Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Notizie e commenti
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
“Scuola e Diritti”. Quale stato, quale diritto, quale fede, quale potere?
24 Agosto 2009
 

Viviamo, si dice, in uno stato di diritto ma è necessario, spesso, ricorrere ad un tribunale amministrativo per vedere riconosciuto un diritto elementare.

Il TAR del Lazio, con la sentenza n. 78076 del 17 luglio scorso, ha ribadito che non è legittima la partecipazione «a pieno titolo» agli scrutini da parte degli insegnanti di religione cattolica, e che sono da ritenersi illegittimi i crediti scolastici per l'ora di religione. Le motivazioni spiegano che, diversamente, si determinerebbe nelle scuole pubbliche una forma di discriminazione a danno di chi non professa la religione cattolica, professa altre confessioni o nessuna e non si vede assicurata analoga possibilità di credito formativo. 

Il TAR ha quindi accolto due ricorsi proposti dalla Consulta romana per la laicità delle Istituzioni, insieme a diverse confessioni religiose non cattoliche ed a numerose associazioni tra le quali l'associazione Per la scuola della Repubblica,* per l'annullamento delle ordinanze ministeriali emanate dall'allora ministro dell'Istruzione Fioroni per gli esami di Stato del 2007 e 2008. In tali ordinanze il ministero prevedeva la valutazione della frequenza dell'insegnamento della religione cattolica ai fini della determinazione del credito scolastico e, di conseguenza, la presenza agli scrutini degli insegnanti di religione cattolica.

La Consulta romana per la laicità delle istituzioni, nel dare la notizia, ha sottolineato come il Tar abbia affermato che «l'attribuzione di un credito formativo ad una scelta di carattere religioso degli studenti e dei loro genitori, quale quella di avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, dà luogo ad una precisa forma di discriminazione, dato che lo Stato Italiano non assicura identicamente la possibilità per tutti i cittadini di conseguire un credito formativo nelle proprie confessioni ovvero per chi dichiara di non professare alcuna religione in Etica Morale Pubblica». Questa sentenza è importante non solo perché dà una concreta applicazione al principio supremo della laicità dello Stato nei termini in cui era stato affermato dalla Corte Costituzionale nella nota sentenza n. 203/1989 ma anche perché precisa che «qualsiasi religione - per sua natura - non è né un'attività culturale, né artistica, né ludica, né un'attività sportiva né un'attività lavorativa, ma attiene all'essere più profondo della spiritualità dell'uomo ed a tale stregua va considerata a tutti gli effetti. Di qui l'interesse (giuridicamente rilevante) dei non credenti ovvero dei differentemente credenti ad impugnare gli atti che ritengono violino le loro più profonde convinzioni morali o religiose».

Nel merito il TAR, dopo aver ricordato il principio della laicità dello Stato enunciato dalla Corte Costituzionale come «garanzia dello Stato per la salvaguardia della libertà religiosa, in regime di pluralismo confessionale e culturale (C. Cost. n. 203/89)», ha precisato che «sul piano giuridico, un insegnamento di carattere etico e religioso, strettamente attinente alla fede individuale, non può assolutamente essere oggetto di una valutazione sul piano del profitto scolastico», la scelta di avvalersi o meno dell'insegnamento della religione cattolica deve essere assolutamente libera e in  nessun modo condizionata.

«In una società democratica», ha affermato il TAR, «certamente può essere considerata una violazione del principio del pluralismo il collegamento dell'insegnamento della religione con consistenti vantaggi sul piano del profitto scolastico e quindi con un'implicita promessa di vantaggi didattici, professionali ed in definitiva materiali».

Le ordinanze ministeriali (anche il ministro Gelmini ha, ovviamente, adottato lo stesso criterio di Fioroni), prevedendo un vantaggio per gli studenti avvalentisi dell'IRC, possono avere l'effetto «di indurre gli studenti a rinunciare alle scelte dettate dalla propria coscienza pur di ottenere un punteggio più vantaggioso nel credito scolastico».

Sulla base di queste argomentazioni, il TAR del Lazio ha ritenuto discriminatorie le ordinanze emanate dal ministro Fioroni e le ha annullate.

L'aspetto più importante è però la concreta applicazione da parte di un Tribunale del principio di laicità.

A noi rimane un po’ di amarezza nel dover, per l’ennesima volta, constatare:

- la necessità di ricorrere ad uno strumento giuridico per ottenere riconosciuti dei diritti che la nostra Carta Costituzionale evidenzia senza possibilità di equivoci,

- la perfetta corrispondenza tra i governi di centro sinistra (Fioroni) e di centrodestra (Moratti -Gelmini) su questo argomento,

- l’incapacità nel riconoscere anche agli altri la libertà pretesa per se stessi (gerarchie vaticane),

- la quasi completa genuflessione dei media italiani,

- il desiderio di molti di vedere la scuola pubblica non come luogo di formazione del cittadino della Repubblica, educazione basata sui valori della Costituzione della Repubblica Italiana, ma come luogo di pura trasmissione di valori di una supposta maggioranza detentrice del monopolio sulla verità,

- …e si potrebbe continuare ancora.

