Dopo che lo stesso pontefice ha benedetto tutte le azioni di questo governo, ha esaltato l'ideologo Pera, ha riconosciuto la salubrità dell'aria che si respirava con l'elezione del peggior figuro dell'Italia repubblicana, ora il quotidiano dei vescovi si accorge dell'antidemocraticità di questa banda di malfattori.
Anziché scrivere questi tardivi ripensamenti sul loro quotidiano perché i vescovi non inviano una lettera (magari urgente) al pontefice, oppure; molto meglio, perché non prendere in seria considerazione l'ipotesi di un nuovo Concilio (come avrebbe voluto il cardinale Martini), ma con i poteri del Concilio di Costanza, prima che avvenga uno scisma insanabile: da una parte il pontefice con i lefebvriani, Marcello Pera, Magdi Allam e Berlusconi e dall'altra il mondo cattolico e la Teologia della Liberazione?
Rosario Amico Roxas