«Considero valore ogni forma di vita,
la neve, la fragola, la mosca»
Davvero uno spettacolo originale quello organizzato ad Aprica la sera del 6 agosto, nel giardino di fronte all’hotel Urri, messo a disposizione della famiglia Ambrosini, dalla associazione culturale www.abriga.it, che ogni estate ci allieta con iniziative interessanti che riguardano anche la poesia. Si trattava del secondo dei due incontri previsti (uno si è svolto a luglio in contrada S. Maria) che affrontavano il tema del fuoco e dell’acqua con l’ausilio di tre forme espressive differenti ma complementari. Poesia, musica e danza si sono intrecciate in un armonico connubio e hanno dato vita ad esibizioni semplici e nel contempo articolate.
Folto il pubblico che ha applaudito nella splendida cornice montana della bella località turistica le esibizioni dei quattro artisti. La voce narrante era quella di Marina Martinelli, che ha iniziato con il laboratorio del Quadrato Magico e che ha fondato l’associazione culturale La Sibilla, con la quale promuove iniziative culturale e spettacoli. I testi che ha interpretato sono quelli del famoso scrittore, giornalista, poeta Erri De Luca (L’asciutto, Naufraghi, Da una pagina di Bereschit Rabba, Volti, Affondi, Donne Congedo, Valore) intervallati dai sinuosi movimenti di danza contemporanea dei ballerini diplomati presso due Accademie di Milano Ines Ambrosini e Andrea Butera. L’accompagnamento alle percussioni era a cura di Andrea Murada, che si è avvicinato a questa strumentalità alla fine degli anni ‘90 dopo un viaggio in India e una serie di stage con percussioni del Senegal e del Burkina Faso. Gli strumenti che ha utilizzato per la performance sono risultati molto curiosi, in quanto appartengono alla tradizione di diverse culture, da quella africana a quella dell’America Latina e dell’Australia. Per ottenere sonorità utilizzava zucche vuote essiccate al sole, oppure anfore in terracotta, legni di vario genere. È davvero sorprendente come da strumenti così semplici si riescano ad ottenere effetti musicali così gradevoli.
A conclusione dello spettacolo, visto il folto pubblico, Clara Castoldi presentatrice ufficiale, nonché colonna portante dell’Associazione Abriga.it e giornalista de La Provincia, ha invitato gli artisti ad un “fuori programma”. Al via le danze a suon di percussioni con i ballerini e i bambini presenti. Una lieta conclusione ad una serata che non ha solo divertito, ma che ha fornito preziosi elementi di riflessione, anche grazie all’intensità emotiva delle poesie di Erri De Luca, di cui vi propongo un testo integrale:
Considero valore ogni forma di vita,
la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto,
un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato,
due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente,
e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua,
riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo,
accorrere a un grido,
chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordarsi di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo,
la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare
e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
(in Erri de Luca, Opera sull’acqua e altre poesie, Einaudi, 2002)
Paola Mara De Maestri