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Anna Lanzetta: Vincenza – Mary Katharine. Ida che balla coi fiori
Disegno di Mary Katharine
Disegno di Mary Katharine 
07 Agosto 2009
 

Un racconto per l’estate per i piccoli lettori di Tellusfolio.

Buone vacanze, cari bambini e divertendovi con la scrittura, create anche voi le vostre storie; saranno meravigliose e intanto leggete questa:



Ida che balla coi fiori


Cera una volta,

in un lontano paese, una bambina bellissima e dolce, che si chiamava: Ida.

La bimba viveva con la famiglia nel paese di Kingstone, in una casa grande e spaziosa circondata da un giardino meraviglioso. In un angolo di questo giardino si trovava una grande serra colma di fiori di tutte le specie. I fiori erano colorati e insieme formavano un arcobaleno dai mille colori e dalle infinite tonalità, che si alternavano dall’azzurro al verde, dal rosso al giallo, dal bianco al lilla. Fiori particolari, che provenivano da ogni angolo del mondo, poiché il padre di Ida era un archeologo e ogni volta che andava in un nuovo paese, portava in dono alla sua adorata figlia bulbi di fiori da piantare. La serra era diventata l’ambiente ideale per tutti i fiori anche se di specie diverse. Quando la bambina ritornava da scuola, passava molte ore a innaffiare i fiori e a parlare con loro.

Una mattina, come tutte le altre, mentre la famiglia faceva colazione, Giacomo, suo fratello maggiore, smise di mangiare e le disse:

Sai Ida, questa notte i tuoi fiori parlavano e stavano festeggiando non so ancora cosa.

La piccola smise di mangiare, guardò il fratello negli occhi e aggiunse: – Tanto lo so che questo è uno dei tuoi soliti scherzi cattivi. Ti prego quindi di lasciarmi in pace.

E no!, – rispose Giacomo, – questo non è uno scherzo, ma la pura e semplice verità.

Ida non riusciva a credere che i suoi adorati fiori potessero parlare e, quando ritornò da scuola, andò nella serra:

Oh miei carissimi fiorellini, – disse, – voi potete parlare, voi potete ascoltarmi. Oh! Perché non me l’avete mai detto? Perché mi avete tenuto nascosto questo vostro segreto?

Si guardò intorno e pensò tra sé: “No, non è possibile! E io che credo ancora a tutto quello che mi si dice!”.

Trascorse una settimana e ogni notte Ida si poneva la stessa domanda: Parlano o non parlano?

La notte del suo undicesimo compleanno, mentre tutti dormivano, si alzò e andò nella serra.

Quando vi arrivò, vide che si stava alzando un gran polverone azzurro e udì tante vocine.

Entrò e si accorse che i fiori parlavano davvero e che erano intenti a preparare una festa.

Ida si sedette e disse loro: ­– Allora voi parlate per davvero!

Una rosa, che lei chiamava: Verdimillous, le si avvicinò e le rivolse queste parole: – Cara e dolce bambina, ci hai accudito con tanto affetto e amore e volevamo ringraziarti. Ogni primavera organizziamo una festa per dire addio all'inverno. Come tu sai, durante l'inverno, molte di noi muoiono per il freddo e non sempre Padre Plantas, nostro papà, riesce a farci guarire. Sei la prima umana che conosce il nostro segreto e dovrai essere anche l'ultima. Ti abbiamo sentito parlare tante volte, quando tornavi da scuola e avremmo voluto aiutarti nel momento del bisogno.

Oh!, vi ringrazio, siete i fiori più adorabili del mondo! – esclamò Ida.

La rosa le si avvicinò di nuovo e aggiunse: – Dopo la festa, ci dovrai seppellire; non ti preoccupare, noi non moriremo, ma se non lo farai, la primavera prossima non potremo tornare a festeggiare. Ricordati che ti vogliamo bene!!

La bambina ci pensò un po’ e poi disse: – Ho un’idea, prima di seppellirvi, voglio che vi addormentiate, quindi vi canterò una ninna nanna: quella che le fate cantano a Titania in “Sogno di una notte di mezza estate”, e che la mia mamma mi cantava, quando ero piccola piccola, per farmi addormentare, senza aver paura:

Voi, pezzati bracchi, orbetti.

Voi, tritoni, voi spinosi.

Qui milizia non v’alletti.

Non vogliate esser noiosi.

Filomena, qui suvvia.

Con noi canta in melodia:
ninna- nanna, ninna-nanna.

Sia magia,

Sia magia,

Da Titania lunge stia .

Buona notte, in melodia.

Ragni, voi non v’appressate;

Via, gambuti filatori;

Scarabei, voi mal non fate;

Lumachelle e bruchi, fuori!

Filomena, qui suvvia, …

Tutto è tranquillo: venite via!

Una di guardia da lunge stia.


Tutti i fiori, pian piano, reclinarono il capo e si addormentarono; nessuno riuscì a resistere a quella dolce melodia e Ida li ricoprì di terra. Scoprire che i suoi amati e adorati fiori potessero parlare e ascoltarla, fu per Ida il regalo più bello, per il suo undicesimo compleanno. Intorno c’era armonia, allegria, pace e tranquillità. Ida si sentiva la bambina più felice della terra e incominciò ad aspettare la primavera, quando i suoi fiori sarebbero ritornati a vivere e a risplendere nel suo giardino.

È bellissimo il rapporto tra l’uomo e la natura!

 

Vincenza

 

 

Il racconto Ida che balla coi fiori fa parte della sezione “Fiaba e Favola” che compone il volume Sapere per Creare a cura di Anna Lanzetta (Morgana Edizioni, 2008).

Il libro, il cui costo è di euro 15, è reperibile presso tutte le librerie nazionali o si può richiedere direttamente a: info@morganaedizioni.it

Si consiglia la lettura dell'intero volume, scritto da adolescenti, nell'ambito della Scrittura Creativa, per la sua valenza creativa e formativa. A.L.


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