Gli uomini italiani maltrattano le donne al punto che a causa delle violenze subite, in media ne muore una ogni tre giorni. Questo succede semplicemente perché le donne non ascoltano san Paolo, il quale nella lettera agli Efesini, scriveva: «Le donne siano soggette ai loro mariti come al Signore, poiché l'uomo è capo della donna come anche il Cristo è capo della chiesa... Come la chiesa è soggetta al Cristo, così anche le donne ai loro mariti in tutto» (Ef 5,22-24).
Ora, è logico che qualora le donne non osservino questo precetto, gli uomini, non essendo miti come il Signore, per renderle docili siano portati a menar le mani. Ma come impedire che le ammazzino di botte? Quale il rimedio? Leggi severe che obblighino le donne alla completa osservanza del precetto? Non credo possano essere efficaci.
Sarebbe necessario creare le RVP, ronde volontarie paoline (non padane!) alle quali affidare il compito di passare di famiglia in famiglia per controllare che gli uomini non menino troppo le donne inclini alla ribellione, che non usino coltelli o pistole, che non le facciano secche, insomma. Infatti ogni eccesso è difetto.
Amarissimo scherzo a parte, credo che l'unica strada sia quella di una particolare educazione nelle scuole: fin dall'asilo le femmine dovrebbero essere educate a farsi rispettare dai maschi, e i maschi a rispettare le femmine.
Francesca Ribeiro