Tutto questo ci sembra chiaramente visibile a tutti… se non si è in malafede o in “troppafede”...


A cura della Segreteria di Scuola e Diritti

(per 'l Gazetin, settembre 2009)



* Confessioni religiose ed Associazioni che sono ricorse al Tar:

Consulta Romana per la Laicità delle Istituzioni

Comitato Insegnanti Evangelici Italiani (CIEI)

Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia

Comitato torinese per la Laicità della Scuola

Tavola Valdese

CRIDES – Centro Romano di Iniziativa per la Difesa dei Diritti nella Scuola

FNISM – Federazione Nazionale degli Insegnanti

Associazione Democrazia Laica

Associazione XXXI ottobre per una scuola laica e pluralista (promossa dagli evangelici italiani)

Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno”

UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti

Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni

Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° Giorno

Alleanza Evangelica Italiana

Associazione per la Scuola della Repubblica

Comitato Bolognese Scuola e Costituzione

C.I.D.I. – Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti

Coordinamento Genitori Democratici

As.SUR – Associazione Scuola Università e Ricerca

Chiesa Evangelica Luterana in Italia

Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia

Movimento di Cooperazione Educativa

UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

Federazione delle Chiese Pentecostali


Articoli correlati

  Rosario Amico Roxas: Ora di religione obbligatoria? No grazie
  Gino Songini. “Non c'è più religione”
  “Scuola e Diritti”. Discriminazione!
  Per la Scuola della Repubblica/CGD. La Gelimini ci riprova?
  Donatella Poretti. Ora di religione. Libertà di scelta o imposizione?
  Sul voto del docente di religione cattolica nello scrutinio per l’ammissione
  “Scuola e Diritti”. Educare a 360°… o a 15°
  “Noi Siamo Chiesa” sull'ora di religione
  Gli spettacoli di Natale e la laicità della scuola
  Prospettive dell'IRC nella scuola statale
  Scuola e Diritti. Spontanea la domanda: “A quando la stella gialla?”
  Comunisti Anarchici. Per una scuola pubblica di libertà e laicità. Senza steccati religiosi
  Antonia Sani. Il Convitato di pietra
  Incontro di “Scuola e Diritti” con il Dirigente scolastico provinciale
  Andrea Salina. Ancora sull'Ora di Religione
  Ora di religione a scuola. Impossibile cambiare idea durante l'anno. Interrogazione
  “Scuola e Diritti”. Ancora sull’ora di religione…
  Aboliamo l'Ora di Relgione
  Eliana Cambieri. Io mi dichiaro… CONTRARIA
  Insegnare solo il cattolicesimo è razzismo e discriminazione
  Andrea Salina. “Non capisco...”
  Privilegi vaticani. Un esempio per tutti: gli insegnanti di religione
  Non è più l’ora?
  Tagli alla scuola. Come risparmiare soldi comportandosi da Stato laico
  Scuola e Diritti. No alla discriminazione
  Roma. Iniziativa ora di religione e laicità della scuola
  Sen. Poretti. Ora di religione: bene Profumo
  “Scuola e Diritti”. Da Fioroni a Gelmini
  Piero Tognoli. Proposta… indecente?
  Donatella Poretti. Scuola: voto all'ora di religione?
  Comitato Torinese per la Laicità della Scuola. IRC e "attività alternative"
  Scuola e Diritti. «Le idee malsane di libertà»...
  Quale Laicità nella scuola pubblica? Seminario CGIL a Roma, martedì 17
  I fondi per l'ora alternativa ci sono e sono a carico della direzione generale
  “Scuola e Diritti”. Una giornata speciale… a scuola di laicità…?
  Anna Lanzetta: L'ora di religione tra proteste e dissensi.
  Eliana Cambieri. Ancora a proposito di... diritti
  Andrea Salina. Religione a scuola? Non facciamone... un dramma
  Ora di religione. Una domanda al ministro dell‘Istruzione: all'asilo è libera scelta?
  “Scuola e Diritti”. Ore… di religione
  “Per la Scuola della Repubblica”. La Gelmini ha poco da esultare
  Separazione Stato-Chiesa. La scuola pubblica è ancora territorio italiano?
  Eliana Cambieri. Europa laica!
  Franca Corradini. Dissonanza contestuale l'ora di religione nelle scuole pubbliche
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy