Lo scorso 15 agosto una visita ispettiva presso la casa circondariale Valle Armea di Sanremo ha evidenziato alcuni aspetti decisamente singolari per la già disperata situazione delle carceri italiane, cosi' come ampiamente denunciato dall'iniziativa “Ferragosto 2009 in carcere” di Radicali Italiani: tentativi di suicidio e atti di autolesionismo in un arco temporale ristretto. Il senatore Elio Lannutti (Idv) che col radicale Giampiero Buscaglia ha constatato di persona questa situazione, ha denunciato, così come ripreso anche dalla stampa locale:
1 - un cittadino del Marocco, in stato depressivo, che il giorno 15 ha ingerito due forchette di metallo (vietate all'interno del carcere), operato d'urgenza in ospedale e, mentre scriviamo, ancora in prognosi riservata;
2 - un cittadino della Tunisia che giovedì 20, con un rudimentale coltello ha cercato di tagliarsi le vene;
3 - un altro cittadino della Tunisia, mercoledì 19 agosto si è ferito nei testicoli e ad un braccio, salvato in extremis dalle guardie carcerarie;
4 - un detenuto maghrebino che denunciava di aver subito un furto in carcere durante il trattamento insulinico, nonché la violazione della propria corrispondenza;
5 - ancora un detenuto maghrebino in sciopero della fame perché impossibilitato a vedere la propria figlia.
Per questo motivo, con il medesimo senatore Lannutti, ho presentato un'interrogazione al ministero della Giustizia per far luce su questi episodi e per sapere se i tentativi di suicidio sono legati a quanto denunciato dai due maghrebini durante la visita ispettiva. Interrogazione con cui chiediamo al ministero di far sapere cosa intende fare per eliminare alcune delle possibili cause di quanto accaduto a Sanremo, cioè il sovraffollamento e la mancanza di organici tra agenti di polizia penitenziaria, educatori e psicologi.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione