si sostiene, quando ricorre a leggi speciali, a forzature autoritarie, dimostra solo la propria debolezza, oltre alla mancanza di quella stessa fede che dovrebbe riunire i credenti cattolici intorno alla promessa di Cristo: “Non praevalebunt”.
Da cattolico non ho mai temuto di dialogare con teologi di altre religioni, sentendomene, anzi, arricchito; ma forse è proprio questo arricchimento interiore che il Vaticano vuole evitare, privilegiando “l'arricchimento” tout court, rinnegando gli ultimi 50 anni del magistero della Chiesa e fornendo l'occasione per temere che ci sia un anti-Cristo in Vaticano.
Rosario Amico Roxas