Perché molti italiani, pur disprezzando Berlusconi, lo tollerano? Tante le risposte. Una è certamente: perché gli italiani sono particolarmente inclini alla rassegnazione.
Siamo dei rassegnati dalla nascita. Ci rassegniamo a convivere con la mafia, a veder morire ogni giorno persone a causa di incidenti sul lavoro, a mangiare porcherie, a respirare porcherie; ci rassegniamo a non essere informati; a vedere gente che spreca e si sollazza, e gente costretta a privarsi del necessario; ci rassegniamo a vedere in televisione spettacoli desolanti, donne dal volto deformato, e seni e sederi a profusione. Ci rassegniamo al fatto che ogni tre giorni in Italia una donna muore per le violenze subite da un uomo. Ci rassegniamo ad assistere ogni estate all'incendio di migliaia di ettari di bosco; al cemento che mangia la nostra bella terra; a sentir dire e a veder fare cose che non diremmo e non faremmo mai.
Ci rassegniamo a tutto. Ci rassegniamo al fatto che possiamo scrivere una lettera come questa, vederla anche pubblicata magari, sapendo perfettamente che non serve a nulla, proprio a nulla. Ci rassegniamo ad abbaiare alla luna, come suole dire una mia cara amica.
La cristiana santa eroica rassegnazione ci impedisce di impazzire. È la nostra salvezza.
Rassegnarsi a Berlusconi non è davvero un problema per chi la rassegnazione ce l'ha nel Dna.
Renato Pierri