È complicato, qualche volta, ammettere la verità. Perché spesso, nella nostra misera condizione umana, le riflessioni e ciò che pensiamo, diciamo, crediamo (e in qualche caso, scriviamo) partono da posizioni date, precostituite.
È complicato spogliarsi di tali gabbie concettuali e ammettere la verità. Ma, anche se con giganteschi sforzi, possiamo provarci. Ci possiamo riuscire, soprattutto quando la verità, una e mai trina, è sotto gli occhi di tutti. Facciamo un esempio.
Da anni, circa quindici, ci sentiamo dire che grazie a Berlusconi la politica estera dell’Italia è indiscutibilmente... Indiscutibilmente... Indiscutibilmente. Punto. Quando ascoltiamo queste cose, ci sono quelli che dicono che è vero e quelli che dicono che non è vero. E nella quasi totalità dei casi, lo dicono a prescindere. Chi lo ama, lo segue; chi lo odia, lo insegue.
L’ultimo G8, dicono, è servito a rilanciare l’Italia nel mondo dopo un piccolo “stop”, causato solo da campagne diffamatorie di giornali eversivi. Il G8 un gran successo. L’avrete sentito dire da qualche parte.
L’internazionale rilancio immaginario, nel senso dell’immagine (ci mancherebbe) di Silvio Berlusconi (che non è “il Paese”, dovremmo chiarire questo punto una volta per tutte, a meno che Berlusconi non abbia rubato il borsellino al premier giapponese ultimamente viste le reazioni) viene consacrato in modo ufficiale nientemeno che da uno dei blog più seguiti e importanti del mondo:l'Huffington Post.
Il blog rilancia la fulgida immagine di Silvio Berlusconi, avvalorando così ciò che, fino ad ora, era stato sostenuto con forza soprattutto da due persone: Silvio Berlusconi e un ubriaco che ho conosciuto due giorni fa a un bar di periferia. Sul secondo però non potrei giurarci, ero cotto anche io sapete.
Il glorioso e influente Huffington Post non solo consacra il livello mondiale di Berlusconi. Non si limita a questo, nient’affatto. Infatti, il sito mi inserisce il Berlusconi nella top ten dei leader di tutti i paesi del pianeta Terra.
Solo che la top ten riguarda i peggiori leader del mondo.
Questa specialissima Hall of INFAME annovera persone simpatiche et amabilissime nonché modelli di democraticità. Vi si trovano personaggi come Omar Al Bashir, dittatore sudanese ricercato per crimini di guerra e contro l’umanità nel Darfur; l’Ayatollah Ali Khameini, tanto di moda finché non ha vietato ogni tipo di comunicazione col mondo esterno al fine di sterminare chiunque chieda un refolo appena accennato di libertà in Iran; il bellicoso Kim Jong II, coreano del nord che ce l’ha contro il sud e contro il mondo intero (modello politico in voga anche da noi, anche se Jong evita di evocare riti celtici e dei fiumi. La serietà è importante in politica. Là.); il vecchio ma sempre valido evergreen Gheddafi; quel simpaticone di Mugabe. Insomma, la crema della crema. E in mezzo alla crema, Berlusconi.
L’Huffington Post in Italia lo leggeranno, che so, dieci persone. Nel resto del mondo svariati milioni. Quindi, questa notizia non apparirà mai sui vostri schermi e, praticamente, non esisterà mai. Ma quando vi verranno a raccontare che “a Silvio ci vogliono tutti tanto bene”, che “hai visto a Silvio che lo scherzano tutti perché sono tutti amici”, che i giornali mondiali sono strumentalizzati. Che la stella italiana brilla nel panorama internazionale. Ecco: credeteci, perché è così. È tutto vero. Parlano tutti di noi.
PS: si ricorda ai signori lettori che abbiamo anche un ministro degli Esteri, noto per la tempestività con cui annuncia notizie importantissime che puntualmente nel giro di due giorni avvengono, ma al contrario, e per le sue “donne” dalla discutibile strapponeria. Invidioso del successo del suo Capo, non si sa a quale titolo, il ministro ha parlato di giornalisti che hanno pagato le prostitute per dire bugie. Bisogna pensare, quindi, che il ministro sia a conoscenza di argomenti che ai più sfuggono. No! Non ho detto che conosce bene gli argomenti “prostitute” e “bugie”. Screanzati e malpensanti che non siete altro.
PS’: pe’ esse’ santi, prima si deve schiantà. Santo subito!
PS”: si raccolgono firme per avviare e accelerare la causa di santificazione presso le sedi opportune. aderisci anche tu... è una giusta causa!!!
Gianni Somigli