Operai in centro scoperchiano le nuvole
girano gli occhi sulle gru o le scale mobili
sputano schegge di fierezza sulla città
tagliata di buchi grezzi e irregolari.
Gli uomini più vecchi più schiacciati passano
ore davanti al nastro bianco e rosso, quello
dei lavori in corso a compiersi negli sguardi,
a morire nelle mani ferme e nelle voci secche.
Il nostro peso sulla città conta una parte
un’altra sono quegli uomini che lavorano
e si cercano, un’altra i signori che si inseguono
nelle frasi, per dirsi del lavoro giusto,
il commento che tengono nelle mani.
Massimo Bevilacqua